TURCHIA. Keisse: «Una vittoria... da pistard». AUDIO

| 28/04/2012 | 15:33
Ilio Keisse al settimo cielo per la vittoria ottenuta oggi a Izmir: «Ci provo tutti i giorni ad andare in fuga e oggi è andata bene. Era un bel gruppo il nostro, nel finale mi sentivo bene e agli ultimi 5 km ci ho provato. Avevo tanto vantaggio ma all'ultima curva sono scivolato, ho cercato di stare calmo ma la catena era caduta, l'ho tirata su in fretta e ho visto che dietro arrivavano, ma sono un pistard e conosco bene i tempi che posso fare. Nel finale ho dato tutto riuscendo a conservare cinque metri di vantaggio, giusto quanto bastava per vincere!
Portare a casa una tappa in una corsa internazionale di questo livello per me è importantissimo, soprattutto se ripenso che alla fine dell'anno scorso rischiavo di non avere un contratto. L'Omega Pharma Quick Step mi ha dato fiducia per un altro anno e questa vittoria per me rappresenta la fine di un periodo terribile, ne ho passate davvero di tutti i colori (il riferimento è in particolare alla morte degli amici De Fauw, Nolf e Weyland e alla lotta legale che ha intrapreso contro l'UCI per una discutibile positività che risale al 2009, ndr).
Dedico la vittoria al mio bimbo di 7 mesi, che è ammalato di varicella, e alla mia compagna: stamattina le ho detto sarei andato in fuga, che mi avrebbe visto in tv e che avrebbe potuto distrarsi».
E ancora: «Nel finale non ho pensato tanto, ho cercato solo di non farmi superare e di arrivare da solo all'ultimo chilometro: nonostante la caduta, per una volta sono stato fortunato. La mia carriera? Ho scelto di diventare specialista delle sei giorni, sono campione europeo del madison: non sono andato ai mondiali per fare classiche ed essere qui in grande condizione, la squadra e io crediamo di poter combinare le due discipline abbastanza bene. Amo la pista e non la abbandonerò, ma ho 29 anni e ho l'età giusta anche per far bene su strada quindi, senza spremermi, continuerò a praticare entrambe. Mi piacerebbe fare un grande giro, so che la Vuelta è durissima, quindi magari sarà dura essere al via, ma nei prossimi anni vorrei partecipare a grandi corse».

da Izmir, Giulia De Maio

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