Il Giro del Cinquantenario è stato ufficialmente presentato questo pomeriggio presso l’Hotel Astoria di Udine alla presenza di una nutrita platea di ospiti, autorità e simpatizzanti. Il presidente dell’Asd Gs Giro del Friuli Venezia Giulia, Giovanni Cappanera, ha illustrato ai presenti le cinque tappe in programma, spiegando anche come il Giro abbia dovuto affrontare, una volta di più, delle grandi difficoltà per poter garantire la propria partenza il prossimo 2 maggio. Quel che conta, ora, è che il Giro si farà: la manifestazione, che porta in alto il nome del Friuli Venezia Giulia nel mondo, e dà voce alle prestazioni agonistiche di futuri grandi campioni, si svolgerà regolarmente in cinque tappe dal 2 al 6 maggio prossimi. Cappanera ha ricordato come l’evento superi i crismi della mera manifestazione sportiva, per divenire anche importante mezzo di promozione turistica delle eccellenze del territorio che attraversa: la presenza di atleti e addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo, la rende «un piccolo compendio dell’universo», come ha sostenuto il patron. Cappanera ha anche ricordato che la 49a edizione della corsa regionale si inserisce all’interno di un calendario di eventi sportivi che avrà il suo apice l’anno prossimo, in corrispondenza dell’edizione numero 50 del Giro del FVG.
Le tappe
Il video di presentazione delle tappe, curato da Atlantide Videoservice, ha tolto definitivamente il velo sull’edizione numero 49 della corsa a tappe per dilettanti più antica d’Italia: saranno cinque le frazioni di questa edizione 2012, con partenza dal capoluogo regionale, Trieste, mercoledì 2 maggio e conclusione domenica 6 maggio a Moruzzo (Ud). Ecco i dettagli:
Mercoledì 2 maggio: Trieste – Gorizia (158,5 km)
Dopo quattro anni di assenza, il Giro tornerà nel capoluogo regionale, Trieste, partendo dal cuore della città di Joyce e Svevo: piazza Ponterosso. Il Giro del Cinquantenario prenderà quindi le mosse dalla città che vide le prime pedalate di due indimenticati campioni del ciclismo regionale: Giordano Cottur, tre volte terzo al Giro d’Italia, e Guido Desanti, vincitore di numerose tappe al Giro e in altre gare internazionali.
La carovana si muoverà verso Muggia e poi affronterà il Gpm di seconda categoria di Mocò, portandosi sull’altopiano del carso triestino e poi attraverso Opicina, Prosecco e Sistiana fino a Monfalcone. Si dirigerà quindi verso l’isola di Grado, tornerà verso l’entroterra attraverso Aquileia, Cervignano e Gradisca, ed entrerà a Gorizia, dove la tappa si concluderà in Piazza della Vittoria al termine di 158,5 km. Una prima frazione senza difficoltà, tanto per rompere il ghiaccio e consegnare le prime maglie delle varie classifiche.
Giovedì 3 maggio: Azzano Decimo – Pordenone (164 km)
Si tratta di un’altra tappa dedicata alle ruote veloci: si partirà da Azzano Decimo e si concluderà a Pordenone, già sedi di partenza e arrivo nel 2011; a differenza dell’anno passato, però, il tracciato della tappa pordenonese sarà sostanzialmente pianeggiante, fatta eccezione per il Gpm di terza categoria del Castello di Caneva posto a 39 km dall’arrivo. Dopo un piccolo circuito iniziale tra Azzano e Tiezzo, il gruppo proseguirà per San Vito al Tagliamento, Pasiano di Pordenone, effettuerà un breve sconfinamento in Veneto e poi tornerà in Friuli attraverso Brugnera e Sacile, affronterà il Gpm di Caneva e si porterà per il quarto anno consecutivo nel cuore di Pordenone, sede d’arrivo ormai collaudata del Giro regionale, che ha già rinnovato il suo interesse per il Giro per il 2013.
Venerdì 4 maggio: Maniago – Pontebba Passo Pramollo (149,2 km)
La terza giornata di corsa di questa edizione del Cinquantenario sarà la più attesa e la più temuta: dopo 18 anni, il Giro regionale tornerà in cima ai 1516 metri del Passo Pramollo. Si partirà da Maniago, si supereranno Sequals e Pinzano al Tagliamento e si inizierà a salire verso i 952 metri della Sella Chianzutan, Gpm di seconda categoria posto al km 84 (dal versante opposto rispetto a quello affrontato nel 2011). Dopo aver scollinato, si scenderà a Tolmezzo per poi addentrarsi nel cuore delle Alpi Giulie, attraverso Amaro, Resiutta e Chiusaforte: arrivati a Pontebba, avrà inizio la salita finale verso il Passo Pramollo. 13, 4 chilometri di lunghezza, 969 metri di dislivello, pendenza media del 7,2% con punte dell’11,2%, è qui che si capirà chi potrà giocarsi la vittoria finale del Giro.
Sabato 5 maggio: Tolmezzo – Tarvisio (172,7 km)
Il giorno successivo i corridori non avranno ancora respiro: sabato 5 maggio, infatti, avrà luogo la frazione più lunga del Giro 2012, la Tolmezzo – Tarvisio di 160 km. Gli organizzatori si sono visti costretti a modificare in extremis parte del percorso a causa di una frana sulla Sella Nevea: il tracciato si snoderà quindi tra Tolmezzo, Amaro, Pontebba e Tarvisio, sarà un percorso nervoso con lo strappo di Colza e quello di Ravascletto (affrontato dalla parte di Comeglians), per poi salire sulla Sella Cereschiatis dalla parte di Moggio. Si passerà poi per il centro di Pontebba, ci si dirigerà verso Malborghetto e Tarvisio, si affronterà lo strappo di Cervo e si concluderà in centro a Tarvisio. Sarà una tappa di per sé non troppo difficile, ma nella quale non saranno ammesse distrazioni da parte dei corridori in lizza per la vittoria finale.
Domenica 6 maggio: San Daniele del Friuli – Moruzzo (149,8 km)
Il Giro del Cinquantenario si concluderà con un circuito nella terra del prosciutto crudo dop: dopo la partenza da San Daniele del Friuli, si transiterà per la splendida zona collinare di Majano, Colloredo di Monte Albano e Fagagna, territorio di antiche ville, castelli e celebri tradizioni enogastronomiche. Si giungerà quindi a Moruzzo, dove si dovranno percorrere sei giri di un circuito di 14 km attraverso Brazzacco, Martignacco e Torreano con l’arrivo posto in prossimità del Forte di Santa Margherita. Una sorta di carosello finale privo di particolari insidie, anche se i numerosi sali-scendi, e le strade collinari ricche di curve e controcurve impongono di non considerare il Giro concluso prima dello striscione del traguardo finale.
Come si può vedere, saranno toccati tre dei quattro capoluoghi provinciali (Trieste, Gorizia e Pordenone), mentre sarà Arta Terme ad ospitare le operazioni preliminari e la riunione tecnica il giorno 1 maggio. Le classifiche saranno sempre cinque: generale (maglia bianca), a punti (maglia blu), dei gpm (maglia rossa), dei giovani (maglia verde) e degli sprint (maglia fucsia).
Tra le oltre 70 richieste di partecipazione giunte da parte di team di tutto il mondo (venti le nazioni rappresentate), sono state selezionate 31 formazioni in rappresentanza di tredici diverse nazioni: l’elenco iscritti sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito www.girofriuliveneziagiulia.it.
Le autorità
Franco Fioritto, responsabile della struttura tecnica su strada, ha dichiarato: « Purtroppo tante gare stanno saltando per problemi economici, quindi auguro a questi organizzatori un enorme in bocca al lupo, ricordando anche l’importante lavoro che svolgono alla base della sicurezza della gara».
Alessandro Colautti, consigliere regionale, ha sottolineato l’importante ruolo del Giro del Friuli Venezia Giulia per la crescita della nostra regione: «Si tratta di un importante connubio di storia e tradizione, dato che si parla di una manifestazione che dura da 50 anni; inoltre bisogna lodare la capacità di unire uno sport duro come il ciclismo e il turismo, cosa che, in questo periodo economico difficile, rappresenta un’ottima via per attrarre persone da tutto il mondo e aumentare un pil che altre attività ci hanno fatto perdere. Quindi non si può che ringraziare Cappanera per questa nuova idea di sviluppo per la nostra regione».
Bruno Battistella, presidente del comitato regionale FCI ha portato i saluti del comitato regionale, e ha a sua volta ricordato le difficoltà economiche che stanno attanagliando molte corse italiane, compreso il Giro della Regione, e ha velocemente spiegato come è stato risolto il problema legato alla tappa a cronometro, che la settimana scorsa ha rischiato di far saltare la corsa: «Abbiamo dovuto mettere sul tavolo delle trattative tutta la credibilità tecnica, sportiva e di ricettività di questo evento, valutare la macchina organizzativa per poter ottenere la deroga alla crono»
Isabella De Monte, sindaco di Pontebba, ha fatto il possibile per essere presente alla presentazione, dopo aver già dato una grossa mano agli organizzatori per l’allestimento della tappa di Passo Pramollo: «Per me è importante esserci oggi, è motivo di grande orgoglio ospitare questo arrivo di tappa. I ciclisti trasmettono un’energia meravigliosa, ed è bello vedere i colleghi sindaci descrivere il proprio paese con orgoglio, è una manifestazione di sport e turismo che ci fa conoscere tutto il Friuli Venezia Giulia. Crediamo molto in questo evento, quindi grazie per averlo portato avanti nonostante le difficoltà, si tratta del vostro traguardo più importante».
Il sindaco di Moruzzo Roberto Pirrò ha ribadito la soddisfazione di poter ospitare il termine di questo Giro del Cinquantenario: «Per me è un onore ospitare l’arrivo di questa manifestazione, quindi grazie a tutti gli organizzatori e grazie anche alla pro loco di Brazzacco, un gruppo giovanile che sostiene gran parte di questa iniziativa».
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