LAMPRE. Saronni: «Cunego e Scarponi al Giro insieme»
| 19/04/2012 | 18:44 «Non si e' mai vista una salita cosi' dura prima del Giro». Parola di Domenico Pozzovivo che sulla la rampa di Punta Veleno, sopra il lago di Garda, conquista la prima vittoria stagionale e la maglia di nuovo leader del Giro del Trentino 2012. L'alfiere della Colnago Csf Inox nello stilare la classifica personale delle salite piu' dure in Italia non ha dubbi: «Tecnicamente e' il Mortirolo e per durezza Punta Veleno. Poi c'e' lo Zoncolan». Gli ultimi tre tornanti sembrano quasi portare direttamente in cielo i ciclisti, tanto impegnativa e' la salita che si presenta ai loro occhi. E raggiunta la cima e' la breve ma impegnativa discesa nel freddo (cinque-sei gradi la temperatura, con la neve poche centinaia di metri sopra l'arrivo) a rendere ancora piu' stoica la terza tappa del Trentino. Pozzovivo ne e' il grande protagonista. Sale con un ritmo sciolto ma intenso, senza rivali negli ultimi 10 chilometri. L'unico a difendersi e' il polacco Sylvester Szmyd (a 23''). Damiano Cunego sale regolare e finisce a 1'12''. E' ora secondo in generale a 25'', davanti al polacco (staccato di 49''). In classifica di tappa seguono Rujano (a 1'20'') e Kreuzinger (a 1'40''), quarto in generale a 50''. Piu' attardati a Punta Veleno arrivano Ivan Basso (4'54'') e Danilo Di Luca che chiude a 12'15'' in compagnia di Michele Scarponi. «Con Michele puntavamo alla classifica - commenta Damiano Cunego - ho chiesto piu' volte sue notizie ma poi sono salito con il mio passo». «Qui non puoi mascherarti - commenta Saronni - puoi solo pensare al ritmo. La condizione viene fuori e a questo punto sappiamo chi e' pronto o chi deve lavorare». Nessun dubbio, quindi, sulla presenza di Cunego assieme a Scarponi al Giro d'Italia. «Meglio avere una squadra forte e centrare risultati che rincorrerli - conferma -. Basta guardare a uno squadrone come la Bmc». Avere un ciclista in forma ed uno che guarda alla settimana finale del Giro («manca ancora un mese» spiega Saronni riferendosi a Scarponi) pare la soluzione giusta. ''Importante e' avere ciclisti intelligenti, capaci di correre anche per la squadra e gestire la corsa senza egoismi'' conclude il team manager Lampre. E Cunego chiosa «la penso come Saronni». Domenica lo aspetta la Liegi, uno degli obiettivi di stagione, poi l'ufficializzazione per il Giro. Alla corsa rosa guarda Pozzovivo. «Punto a fare bene in alcune tappe - spiega -. Sarebbe bello vincere a Cortina e poi, perche' no, ripetersi il giorno dopo a Pampeago, in val di Fiemme, dove ho gia' vinto». Al Trentino, che si conclude domani, l'alfiere della Colnago guarda come un traguardo importante, il primo della carriera. «Vincere una grande gara e' come laurearsi - commenta - l'emozione ti arriva il giorno dopo quando ti rendi conto di cosa hai fatto». Un'emozione che conosce per essersi gia' laureato in economia aziendale. Per il nuovo sogno manca solo il Pordoi. (Ansa)
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