ESTREMO. Permesso revocato, l'Everest di Brumotti resta un sogno

| 03/04/2012 | 13:57
La bandiera ligure che avrebbe dovuto svettare sulla cima più alta del mondo dovra’ restare in valigia, le autorità Nepalesi hanno revocato i permessi per la scalata a Vittorio Brumotti e al suo compagno di avventura Simone Moro. Il boissanese e  l’alpinista di fama internazionale Simone Moro erano già a Kathmandu,  quando hanno scoperto che, a causa di uno scandalo internazionale, è stato revocato il permesso di salire in bici fino alla cima dell’Everest .

L’inviato di striscia deve quindi abbandonare, per il momento, l’impresa e si prepara a tornare in Italia. Per la prima volta il governo nepalese aveva autorizzato la scalata in bicicletta della cima più alta del mondo, Brumotti voleva con la sua impresa rilanciare l’economia locale aprendo ad un nuovo tipo di “alpinismo”.

La doccia gelata e’ arrivata venerdi’30 marzo, nel corso di un briefing presso la “Mountaineering Section” del Ministero del Turismo nepalese, qui alla coppia e’ stata comunicata la revoca del permesso di portare la bicicletta in vetta, la causa sarebbe uno scandalo internazionale: un’azienda americana avrebbe messo in vendita degli orologi con incastonati nel quadrante alcuni pezzi di pietre trafugate sulla cima dell’Everest.

Proprio a seguito dello scandalo sono state revocati tutti i permessi a per scalate non rigorosamente “alpinistiche”.  Simone Moro, alpinista capo spedizione dell’impresa di Brumotti, ha dichiarato: “Sono stati giorni concitati, caratterizzati da trasferimenti, sdoganamenti di materiale, preparazione delle attrezzature con le relative prime riprese video. Come un macigno ci è piombata addosso questa brutta sorpresa, inaspettata, imprevedibile. Al regolare e classico permesso di raggiungere la cima dell’Everest a piedi è stata allegata una specifica appendice per la bicicletta con il limite però di 7.900 metri di quota, che rappresenta il colle sud, l’ultimo campo alto prima del balzo finale verso la cima. A Brumotti sarebbe dunque stato permesso di salire l’Everest portandosi ed utilizzando parzialmente la sua bici ma solo fino a quella quota. Da lì avrebbe potuto continuare esclusivamente a piedi senza il trasporto o l’impiego del mezzo a due ruote. Nessuna azione di convincimento e trattative serrate hanno portato al cambiamento della decisione delle autorità nepalesi”.

A Brumotti e Simone Moro non e’ rimasto che accettare la decisione delle autorità’ e fare quindi ritorno in Italia, dove sono attesi nelle prossime ore.

da ivg.it
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COMMENTI
everest?
3 aprile 2012 15:32 overend
gli è andata bene, altro che everest in bici, questo brumotti, sempre senza casco non sa cosa sia l'everest.

Everest ???
3 aprile 2012 18:02 stc
Ma meno male che hanno posto il divieto altrimenti avrebbe offeso con una buffonata il rispetto che merita una montagna come questa conquistata con sacrifici e vittime da signori alpinisti anche se di recente pagando portano su chiunque.E per di più rischiando la vita per uno spettacolo che nn c'entra niente con la montagna. Grazie Brumotti meglio che le tue performance le spendi in meritevoli iniziative come hai sempre fatto.

Mi dispiace
3 aprile 2012 22:53 Monti1970
Poteva essere una buona pubblicità per la bicicletta, l'unico mezzo ecologico! Forza Brumotti riprovaci campione

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