| 27/03/2012 | 16:30 Peter Sagan ha vinto allo sprint la prima tappa della Tre Giorni di La Panne rimontando proprio sul filo di lana Jacopo Guarnieri, bravissimo ma lasciato al vento un po' troppo presto dai suoi compagni. Liquigas Cannondale e Astana sono state le squadre che, uniotamente alla Omega Pharma Quick Step, hanno caratterizzato tutte le fasi salienti di una corsa disputata ancora una volta sotto uno splendido sole. Terzo posto per Sabatini, che ha pilotato benissimo la volata aSagan, e quinto Elia Favilli.
Ordine d'arrivo 1 Peter SAGAN Liquigas-Cannondale 4:33:41 Palmarés completo 2 Jacopo GUARNIERI Astana Pro Team 0:00:00 3 Fabio SABATINI Liquigas-Cannondale 0:00:00 4 Alexander KRISTOFF Katusha Team 0:00:00 5 Elia FAVILLI Farnese Vini-Selle Italia 0:00:00 6 Marcel SIEBERG Lotto-Belisol Team 0:00:00 7 Baptiste PLANCKAERT Landbouwkrediet - Euphony 0:00:00 8 Tom VAN ASBROECK Topsport Vlaanderen-Mercator 0:00:00 9 Yauheni HUTAROVICH FDJ-BigMat 0:00:00 10 Sébastien TURGOT Team Europcar 0:00:00 11 Valentin IGLINSKIY Astana Pro Team 0:00:00 12 Sacha MODOLO Colnago - CSF Inox 0:00:00 13 Jens KEUKELEIRE GreenEDGE Cycling Team 0:00:00 14 Ben HERMANS RadioShack-Nissan 0:00:00 15 Timon SEUBERT Team NetApp 0:00:00 16 Egidijus JUODVALKIS Landbouwkrediet - Euphony 0:00:00 17 James VAN LANDSCHOOT Accent Jobs - Willems Véranda's 0:00:00 18 Maxime VANTOMME Katusha Team 0:00:00 19 Danilo HONDO Lampre - ISD 0:00:00 20 Pier Paolo DE NEGRI Farnese Vini-Selle Italia 0:00:00 21 Leif HOSTE Accent Jobs - Willems Véranda's 0:00:00 22 David VEILLEUX Team Europcar 0:00:00 23 Sylvain CHAVANEL Omega Pharma-QuickStep 0:00:00 24 Tom STAMSNIJDER Project 1t4i 0:00:00 25 Lieuwe WESTRA Vacansoleil - DCM Procycling Team 0:00:00 26 Jesse SERGENT RadioShack-Nissan 0:00:00 27 Stijn DEVOLDER Vacansoleil - DCM Procycling Team 0:00:00 28 Dirk BELLEMAKERS Landbouwkrediet - Euphony 0:00:00 29 Pieter JACOBS Topsport Vlaanderen-Mercator 0:00:00 30 Vincent JEROME Team Europcar 0:00:00 31 Tim DECLERCQ Topsport Vlaanderen-Mercator 0:00:00 32 Steve CHAINEL FDJ-BigMat 0:00:00 33 Niki TERPSTRA Omega Pharma-QuickStep 0:00:00 34 Dries DEVENYNS Omega Pharma-QuickStep 0:00:00 35 Bert DE BACKER Project 1t4i 0:00:00 36 Reto HOLLENSTEIN Team NetApp 0:00:00 37 Luke DURBRIDGE GreenEDGE Cycling Team 0:00:00 38 Luca ASCANI Farnese Vini-Selle Italia 0:00:00 39 Markel IRIZAR ARRANBURU RadioShack-Nissan 0:00:00 40 Assan BAZAYEV Astana Pro Team 0:00:00 41 Mikhail IGNATYEV Katusha Team 0:00:00 42 Sebastian LANGEVELD GreenEDGE Cycling Team 0:00:00 43 Daniel OSS Liquigas-Cannondale 0:00:00 44 Edward KING Liquigas-Cannondale 0:00:00 45 Kevin HULSMANS Farnese Vini-Selle Italia 0:00:00 46 Maciej BODNAR Liquigas-Cannondale 0:00:00 47 Alan MARANGONI Liquigas-Cannondale 0:00:00 48 Svein TUFT GreenEDGE Cycling Team 0:00:00 49 Dmitriy MURAVYEV Astana Pro Team 0:00:00 50 Simone PONZI Astana Pro Team 0:00:00 51 Giacomo NIZZOLO RadioShack-Nissan 0:02:34 52 Kenny DE HAES Lotto-Belisol Team 0:02:34 53 Kurt HOVELIENCK Landbouwkrediet - Euphony 0:06:11 54 Alessandro DONATI Acqua & Sapone 0:06:11 55 Guillaume VAN KEIRSBULCK Omega Pharma-QuickStep 0:06:11 56 Tomas VAITKUS GreenEDGE Cycling Team 0:06:11 57 Christopher JONES Unitedhealthcare Presented By Maxxis 0:06:11 58 Iljo KEISSE Omega Pharma-QuickStep 0:06:11 59 Daniele COLLI Team Type 1 - Sanofi Aventis 0:06:11 60 Blaz JARC Team NetApp 0:06:11 61 Aaron KEMPS Champion System Pro Cycling Team 0:06:11 62 Nikolay TRUSOV Rusvelo 0:06:11 63 Davide CIMOLAI Lampre - ISD 0:06:11 64 Mauro DA DALTO Liquigas-Cannondale 0:06:11 65 Rüdiger SELIG Katusha Team 0:06:11 66 Frédéric GUESDON FDJ-BigMat 0:06:11
Classifica generale 1. Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) 2. Jacopo Guarnieri (Astana) a 4 3. Fabio Sabatini (Liquigas-Cannondale) a 6 4. Maciej Bodnar (Liquigas-Cannondale) a 7 5. Alexander Kristoff (Katusha) a 10 6. Elia Favilli (Farnese Vini) m.t. 7. Marcel Sieberg (Lotto-Belisol) m.t. 8. Baptiste Planckaert (Landbouwkrediet) m.t. 9. Tom Van Asbroek (Topsport Vlaanderen) m.t. 10. Yahueni Hutarovich (FDJ-BigMat) m.t.
Non ti preoccupare Sacha, ti aspettiamo al Rubinetterie.
Bene
27 marzo 2012 16:45Ruggero
Ottimi gli italiani e Sagan corridore fantastico,dopo aver lavorato tantissimo per la squadra vince anche in volata.
Un consiglio a Modolo e compagnia,cambiare squadra e correre all'estero,so che adesso tutti mi criticheranno (come al solito),ma le corse vere lo ripeto che piaccia o no sono queste e stop,giro della padania,due giorni di Reggio Calabria,Coppi e Bartali,per l'amor del cielo meglio vincerle che perderle,ma sono corse di livello dilettantistico.
Vince uno solo,su questo non si discute,ma almeno bisognerebbe farsi vedere,invece l'80% dei nostri corridori in queste corse affogano senza riuscire a farsi vedere.
c era
27 marzo 2012 16:55cocco88
modolo c era ma nella volta si e rialzato... complimenti a guarnieri che ha FATTO UNA VOLATA DI 350 METRI DOPO ESSERE ANCHE STAto in fuga... e a ponzi molto attivo in gruppo( unico errore nel pilotare guarnieri nella volata) l italia dei giovani avanza cmq :)
Ruggero
27 marzo 2012 18:08Fra74
..io non ti critico, vero, i VERI CORRIDORI CICLISTI si vedono da queste corse...
Cmq, bravi gli italiani...5^ Favilli, 12^Modolo, 20^DeNegri...non è facile arrivare davanti...Guarnieri e Sabatini ci sono abituati...
sagan un fenomeno?!? Sembrerebbe di si, ad oggi...ma aspettiamo...è giovane...pure CUNEGO vinse a 22 anni un Giro D'Italia e poi non seppe più ripetersi nei Grandi Giri...certo, si, Sagan è differente...è un uomo da corse di un giorno...il futuro pare essere dalla sua...
Francesco Conti.
modolo
27 marzo 2012 18:59trifase
La mia era una critica da grande tifoso di Sacha : non si puo' a 25 anni rimanere in una squadra che fa le corse di serie B. Lui aveva tutte le possibilita' di passare a una World Tour, non ha voluto, si merita le critiche. Comunque, volata a parte, e' stato bravo a rimanere nel gruppo dei primi. A un certo punto ha pure attaccato insieme a Sagan.
Osservazioni su "italbici"
27 marzo 2012 19:49Bartoli64
Generalmente concordo con i post di Ruggero ma, stavolta, non sono completamente d’accordo con quanto ha scritto.
Anche negli anni ’80 (quando “italbici” era rappresentato da due big come Moser e Saronni), il ns. ciclismo si era fortemente limitato entro i confini nazionali, salvo alcune splendide eccezioni come le Roubaix, i Mondiali e poche altre Classiche.
A quei tempi, infatti, era piuttosto raro vedere qualche nostra concreta partecipazione al Tour, ma c’è anche da dire che il ciclismo italiano era un punto di riferimento per tutto il movimento.
Oggi, però, il ciclismo italiano si trova schiacciato tra diversi movimenti emergenti (come quello anglosassone ad esempio) e con il ricambio generazionale in atto stenta a ritornare sulle posizioni di vertice.
Per questo non concordo sul fatto che le corse italiane dei professionisti siano in realtà corse dilettantistiche, mentre è vero che in questo ciclismo c’è chi vince il Tour, chi il Giro, chi il Paesi Baschi, chi il Padania e chi il Giro del Senegal….
La verità è che le squadre hanno bisogno di visibilità (e quindi di vittorie) ed il livello dei ns. corridori, attualmente, non garantisce il risultato pieno contro Big che si chiamano: Boonen, Cavendish, Gilbert, e tanti altri.
Credo che sia dunque meglio che si facciano le ossa nelle corse italiane (sia pur con qualche doverosa puntata all’estero), prima di mandarli allo sbaraglio col rischio di bruciarli visto occupano già - nelle loro squadre - ruoli di primo piano.
Bartoli64
X Bartoli
27 marzo 2012 21:42lele
La mia disamina e' molto piu' semplice.
Professional e Continental volano nelle gare di tipo nazionale ma quando vanno nelle gare World Tour si ridimensionano. Il passaporto Bio e' un buon deterrente ma solo per chi ne fa uso( vedi Melinda 2011 per esempio).
Considerazione assolutamente personale.
Lele
Bravo Favilli
28 marzo 2012 08:40MARINE
@LELE
Professional e Continental che vanno forte in Italia e poi nelle gare WorldTour si ridimensionano?
Allora della Farnese che dobbiamo dire? Ieri ha messo fra i primi 5 un ragazzo giovane come Elia Favilli che è da appena un anno nel ciclismo che conta, aiutato ieri da una squadra in cui mancavano tutti i pezzi "pregiati", non voglio dire che correvano le riserve perchè nel ciclismo non esistono riserve ma poco ci mancava.
Per quanto riguarda Modolo c'è da dire che si è un pò perso strada facendo.
Bravo Guarnieri e Sabatini e fateci caso...Ponzi c'è sempre.
Continental e Professional fra professionalità e passaporti biologici
28 marzo 2012 09:24Bartoli64
Cari Lele e Marine,
le Vs. disamine non sono certo peregrine, però io non ne farei solo una questione di passaporto biologico.
I controlli antidoping sono sempre a sorpresa e sono per tutti, riprova ne è il fatto che con le mani nella marmellata è stato colto anche chi non faceva parte di grandi Team del World Tour.
Ovviamente rimango perplesso quanto Voi nel vedere certe prestazioni delle Continental e delle Professional nelle gare nazionali, ma c’è anche da dire che l’impressionante numero di gare che si disputano oggi nel movimento ciclistico mondiale richiedono ai grandi Team WT la presenza dei loro migliori corridori laddove ci sono le corse che contano, mentre per le altre gare a dimensione nazionale si ricorre spesso a formazioni di rincalzo o con campioni che sono li solo per fare la gamba.
D’altro canto lo si vede anche nel calcio. Talvolta le piccole squadre battono clamorosamente i club più blasonati, ma poi in finale di Champions arrivano solo le varie Barcellona, Real Madrid, Liverpool, etc.
Con questo voglio dire che è impossibile (per chiunque) affrontare tutti gli impegni agonistici al massimo del potenziale e sempre con i corridori migliori.
Un grandissimo come Bernard Hinault (l’ultimo dei Campionissimi), stabiliva chiaramente con i suoi manager la condizione di non correre più di 100 gg. di gare in un anno, circuiti compresi, e quello era un impegno agonistico già gravoso in un’attività ciclistica che, in quegli anni, non vedeva quasi mai gare oltre i confini europei (Mondiali esclusi).
A ciò aggiungo che nelle Continental e nelle Professional spesso corrono fior di corridori che, per i motivi più diversi, non hanno però la possibilità di far parte del giro che conta ma che, in ogni caso, sanno fare (e molto bene) la propria professione di corridore.
Una professione difficilissima dove per riuscire, oltre alle gambe, è determinante possedere una buona dose d’esperienza che puoi acquisire solo ed esclusivamente con gli anni.
Bartoli64
passaporti e avversari
28 marzo 2012 09:42excalibur
d'accordo con le analisi espresse finora, mi permetto di aggiungere due elementi:
- il passaporto biologico (e il sistema adams) per i team professional è obbligatorio come per i world team, non così per i team continetal. E non è una differenza da poco
- dalle corse nazionali a quelle internazionali cambiano... gli avversari. e se guardate i risultati delle corse in belgio, in francia, in spagna e via dicendo vedrete che c'è lo stesso fenomeno: squadre e corridori grandi in casa (con avversari relativamente forti) e piccoli fuori (quando ti scontri con mezzo mondo)
Viva lo sport pulito...
28 marzo 2012 10:56MARINE
Infatti io non ho mosso nessuna polemica.
Ho soltanto messo in risalto la capacità del Team Farnese di arrivare sempre a podio o comunque nei primi 10 sia in gare nazionali che in gare World Tour.
Un giovane come Favilli che alla prima corsa importante arriva quinto con alle spalle una squadra non al top credo sia un bel segnale di competitività della squadra di Scinto.
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