Bettini: voglio vincere, ma non pensate a Zurigo

| 14/10/2005 | 00:00
È un Paolo Bettini pimpante quello che ha incontrato oggi la stampa all’Hotel Stazione di Mendrisio parlando del Giro di Lombardia che si corre domani. «È una gara che mi affascina e nella quale sento di poter essere protagonista. Rispetto al 2004, ci arrivo con una condizione molto migliore: allora ero stanco soprattutto mentalmente. Non che adesso sia freschissimo: pedalando mi sembra di avere un carretto attaccato alla bici, ma siamo più o meno tutti nelle stesse condizioni». Gli avversari più temibili? «Nell’ordine metto Simoni, Schleck, celestino e Rebellin. Valverde? Non lo vedo molto, il percorso mi sembra troppo duro per lui». E Cunego? «Penso sia difficile che possa trovare la brillantezza per emergere, ma può diventare molto pericoloso dopo il Ghisallo: se riuscirà a scollinare bene, allora potrà fare gioco di squadra con simoni e condizionare la corsa». Vedremo un Bettini formato Zurigo? «No, domani sarè una corsa che non avrà nulla a che vedere con Zurigo, diverso il percorso, diverse le difficoltà. Quello è stato un autentico capolavoro tattico». A proposito di tattica - gli ha chiesto un cronista - come correrà domani? «Domani si corre tutti con Petacchi...» è stata la simpatica risposta di un Grillo in versione umorista. E sempre in tema mondiale, Bettini ha risposto anche ad una domanda su Ballerini: «Dal punto di vista tecnico Franco non si può discutere, anche se a Madrid il risultato non è stato dalla nostra parte. Le voci su una sua possibile sostiutuzione sono legate solo a questioni politiche e non voglio entrare nel merito».
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