DOPING. Il «giallo» dell'iridato Cavendish

| 06/01/2012 | 13:56
Il 2011 è stato l’anno migliore, finora, nella carriera di Cavendish. Però si porta in dote un «giallo». Già, perché il campione del mondo avrebbe saltato almeno un controllo antidoping nella scorsa stagione, a causa di errori nella compilazione dell’Adams. Si tratta del sistema attraverso il quale i corridori segnalano all’Uci la propria reperibilità, per i controlli antidoping a sorpresa. Il «salto» di tre, nell’arco di 18 mesi, comporta l’apertura di una procedura disciplinare. «Non so se sia vero — ha detto Pat McQuaid, presidente Uci —. Se un corridore salta uno o due controlli, non vengo informato». Dunque, in mancanza di conferme ufficiali, il condizionale è d’obbligo. Ma la circostanza è stata confermata alla <CF6502>Gazzetta</CF> da più fonti.
Soprattutto da quando è fidanzato con Peta Todd, Cavendish passa meno tempo a Quarrata. Un amico, Rob Dooley, lo aiutava nella gestione della casa. E, a quanto sembra, anche nell’adempiere gli obblighi sulla reperibilità. E proprio per questi errori «burocratici», i due si sarebbero divisi, palleggiandosi la responsabilità dell’accaduto. L’argomento-reperibilità (si aggiorna via internet di 3 mesi in 3 mesi, più le modifiche) resta comunque al centro dell’attenzione, a prescindere dal giallo-Cavendish: perché sono in molti a considerare tale obbligo «invasivo» per la privacy (il tennista Nadal l’aveva definito «vergognoso»). L’iridato non sarebbe comunque l’unico a farsi aiutare nella compilazione, nonostante i team raccomandino di provvedere personalmente data la delicatezza dell’argomento. Perché, anche senza volontà di eludere l’antidoping (Cavendish finora ha avuto una carriera specchiata da questo punto di vista, fu pure il primo a firmare la carta etica dell’Uci), anche tre semplici «errori» possono costare caro.

da «La Gazzetta dello Sport» del 6 gennaio 2012 a firma Ciro Scognamiglio
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COMMENTI
...e quindi?
6 gennaio 2012 17:08 dega
cito:
"Il «salto» di tre, nell’arco di 18 mesi, comporta l’apertura di una procedura disciplinare."

Da quello che dice l'articolo sembra che Cavendish ne abbia saltato uno.
A questo la mia domanda sorge spontanea... E QUINDI???

Dega

Si mette sempre carne a cuocere prima del tempo.
6 gennaio 2012 19:05 ciclismodelsud
come sempre accade bisogna essere malpensanti.. fino a prova contraria non ha commesso nessuna irregolarita visto che sono previste sanzioni solo alla 3 mancanza,quindi non capisco perke' bisogna sempre aprire argomentazioni negative su personaggi del ciclismo che fino ad oggi sono stati dei riferimenti e degli esempi.Cerchiamo di parlare solo in base ai fatti e non per sentito dire e non mettiamo strani pensieri nella testa dei lettori che non sanno nemmeno cos'e' l'adams.Con questo programma i corridori all'arrivo degli ispettori hanno un ora di tempo per presentarsi se non sono presenti al domicilio dichiarato,mettiamo a caso che un corridore viene avvisato dei controlli e' sceso a fare la spesa si scarica il cellulare o si guasta l'auto gli ispettori sono tenuti ad andarsene dopo un ora e segnalare la mancanza del controllo.Questo solo per dimostrare che e' molto facile incappare in un ammonizione.Tra l'altro ancora oggi non condivido la reperibilita' perke' i ciclisti sono cittadini liberi e non sono ai carceri domiciliari ed inoltre visto che negli altri sport non esiste questa regola io proporrei una votazione tra i ciclisti e solo su una forte maggioranza la approverei.
Un semplice punto di vista !

SCANDALISMO
6 gennaio 2012 22:06 stargate
Certe notizie appartengono alla poco onorata categoria dello "scandalismo", cui ormai quasi tutta la stampa si è adeguata, non ultimo l'ex gloriosa "rosea". Discorso a parte, troppo lungo, meriterebbe l'obbligo della reperibilità, una vera oscenità. Non conosco la norma nei particolari, ma, se è vero ciò che scrive ciclismodelsud, è incredibile quel margine di un'ora! In ogni caso, è una regola che viola in maniera patente la libertà personale dell'atleta. (Alberto Pionca - Cagliari)

SENTENZIAVA DA PRIMO DELLA CLASSE
6 gennaio 2012 22:26 ewiwa
Ma non era quello che subito sparava su tutti e sentenziava?Non era quello che attaccava Petacchi nonostante la giuria lo avesse punito per scorrettezze?.....ma é la prima volta? ma lui così perfettino da primo della classe !!!!....forse poverino gli è successo lo stesso problema di quel corridore danese subito assolto dalla sua federazione ( proprio come quella italiana) che guarda un po' ha disatteso i controlli perchè è un inguaribile distratto!!!!! Mentre quest'altro se la prende con l'amico fidato....certo che è sfortunato!!!!
Comunque la stessa cosa è capitata anche al pistard francese, ad Offredo sempre francese...certo che sono tutti scordarelli!!!! Ah dimenticavo la colpa è tutta di Riccò!!!!!

...
6 gennaio 2012 22:43 cannonball
speriamo che passi veloce il tempo e iniziano le corse...così non ci sarà più tempo per notizie messe solo per riempire la mezza pagina di ciclismo della gazzetta

Esatto...
6 gennaio 2012 23:37 cargoone
Proprio così, sembrano dei delinquenti che quotidianamente...e sottolineo quotidianamente devono dare un orario ed un luogo preciso per la reperibilità...ma ci rendiamo conto?!?!? Vi sembra questa la maniera di trattare degli atleti che sudano per ore su una bici, e poi devono anche sentire il peso di questa schiavitù?!?!?

Veramente assurdo tutto quello che riguarda questa sfumatura del ciclismo!

Andrea

MA PER FAVORE
7 gennaio 2012 23:59 jaguar
Non scrivo su questo blog da una vita perchè è frequentato solo da giustizialisti....ma solo per gli antipatici ma campioni......con gli altri sono indulgenti come chi scrive e dice che i corridori che poverini sudano per ore su una bicicletta vengonot rattati come delinquenti.....prima di tutto nessuno li ha costretti a dare ciclismo secondo finiamola con questa ipocrisia e con queste difese ridicole.....ha ragione ewwiwa che sostiene proprio per questo il doping libero!!!!!qunado ci vuole ci vuole....addio!!!!!

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