CASO DONI. Fanini: «Prandelli premia, Di Rocco radia»
| 23/12/2011 | 19:58 «Mentre la Federcalcio, con il Ct
Cesare Prandelli, esalta, convocandolo in Nazionale, il
calciatore del Gubbio Simone Farina - che con la sua denuncia ha
fatto scattare il secondo filone d'indagine del calcio scommesse
da parte della Procura di Cremona - la Fci ghettizza un giovane
talento come Eugenio Bani, che invece ha avuto il coraggio di
denunciare il doping di squadra del team Vangi (dirigenti
condannati compreso l'atleta)». È l'osservazione di Ivano
Fanini, il patron della squadra ciclistica Amore e Vita, da anni
in lotta contro il doping. «Il calciatore giustamente viene 'premiatò e non lasciato
solo - aggiunge Fanini - ad Eugenio, che sarebbe potuto
diventare un futuro campione del ciclismo italiano, invece viene
tolto ogni sogno e la possibilità di passare professionista
(nonostante abbia scontato la squalifica). Due modi opposti per
interpretare una situazione simile di illeciti. Spero che la Fci
prenda esempio dalla Federcalcio e permetta ad Eugenio di
inseguire i sui sogni e ad altri atleti come Basso o Petacchi di
rivestire la maglia azzurra». «È giusto che chi sbaglia paghi severamente e magari venga
radiato, sono stato tra i primi a battermi per questo - conclude
Fanini -, però non ha senso che l'effetto della regola sia
retroattivo. Dopo tutti questi anni di scandali chi commette
errori simili deve pagare e non andare più in Nazionale, però
dal 2011 in poi, non ha senso colpire chi ormai ha scontato la
propria pena e magari collaborato al fine di aiutare la guerra
al doping».
A Bani, ventenne promessa del ciclismo italiano, per
regolamento viene impedito di passare professionista. Venne
trovato positivo, quando era minorenne, alla gonadotropina
corionica in un controllo del 24 giugno 2009 ai campionati
italiani di Imola. Poi con le sue dichiarazioni ha contribuito
alla sospensione di 60 giorni inflitta dalla commissione
disciplinare della Federciclismo alla società Montemurlo
Empolese Vangi, per cui correva, per aver 'medicalizzato' i suoi
corridori, e ai due anni di stop al medico sociale. Bani aveva
denunciato improprie pratiche mediche fatte indistintamente a
tutti gli atleti, peraltro minorenni, della sua squadra. (fonte ansa)
Ma perchè il signor Faninini dice sempre delle str....te!!!!
L'atleta è stato squalificato per Doping!!! I dirigenti NO! Sono stati qualificati per abuso di farmaci non per aver somministrato sostanze dopanti!!
Basta, per lui ogni occasione è buona per farsi pubblicità alle spalle degli altri!!!
É che dire
23 dicembre 2011 20:25lgtoscano
Cé poco da comentare, da dire, abbassiamo tutti gli occhi, al cospetto di Fanini, ancora una volta dice il vero, questa verità poi fa molto male al ciclismo.
Mi aggrego a Fanini
23 dicembre 2011 20:40neve
Complimenti Sig. Fanini e lei Sig. Presidente, non crede sia giunto il momento di farsi da parte, danni ne avete già fatti troppi, serve gente che ami questo sport, troppe cose ingiuste, troppo importante per voi le poltrone.
Fanini su, Di Rocco giù
23 dicembre 2011 21:05antani
Ivano Fanini riesce sempre a cogliere nel segno. Ogni accadimento sportivo non passa inosservato ai suoi occhi ed è pronto a raccoglierlo per far giustamente notare quanto i vertici italiani del ciclismo stiano sbagliando.
Non capisco come faccia Di Rocco a non dimettersi. Qui ci vuole un pò di dignità e quindi chiedo al presidente di Rocco di andarsene se gli è rimasta un pò di coscienza e senso di responsabilità.
DOMANDA..................
23 dicembre 2011 21:08SERMONETAN
Ma se questo campioncino non veniva PRESO collaborava'
Come si fa' a dire PROMESSA se non ha mai pedalato a pane e acqua.
Nella categoria Juniores si fa presto per fare la differenza.e il profasi o il gonal-f ti mandano a mille,senza le altre che non vengono trovate.
Lei SIG. FANINI sa bene aumento la forza con la gono...... e l'OSSIGENO lo prendo al supermercato. Per picere falla finita co sto BANI
Regalo di natale
23 dicembre 2011 21:30Andy77
Caro babbo natale, sotto l'albero ti chiedo solo una cosa.... Concedi al caro Signor Fanini il dono di non voler più apparire solo per il gusto ricercare una magra pubblicità scrivendo simili dichiarazione che fanno del male sopratutto:
- a lui perché perde di credibilità
- a Bani perché lo rende troppo grande senza essere pronta per una simile notorietà
- al ciclismo
Amen
che dire, tutto ok
23 dicembre 2011 21:50torchemada
Poco da dire, ancora una volta Fanini fa centro, ma questo personaggio spara spesso e spesso fa centro, ma sembra che il ciclismo sia sordo muto, svegliaaaaa
Regalo di Natale
23 dicembre 2011 22:44valentissimo
Io per natura non sono portato a provare simpatia per Fanini che pure razzola molto male ma, in questo caso posso solo condividere al 100% quello che dice, nella sp[eranza che il regalo di Natale del Presidente Di Rocco e di quegli incapaci che gli reggono il sacco, siano delle sanissime dimissioni che possano permettere al settore di ripartire!!!!!
23 dicembre 2011 23:21fabrizio
Sicuramente qualcuno arriccerà il naso di fronte al parallelismo fatto da Fanini in merito al caso Farina con quello di mio figlio ma , a ben vedere , se pur nella assoluta diversità dei casi , queste vicende dimostrano che è possibile porsi e gestire un problema in modi assolutamente diversi. Prandelli ha voluto esaltare la lealtà di un giocatore addirittura premiandolo con la Nazionale . Di Rocco ha voluto punire per la seconda volta il coraggio di un giovane stroncando addirittura una possibile carriera. Da una parte si premia un atleta lo e si porta ad esempio da seguire e imitare , dall’altra si emargina un altro atleta come se fosse diventato improvvisamente scomodo. Mio figlio ha pagato per colpe non proprie ( vorrei ricordare che anche il Tribunale Nazionale Antidoping ha riconosciuto la buona fede sospendendo la squalifica ), non si è mai sottratto ad alcun interrogatorio ed ha sempre denunciato fatti e consuetudini che hanno portato ad una sentenza contro la medicalizzazione che lo stesso Di Rocco ha definito “storica”. Io non ho mai chiesto che venisse premiato ma non mi sarei mai aspettato che fosse ulteriormente e ancor più pesantemente condannato. Una condanna che equivale ad una radiazione emanata con una delibera retroattiva e incostituzionale che colpisce un ragazzo che ha sempre collaborato e che ha già scontato la propria pena. E’ questo l’esempio che altri giovani devono seguire ? E’ questo il modo con cui ci si deve rapportare al problema doping soprattutto nel mondo giovanile ? E’ questo il modo con il quale si vuole rompere il muro di omertà ? Mio figlio continuerà a battersi per affermare un diritto inviolabile con tutti i mezzi a sua disposizione ed in tutte le sedi giuridiche competenti ma tutto questo non può mitigare l’amarezza di notare come qualcuno che lo aveva incoraggiato e si era posto completamente dalla sua parte , lo abbia poi abbandonato e condannato di nuovo. Fabrizio Bani
23 dicembre 2011 23:31tex
Ho sempre seguito la vicenda Bani e trovo completamente assurdo che si debba condannare due volte questo ragazzo con un norma palesemente retroattiva. Bani farebbe bene ad andare avanti legalmente e a portare in giudizio la federazione. Un ragazzo che , mi risulta , minorenne all’epoca dei fatti dovrebbe essere esaltato per quello che ha fatto e portato da esempio
per paciacca e i pochi blogger contro le verità di Fanini
24 dicembre 2011 10:17pietrogiuliani
A paciacca voglio dire che intanto sarebbe giusto che si firmi per far sapere chi è. Fanini è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per le sue posizioni fuori dall'omertà di questo ambiente. Non penso quindi che abbia bisogno di pubblicità ed anzi le sue posizioni gli hanno procurato parecchi problemi e danni. Se in tutti questi anni Fanini fosse stato zitto ed avesse fatto solo i proprio interessi con gli sponsor che ha gestito, forse avrebbe da tempo una delle squadre più forti al mondo.
Rigurdo alla squadra di Bani, i dirigenti sono stati squalificati perchè davano troppe medicine, senza etichette, conservate in frigorifero e spacciandole per vitamine. I ragazzi che subivano queste punture venivano messi in fila come soldatini. Naturalmente non è facile trovare le prove che quelle iniezioni fossero sostanze dopanti ma questa è la verità.
E' chiaro che Bani ha confessato dopo essersi accorto di essere stato dopato. Lui pensava davvero che gli iniettassero vitamine o comunque sostanze lecite.
Il problema è uno solo: Di Rocco è troppo vicino alla Ambra Cavallini Vangi e soprattutto all'autista che utilizzava quando veniva in Toscana, il sig. Viciani. E così ha emesso un regolamento ad hoc, che colpisse il solo Bani e di conseguenza la sola squadra di Fanini.
Ecco come utilizza il potere il presidente.....
24 dicembre 2011 10:46tex
Bani è stato squalificato nonostante fosse chiaro fin dall'inizio di chi fossero le vere responsabilità e quindi condivido quanto dice Pietro Giuliani. I ragazzi ( di cui molti minorenni ) venivano trattati come polli da allevamento con iniezioni spacciate come vitamine e ricostituenti. Credo fosse davvero difficile ,per questi ragazzi , pensare che in quelle fiale ci potesse essere altro. Non sono un ammiratore di fanini ma devo ammettere che solo con il suo intervento Bani è riuscito a far riaprire il caso ed arrivare alla sospensione della squalifica. Di Rocco però non poteva farsi fregare così e si è inventato una norma retroattiva.....
GRANDE DI ROCCO
24 dicembre 2011 10:53sergio1958
E fa bene, finiamola devono sparire quella gente signor Fanini basta difenderli non siamo piu credibili CHI SBAGLIA PAGA campione si campione no talento si talento no CAPITO
Bani e Fanini
24 dicembre 2011 11:15serbis69
Ieri sera ho ascoltato un intervista radiofonica a Eugenio Bani.
Dalle sue parole si intuisce che è davvero un ragazzo speciale ma anche leggendo il commento del padre si capisce che sa come muoversi.
Ho anche visto un'intervista dove Fanini annunciava che presto verranno fuori altri scandali ma che comunque si sentiva soddisfatto dei passi avanti verso la pulizzia che sta facendo il ciclismo.
Speriamo bene.
24 dicembre 2011 11:27harlock
Anche nel calcio c'è sicuramente un lato oscuro legato al doping come nel ciclismo ma noi appassionati del ciclismo abbiamo qualcosa in più che lo sport del pallone non ha: Ivano Fanini.
Se non ci fosse lui, con il suo coraggio e impegno, chissà oggi dove sarebbe andato a finire questo magnifico sport.
Forza Fanini, vai avanti così, la tua guerra prima o poi finirà con la vittoria del ciclismo pulito!
per sergio 1958
24 dicembre 2011 12:38harlock
Si vede che non sai e non hai letto niente del caso Bani.
Fanini è stato il primo a dire che gli atleti dopati devono sparire ma il suo caso è assolutamente fuori da ogni norma. Di Rocco deve fare tutto il possibile per annientare la piaga del doping ma questo non significa che debba fare un regolamento apposta per colpire solo un corridore, come ha fatto per Bani.
E' meglio se ti documenti un pò sulla sua vicenda, prima di sparare sciocchezze.
dimostri di meritare il professionismo
24 dicembre 2011 13:59Cavoli
Dico la mia, purtroppo Eugenio ha pagato un metodo che si praticava nel suo club, e che un minimo di dubbio se lo potevano far venire prima, quando vinceva alla grande, detto questo ha pagato, ora dimostri di essere un campione da under e sicuramente passera prof, al momento per i risultati ottenuti da under non sarebbe giusto passasse prof, solo perche si e contraddistinto nel caso vangi
tutto falso!
24 dicembre 2011 19:41Passman
Stupisce lo spazio mediatico offerto a certi personaggi che vivono di disinformazione e iperprotagonismo. Bani é stato l'unico trovato positivo della sua squadra e per coprire la sua nefandezza imperdonabile ha attaccato la squadra. La procura federale e quella antidoping hanno indagato senza trovare nessuna traccia di pratiche dopanti. Grande risultato é stato quello di riuscire a squalificare medico e dirigenti per "medicalizzazione" di minorenni nonostante il consenso dei genitori. La federazione ha generato una sentenza storica poi confermata da Cassazione e UCI. Ma Bani che c'entra? E si vuole o no fare una vera lotta al doping? Maglia azzurra solo a chi non si é mai dopato!
DISCUTIAMO CON SERENAEQUITA'
24 dicembre 2011 23:09renzobarde
E' opportuno che questa triste "vicenda Bani" venga nuovamente alla ribalta. E TUTTI I VERI SPORTIVI non devono peccare di astratto giustizialismo, ma dimostrare EQUA SPORTIVITA'. Ed allora dobbiamo chiedere agli organi della Federciclismo una decisione di giustizia sportiva che riconosca la innocenza e buona fede di Bani che ha pagarto per gli errori compiuti dai dirigenti e tecnci della sua ex squadra, che ha ammesso le responsabilità e che quindi DEVE riprendere il suo percorso. Di Rocco ha il dovere di annullare quel provvedimento ad personam che non fa onore al ciclismo. Attendiamo fiduciosi che la forza della ragione si imponga. Renzo Bardelli
Per coerenza
24 dicembre 2011 23:09Monti1970
L'amore e vita dovrebbe aderire al passaporto biologico come altre equipe continental,vedere quella di Boifava e la Nippo
25 dicembre 2011 10:38tex
Credo che dovrebbe essere passman a informarsi di più . La procura federale e la magistratura ordinaria hanno iniziato a indagare (e vorrei proprio capire il perché ) solo alcuni mesi dopo il fatto e , guarda caso , proprio quando fanini a fatto riaprire il caso. Bastano poche ore per far sparire tutto , figurarsi alcuni mesi. Bani era del tutto inconsapevole ( andate a rileggere le motivazioni del tribunale ) ma , fondamentalmente, solo lui è stato condannato ed ora vorrebbero ri-condannarlo di nuovo
SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
25 dicembre 2011 23:00ewiwa
I Danimarca assolvono un corridore che per ben tre volte aveva "uccellato" i controlli con la seguente motivazione:"è distratto"!!!!!!inItalia abbiamo il sig.di rocco che per una poltroncina fa il bravone e le norme retroattive e distrugge un atleta che al momento dei fatti era un bambinetto e poi ci lamentiamo che noi italiani non vinciamo per tutta un'annata neanche uno straccetto di una corsetta....... e ti credo non siamo distratti!!!!! a chi indovina una bambolina in omaggio!!!!!
CASO BANI
26 dicembre 2011 13:33DanieleFerri
Buongiorno a tutti,
Mi chiamo Daniele Ferri e sono il presidente della squadra dove corre attualmente Eugenio Bani. Scrivo qui per dare tutto il mio appoggio, che ho sempre manifestato di persona in tutte le occasioni in cui abbiamo parlato del caso, alla famiglia Bani in questa “battaglia” che stanno portando avanti. Quello che più mi ferisce è la superficialità con cui alcuni utenti trattano la questione : Eugenio Bani Dopato = Eugenio Bani al rogo è un’equazione semplicistica che non rende merito a tutti gli sforzi compiuti dalla famiglia la quale ha affrontato la vicenda intraprendendo la strada forse più impervia ma sicuramente più limpida, andando contro ai poteri forti ma convinta di agire con la consapevolezza delle persone che sanno di non aver fatto nulla di male se non quella, come Fabrizio ha più volte sottolineato, di essersi fidati di persone che credevano degne di Fiducia. Uno sforzo che il CONI ha riconosciuto e parzialmente premiato. Dico parzialmente perché una cosa è chiara: senza l’intervento mediatico del Sig. Fanini Eugenio Bani si faceva i suoi bei 2 anni di squalifica, tutte le denunce fatte in fase di istruttoria erano già carta straccia e nessuno avrebbe mai saputo tutto quello che c’era dietro il Gruppo più vincente di sempre della categoria Juniores.
Il voltafaccia del Presidente Di Rocco evidenzia una Federazione che “naviga a vista” senza un minimo di coerenza, con un provvedimento che i Tribunali competenti stabiliranno se legittimo (ultimo ricorso quello di Annalisa Cucinotta letto sulla Gazzetta dello Sport di venerdì 23 dicembre) emanato dopo la tirata d’orecchi di Petrucci e che fa acqua da tutte le parti, sia per la retroattività delle pene (un obbrobrio giuridico) ma soprattutto nell’applicazione: c’è qualcuno che ha letto una risposta della Federciclismo sul fatto che è stato permesso il passaggio al professionismo ad un atleta che si trovava nella medesima situazione di Eugenio ?
Purtroppo c’è tanta gente che non vuole riconoscere la straordinarietà di questa vicenda, unica per tutti i risvolti che sono seguiti sia legali (vedi condanna “storica” a chi lo punturava) che mediatici, e molti danno giudizi non per analisi della situazione ma solo per partito preso (tifosi Vangi oppure nemici di Fanini).
Per quanto riguarda un giudizio che è più di mia competenza, la società è contentissima di quella che Eugenio ha fatto quest’anno. Ricordiamoci che veniva da un anno e mezzo di stop che per un atleta è tantissimo; l’ho visto crescere negli allenamenti invernali e alle gare quando si è trovato nelle condizioni di fare risultato non ha mai fallito conquistando 4 podi che magari a qualcuno possono sembrare niente, ma per noi che lo vediamo in tutte le gare fanno tanto sperare per il 2012.
Daniele Ferri
27 dicembre 2011 12:20pietrogiuliani
Il presidente Di Rocco ha sfruttato la squalifica (si fa per dire perché son tutti di nuovo in corsa) della dirigenza del team, facendola sua e definendo una sentenza storica perché era la prima volta che veniva squalificata una squadra Juniores, categoria composta da minorenni.
L’ambra cavallini Vangi era la squadra più vittoriosa e famosa in Italia e forse lo rimarrà nella storia perché trattava i corridori come polli d’allevamento, messi in fila e “punturati” uno dietro l’altro.
Se davvero iniettavano vitamine perché il sig. Viciani ed il sig. Benvenuti usavano fialette senza etichette in frigo? Così ha dichiarato Bani dopo la squalifica, ma non sono state trovate prove che le sostanze iniettate fossero farmaci proibiti. D’altronde come avrebbero potuto trovare delle prove del genere? Ci dovevano essere delle telecamere nascoste o delle intercettazioni prima delle confessioni dei corridori, interrogati dopo mesi che era scoppiato il caso. Quando Fanini si è interessato del caso Bani, e si parlava solo di questo caso nel mondo, come potevano i Nas trovare i medicinali proibiti nel ritiro o nelle abitazioni del dirigenti?
L’eco di questo caso è arrivato in tutto il mondo ed ha provocato l’emissione del regolamento per cui non si può più abusare di medicinali, anche se questi sono regolari, non si possono più fare iniezioni continue e sistematiche, ecc.
Solo per questo regolamento il Coni e la FCI avrebbero dovuto premiare Fanini e Bani, aprendo le porte del professionismo al ragazzo, oltre alla riduzione della squalifica.
Speriamo che nel 2012 questo accada.
ma per favore bastaaaaa
27 dicembre 2011 17:55nando61
io dico solamente una cosa come mai è stato beccato solo bani e non tutta la squadra e come mai non è venuto fuori nulla dopo tutte le indagini. concordo la squadra dove correva ha snagliato a so,,inistrare farmaci anche se leciti ma penso che bani quel prodotto lo abbia preso da altri............scavate nelle amicizie e nelle parentele...... comunque secondo me una seconda possibilità ad un ragazzo andrebbe data anche se ha snagliato e ha pagato già la sua pena.
ambra cavallini-vangi
27 dicembre 2011 17:58nando61
la squadra stà pagando le sue colpe che non c'entrano nulla con il prodotto trovato a bani, hanno smesso l'attività
27 dicembre 2011 19:17tex
Bani ha fatto un errore enorme : si è fidato di quello che gli dicevano circa il contenuto di quelle siringhe. Si è fidato come si fidavano tutti gli altri ragazzi che non sono stati trovati perché non hanno avuto nessun controllo. E se il coni e i nas avessero indagato subito e non dopo alcuni mesi , forse adesso le cose andrebbero diversamente. La sua ex squadra ha cessato ma stai certo che i vari personaggi coinvolti appena finiscono la squalifica li vedremo tornare. Addirittura il presidente non è stato squalificato perché se lo sono “dimenticato”.
27 dicembre 2011 21:31fabrizio
Vorrei raccontare un piccolo ma, credo, significativo episodio. Mio figlio soffre di bronchite asmatica ed alla vigilia di una gara fu colpito da un attacco ; chiamai un dirigente della sua ex squadra dicendogli che il medico di famiglia mi aveva prescritto una pastiglia di cortisone perchè ,in difetto, questo attacco non sarebbe passato ma che , ovviamente non avrebbe potuto gareggiare all'indomani. Risposta : "ma cosa dici , che prenda tranquillamente la pasticca , domani è una gara di secondo piano e non ci saranno sicuramente controlli “. Epilogo : Eugenio non prese assolutamente nulla ma volle essere comunque alla partenza ritirandosi prima di metà gara perché non riusciva a respirare. Morale : io non sono ne voglio essere migliore o peggiore di altri ma , sicuramente, nessuno della mia famiglia ha mai somministrato ad Eugenio prodotti illeciti. Potete crederci o meno ma le uniche “cure” venivano somministrate dalla squadra così come sempre denunciato da Eugenio. Nell’anno 2009 ( per i mesi in cui ha gareggiato ) mio figlio ha avuto due controlli antidoping in corse in linea ( in occasione di una gara internazionale ed una nazionale ) e credo sia stato l’unico della squadra a essere stato sottoposto a controllo. Non voglio aggiungere altro lasciando ad ognuno di voi le proprie riflessioni ; l’unica cosa che tengo a ribadire è l’assoluta serenità mia e di tutta la mia famiglia di fronte ad ogni addebito e l’orgoglio verso un figlio che ha saputo salire di nuovo in bici a testa alta nonostante le avversità. Fabrizio Bani
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
INEOS Grenadiers e Gobik presentano il nuovo completo da gara 2026, che rappresenta una chiara evoluzione dell'identità visiva del team. Costruito attorno a una palette cromatica più brillante, il design pone per la prima volta l'arancione al centro, scelto per...
La Tadej Pogacar Foundation, in collaborazione con UAE Team Emirates XRG, lancia un progetto speciale per celebrare la vittoria di Tadej Pogacar al Giro delle Fiandre 2025. Un’iniziativa dal forte valore simbolico e solidale, pensata per trasformare un’impresa sportiva memorabile...
Sella Farmaceutici fa il suo ingresso ufficiale nel mondo del ciclismo affiancando il Team Polti VisitMalta come Health Partner. Una collaborazione che va oltre la visibilità del marchio sulle maglie della squadra per tutta la stagione 2026 e si traduce...
Prosegue e si rafforza il legame tra Solution Tech e la squadra diretta da Serge Parsani. L’azienda italiana guidata da Mirko Ferro ha rinnovato il proprio impegno come main sponsor anche per la stagione 2026, confermando la fiducia in un...
Il Pinarello Q36.5 Pro Cycling Team è lieto di annunciare la nomina di Matteo Cavazzuti nel ruolo di Head of PR & Media Network. Nel suo nuovo incarico, Cavazzuti sarà responsabile dello sviluppo e del coordinamento della strategia di comunicazione...
Tra i protagonisti del prossimo Giro d'Italia non ci sarà Antonio Tiberi: il laziale della Bahrain Victorious si prepara infatti a fare il suo debutto al Tour de France al termine di una prima parte di stagione molto intensa. Tiberi...
Vince il premio dell'originalità il video realizzato dalla Unibet Rose Rockets per annunciare l'ultimo colpo di mercato, vale a dire l'ingaggio del francese Clement Venturini, uno dei corridori rimasti a piedi dopo la chiusura della Arkea B&B Hotels. Il video...
Mavi Garcia è ormai considerata una delle atlete più esperte in gruppo, eppure quando si parla con lei si ha sempre la sensazione di avere a che fare con una ragazzina innamorata del ciclismo e che pedalerebbe per tutta la...
Biondo, la riga a destra, i capelli corti, pettinati, con un’onda. Ala destra, numero 7, più centrocampo che attacco, tant’è che segnava poco, ma dava una mano – gambe, polmoni, cuore – ai compagni, allora si diceva ala tornante. Era...
Nel corso di una riunione da remoto indetta dal settore strada della Struttura Tecnica Regionale presieduta da Giovanni Nencetti, è stata varata la bozza del calendario delle gare juniores in Toscana per la prossima stagione. L’apertura il primo marzo a...