MANCUSO. «Io al lavoro dopo l'alluvione nella mia terra»
| 29/11/2011 | 18:31 La provincia di Messina, colpita nei giorni scorsi da frane alluvionali, sta vivendo ore drammatiche. Interi paesi messi in ginocchio dalla potenza della natura. Dopo l’alluvione di Giampilieri, il già troppo martoriato territorio messinese si trova a fare i conti con una catastrofe. Ancora morti innocenti. La gente di Messina - anche stavolta - ha dimostrato la propria generosità, mettendosi al servizio di coloro i quali, avevamo necessità di aiuto. Ragazzi, donne, anziani, tutti in strada, con pale e badili a cercare di rimuovere quel “mostro” chiamato fango. Lo sport anche stavolta dimostra la propria sensibilità: il CONI ha imposto un minuto di silenzio prima di ogni competizione sportiva. Noi abbiamo seguito la vicenda di un altro sportivo: Salvatore Mancuso. Il ciclista, dal 2012 in forze all’Androni Giocattoli, abita a San Filippo del Mela, anch’essa coinvolta, come la maggior parte delle cittadine joniche, dalla furia devastatrice della natura. Mancuso non ci ha pensato su due volte - e rinunciando ad importanti giornate di allenamento - è sceso in strada, mettendosi a disposizione della sua gente, portando aiuto a quanti ne avessero bisogno. «Una tragedia indescrivibile - ci dice Mancuso, da noi raggiunto prima di una seduta di allenamento -. Quel giorno è stato un inferno, non ho mai visto tanta pioggia in vita mia. Questa è la mia gente ed io sarò sempre al loro fianco. Dopo tre giorni riprendo gli allenamenti e cerco di ritornare pian piano alla vita normale, anche se non è facile. Mi spenderò in prima persona per far giungere aiuti anche dal mondo del ciclismo. Ho ricevuto la solidarietà di molti colleghi, tutti si sono detti disponibili ad eventuali azioni di sostegno. Di fronte a queste disgrazie non esistono se e non esistono ma, ognuno di noi, nel proprio piccolo, deve cercare di dare il massimo. Sono sicuro: anche stavolta ci rialzeremo, più fieri ed orgogliosi di prima».
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