VISCONTI. «Un Giglio d'oro per andare lontano»

| 28/11/2011 | 16:05
Giovanni Visconti è stato il polo d’attrazione della cerimonia per la consegna del 38°Giglio d’Oro, il premio che dal 1974 designa con precisione matematica il miglior ciclista professionista italiano dell’annata agonistica appena conclusa. Teatro dell’evento è stato com’è consuetudine il ristorante Carmagnini del’500 a Pontenuovo di Calenzano, gestito dal promotore della challenge (insieme a Gastone Nencini e a Vasco Baroni), Saverio Carmagnini.
«Questo premio conferisce notevole prestigio a chi lo riceve ed io l’ho vinto per la seconda volta in tre anni, quindi significherà pure qualcosa» ha dichiarato il campione siciliano adottato dalla Toscana e ormai in procinto di trasferirsi allo squadrone spagnolo World Tour della Movistar non senza qualche piccolo rimpianto: «Sarò per sempre grato a Scinto e Citracca, grazie ai quali ho frequentato l’università del ciclismo, maturando anno dopo anno sulla collina di San Baronto. Con il team sponsorizzato da patron Giuliano Baronti ho imparato a fare gruppo, ad allenarmi e a selezionare gli obiettivi. Un’esperienza che mi ha arricchito sotto il profilo umano e tecnico e che mi ha consentito di raggiungere dei risultati eccellenti».
Visconti è reduce da un breve raduno in terra spagnola, nel corso del quale ha ricavato le prime impressioni riguardanti il nuovo ambiente: «Mi sono trovato subito bene, un’organizzazione perfetta, accurata, dove nulla è stato lasciato al caso e così ho capito di avere fatto una scelta indovinata. Mi sembra di avere già superato lo stress da cambiamento».
Tra i premiati anche Diego Ulissi, protagonista insieme a Visconti di uno sprint discusso al Giro d’Italia 2011, terminato con il successo del talentuoso ciclista livornese: «Acqua passata, stimo molto Diego che per me ha davanti un grande futuro. Come accadde con Viviani al Giro della Turchia 2010, a volte la tensione agonistica mi provoca dei brutti scherzi, ciò deriva dal mio temperamento di vero siciliano…».
Diego Ulissi, destinatario del Premio Gastone Nencini quale miglior giovane ciclista italiano, ha precisato gli obiettivi per il 2012: «In cima ai miei pensieri c’è il Giro d’Italia, dove vorrei essere competitivo. Il fatto di essermi trovato bene nell’ultima settimana del Giro 2011 mi fa ben sperare per il futuro. Comunque va bene così, passo dopo passo sto centrando tutti gli obiettivi che mi sono prefissato come corridore ciclista».
Il premio per la categoria Juniores Giglio d’Oro 2 è stato ritirato da Valerio Conti, 18enne passista scalatore romano, figlio d’arte (papà Franco è stato un buon professionista) che i tifosi hanno addirittura soprannominato “Contidor”: «Ottenere questo riconoscimento mi dà tanta motivazione in più ma l’anno prossimo, al debutto tra i dilettanti Under 23 con il GS Mastromarco che ha lanciato Nibali e Capecchi, sarà dura. Mi basterebbe mettere il naso alla finestra in qualche gara con arrivo in salita, il mio terreno preferito».
Tra i premiati del 38°Giglio d’Oro anche il telecronista di Eurosport, Andrea Berton, che ha ricevuto il Premio Arturo Santelia, Mario Valentini con il Premio Gino Bartali e i commissari di gara Giuliano Galletti e Francesca Mannori.

Stefano Fiori
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