CASO CARUSO. La Liquigas: il corridore non è sospeso

| 27/10/2011 | 18:44
L’Ufficio di Procura Antidoping ha disposto i seguenti provvedimenti: Deferimento dell’atleta Damiano Caruso (FCI) al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI  per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art.2.8. del Codice WADA per condotta complice nel tentato acquisto di sostanze vietate con richiesta di 4 anni di squalifica, a decorrere dal 6 dicembre 2010, con sospensione della squalifica per mesi 24 ai sensi dell’art. 10.5.3

Immediata la reazione del Team Liquigas Cannondale, espressa in un comunicato ufficiale: «In riferimento alla notizia emersa in data odierna riguardante la richiesta di deferimento del corridore Damiano Caruso da parte della Procura Antidoping del Coni, la società sportiva Liquigas Sport dichiara di prendere atto della situazione in attesa di ulteriori sviluppi.
Il deferimento a Caruso, tesserato da Liquigas Sport a partire dal 1° gennaio 2011, riguarda fatti accaduti nel 2007 quando il corridore non era professionista ed era tesserato per la società dilettantistica Mastromarco.
Liquigas Sport, infine, intende sottolineare la propria volontà di approfondire i dettagli della questione e confida nella possibilità del corridore Caruso di chiarire al più presto la propria posizione presso gli organi competenti. Al momento la società sportiva non prenderà nessun provvedimento a carico del corridore, in attesa che la giustizia sportiva porti a termine il proprio lavoro».

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COMMENTI
Ma che bravi
27 ottobre 2011 19:24 gioconda
Come sono bravi questi a tenere nascoste le magagne, ora se fosse tutto confermato, questo ragazzo dovrebbe ritornare dilettante? visto che stanno vietando ad altri di passate per dei problemi.

condivido
27 ottobre 2011 19:30 cocco88
condivido la decisione della liquigas... si sospende qnd c è qlkosa di concreto...no come ha fatto la bmc facendo perdere signore corse a ballan e santambrogio per qlk voce...

DECISIONE FORSE IMPOPOLARE, MA GIUSTA
27 ottobre 2011 19:56 stargate
Fosse colpevole, nessun dubbio sulla congruità della pena richiesta, ma, allo stato, concordo con Liquigas. I tempi della giustizia sono talmente lunghi e snervanti, che si rischia di tenere fermo per anni un atleta che potrebbe anche essere assolto. Il caso della BMC, con la sospensione per ben due volte di Ballan, insegna. (Alberto Pionca - Cagliari)

Under 23 un mondo da seguire meglio!!!!
27 ottobre 2011 21:57 valentissimo
Parliamo di una storia riguardante il suo periodo da dilettante, io al proposito comincerei a proporre la responsabilità oggettiva dei team ed ogni positività darei i due anni anche al team ed ai suoi dirigenti, forse tante cose cambierebbero anche nei vivai dei team professionistici. In questo mondo vedo una smodata ricerca dei risultati a tutti i costi e, nella migliore delle ipotesi, si lascerà passare nei professionisti, ragazzi che sono finiti!!!!

liquigas
28 ottobre 2011 07:50 maxspeed2
la liquigas ha fatto benissimo a non prendere provvedimenti nei confronti del corridore di un fatto risalente al 2007. se da allora ad oggi tutto quello di buono che hah fatto damiano, ha subito centinaia di controlli e tutti negativi(se non non saremmo neppure a scrivere adesso) come si puo' pensare di fermarlo proprio adesso nelpieno e nel fiore della carriera.
Ottima la lienma della liquigas che questa volta difende a spada tratta il suo atleta

Caruso
28 ottobre 2011 11:43 extremo1
Concordo pienamente il comportamento della Liquigas, ma non riesco a spiegarmi
perchè questi fatti accaduti nel 2007 vengono solo oggi a galla, ne va dell'immagine del corridore e della Società Sportiva al quale è tesserato.Sono passati 4 anni,non si poteva esprimere prima.

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