| 06/07/2004 | 00:00 E qualcuno si chiede ancora perché il Tour sia così affascinante: semplice, perché non ci si annoia mai. Tutti - e Lance Armstrong per primo - temevano il pavè (due tratti per complessivi quattro chilometri), ma i problemi sono iniziati addirittura prima: mentre Jens Voigt e Bram de Groot inscenavano una fuga durata per 160 chilometri, ai meno 70 dal traguardo si verificava una caduta che coinvolgeva molti corridori. A terra, o meglio in un fosso, restava Marco Velo con la clavicola sinistra fratturata e un’arteria del braccio che zampillava (il bresciano è caduto su un pezzo di vetro) rendendo necessario il ricovero in ospedale e un susseguente intervento chirurgico; piede a terra anche per Rogers, Bettini, Cipollini, Commesso, ma soprattutto per Iban Mayo.
Mentre la Euskaltel cercava di imbastire un inseguimento, davanti George Hincapie e Viatchesalv Ekimov pilotavano Armstrong tra le insidie del pavè. Sulla spinta dei “postini” il gruppo si spaccava, la maglia gialla Hushovd affondava, mentre Ivan Basso riusciva a rientrare grazie al prezioso lavoro della CSC che riusciva a chiudere il buco. Us Postal e T-Mobile hanno scavato il solco tra il loro gruppo e quello di Iban Mayo e Francisco Mancebo, da oggi ufficialmente fuori classifica. Nel finale tentavano di organizzaresi le squadre dei velocisti ma senza avere le idee chiare: la Fassa ha lavorato per un Petacchi che alla volata non ha partecipato, la Lotto per un McEwen che è partito lunghissimo per poi piantarsi, la T-Mobile per uno Zabel che ha tentato la rimonta sfiorando il successo per pochi centimetri e la AG2r per un Jean Patrick Nazon che ha vinto grazie al colpo di reni. secondo successo in quattro giorni di gara per la formazione francese e nuova impresa del velocista transalpino che nel 2003 aveva vinto a Parigi e per un giorno aveva indossato la maglia gialla.
A proposito di maglia gialla, il nuovo padrone del Tour è Robbie McEwen che ha un secondo di vantaggio su cancellara, nove su Voigt e dodici su Nazon.
Lontanissimo, invece, è finito Iban mayo: il suo gruppo ha accusato un ritardo di 3’53” e i sogni di gloria del basco sono andati in frantumi. Da valutare ci saranno anche le sue condizioni fisiche: cadendo Mayo ha picchiato violentemente la coscia sinistra e ha faticato ad arrivare al traguardo.
Il Tour che non concede respiro propone domani la cronosquadre: 64,5 chilometri da Cambrai ad Arras con regolamento nuovo e soprattutto un tetto massimo per i distacchi. Un semplice esempio: l’ultima delle ventuno formazioni potrà accusare al massimo un distacco di tre minuti dalla prima, qualunque sia lo svantaggio accumulato sulla strada. E allo stesso modo la seconda classificata potrà accusare al massimo un distacco di venti secondi dalla vincitrice. I favori del pronostico sono per la Us Postal, ma anche CSC, T-Mobile e fassa bortolo sembrano molto attrezzate. Un piccolo gioco di pronostico: Jens Voigt in maglia gialla.
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