| 25/09/2005 | 00:00 Fasciato dalla nuova e fiammante maglia iridata, Tom Boonen sembra ancora più bello, certamente è più felice: «Da due mesi a questa parte - racconta il neoiridato - hho pensato solo al mondiale e per questo ho corso la Vuelta solo al 70% delle mie possibilità. Certo, in corsa non stavo bene come invece mi ero sentito al Fiandre e alla Roubaix, ma negli ultimi due giri ho cominciato a sentirmi meglio, le gambe rispondevano e devo dire che allo sprint non ho avuto difficoltà ad impormi. Questo per me è un sogno, no è molto più di un sogno...».
Per Boonen, che ha 24 anni, si tratta del quattordicesimo successo stagionale: il formidabile belga ha iniziato a vincere a fine gennaio sulle strade del Giro del Qatar (due tappe), poi ha iniziato a farsi largo alla Parigi-Nizza (ProTour, altre due tappe), quindi in patria nel Gp E3 Harelbeke, prima della straordinaria doppietta Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. Piccolo stacco, poi una tappa del Tour de Picardie e due del Giro del Belgiocon tanto di vittoria nella classifica finale. Infine due tappe al Tour de France prima della caduta con conseguente infortunio al ginocchio che lo ha costretto al ritiro.
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