DOPING. Enrico Lazzaro assolto con formula piena a Padova

| 20/09/2011 | 21:13
Tutti assolti i sei imputati nel maxi processo per presunto doping e trasfusioni nel padovano. È questo il verdetto raggiunto, nel pomeriggio, dal giudice monocratico di Este (Padova) che ha mandato assolti con formula piena Enrico Lazzaro, 47 anni medico dello sport con studio a Montegrotto (pratica l'ozonoterapia), e tre ciclisti amatoriali: Simone Barbiero, 42enne di Torreglia, iscritto alla Udace team Valentini; Cristian Boscaro, 41 anni di Vigonovo, tesserato Uisp con il team Garpell; la 34enne di Sant'Urbano Ylenia Colpo, tesserata Udace con il team Benato. Per loro, accusati di concorso in violazione delle norme antidoping e trasfusioni, il giudice ha stabilito l'assoluzione perchè il fatto non costituisce reato. Con i tre sono stati scagionati, perchè il fatto non sussiste, dall'accusa di concorso in somministrazione di farmaci pericolosi per la salute, pure i genitori di una nuotatrice quindicenne, residente nella cintura urbana di Padova e iscritta al team Veneto Nuoto. Secondo l'accusa i genitori della piccola atleta, difesi in giudizio dall'avvocato Alberto Toniato, avevano sottoposto la figlia a cinque cicli di ozonoterapia con emotrasfusione per riossigenare esternamente il sangue che una volta reintrodotto in corpo avrebbe garantito prestazioni più elevate durante le gare. Ha vinto però la linea della difesa che ha sostenuto come quelle sedute siano servite per curare una dermatite. L'inchiesta era nata dallo scandalo doping al Giro d'Italia 2008.
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COMMENTI
Dermatite
20 settembre 2011 21:32 valentissimo
A sentire la giustificazione di quel genio di genitore, mi è venuta la dermatite, dovrò farmi tre cicli di trasfusione?????
.....................penso che occorra proprio una riforma della giustizia!!!!

Strana lex sed lex
21 settembre 2011 09:26 Bartoli64
Prendiamo atto di cosa ha deciso la Magistratura in merito a questo caso, ma non dopo aver fatto alcune considerazioni di carattere giuridico.

E’ oltremodo evidente, infatti, di come l’attuale impostazione dei processi (decisamente garantista) riesca talvolta a “smontare” - pezzo per pezzo - anche le prove più evidenti ed è un vero peccato.

E’ un peccato perché la Guardia di Finanza di Padova aveva lavorato con uno scrupolo assoluto scoperchiando un pentolone di mer** che nello sport amatoriale (nel ciclismo in particolare), non è poi così inedito.

Tutti sappiamo quali e quante inchieste siano state condotte nel settore. In questo caso, però, certe “sedute” servivano solo per curare delle semplici dermatiti(?)

Sembra molto strano, lo so, ma tant’è……

La battaglia contro il doping, comunque, DEVE andare avanti anche se in questo caso, a mio avviso, ha subito una sonora sconfitta.

All’Organo Giudicante, in questa vicenda, deve essere mancata la “prova-regina” e, proprio per questo, ha assolto con formula piena gli imputati.

Speriamo solo che lo studio del medico "dominus” dell’inchiesta ora non divenga un vero e proprio centro di eccellenza dove frotte di corridori si recheranno per curare le loro “dermatiti” con l’ozonoterapia, dermatiti che, allo stato dei fatti, temo che possano esplodere come una vera e propria “epidemia” fra gli atleti.

Bartoli64

p.s. Riforma della Giustizia? E’ auspicabile, ma non certo nelle forme che vorrebbe la ns. attuale classe politica.

ed ora?
21 settembre 2011 09:30 limatore
dopo questa sentenza ...."fuoco alle micce"!!!!! VERGOGNA

SCUSATE
21 settembre 2011 10:15 Fra74
..ma entrare nel merito della GIUSTIZIA ORDINARIA non mi pare corretto, vuoi perchè non si conoscono gli atti processuali, vuoi o perchè non si conoscono le motivazioni di detta sentenza.

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