L'ACCUSA. Hack: «Poche bici, l'Italia è un paese arretrato»

| 18/09/2011 | 16:29
Secondo l'astrofisica Margherita Hack, "il ritardo dell'Italia sull'uso diffuso della bicicletta é un segno di arretratezza, così come lo è il ritardo sulla rimozione delle barriere architettoniche". Lo ha detto oggi a Pordenone alla presentazione in anteprima nazionale del suo nuovo libro 'La mia vita in bicicletta', nell'ambito della rassegna Pordenonelegge.
La scienziata, che ha sempre usato la bicicletta come mezzo di trasporto, ha spiegato di aver scritto questo libro per richiamare l'attenzione sul tema dell'inquinamento del pianeta.
"Se in Italia si promuovesse di più l'utilizzo della due ruote - ha detto - e se questo Paese fosse attrezzato con piste ciclabili, molta più gente potrebbe usare la bicicletta, con benefici effetti per l'ambiente. Un ottimo esempio - ha aggiunto - è rappresentato dall'Olanda".
Tornando sulla questione della salute del pianeta, la scienziata ha sottolineato che occorre potenziare la ricerca sulle fonti rinnovabili e in particolare quella su fonti nuove, come l'energia delle maree. "Non credo però che le rinnovabili saranno in grado di coprire interamente il nostro fabbisogno energetico, dunque dovremo continuare a ricorrere al nucleare - ha detto Hack -. Quindi si dovrà proseguire con la ricerca da un lato per avere centrali nucleari sempre più sicure e dall'altro per sostituire il nucleare a fissione, che produce scorie, con il nucleare a fusione. Questo è lo stesso processo che avviene nel sole - ha concluso -, ma ancora oggi non siamo in grado di realizzarlo a costi economicamente accettabili". (Ansa)
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COMMENTI
18 settembre 2011 16:47 powermeter
Ma sei la signora del nucleare? Allora mi sa che devi chiarirti un pochino le idee.

Finalmente qualcuno che dice le cose come sono
18 settembre 2011 16:49 ciclistas
Senza arrivare all'Olanda basta andare in qualsiasi paese europeo per capire che in Italia siamo a livello di terzo mondo anche in questo campo (oltre che in molti altri
Saluti
Claudio Pagani

Dipendesse da gente come lei...
18 settembre 2011 18:21 pickett
Saremmo così progrediti da esser costretti a mangiare le zampe dei maiali come in Romania,quando comandavano i suoi compagni...

Zampe di Maiali?
18 settembre 2011 19:03 sorpeppe
Ha ragione! Altro che zampe di maiali, scrivete meno fesserie e accendete il cervello se i due soldi che avete ancora ve lo permettono.

cultura non fa rima con fatica
18 settembre 2011 20:52 armeniaquindio
L'uso della bici non è funzionale alla disponibilità delle piste ciclabili, ma alla voglia di fare un po di fatica! Le domeniche senza auto tutti si inventavano atleti e cavavano dalle cantine qualsiasi ferro vecchio e gridavano: che bello godersi la città senza smog!!! Grandi furboni, ma perchè non lo fate spontaneamente e vedrete che automaticamente tutto si adegua.

E così pickett, ancora una volta......
18 settembre 2011 21:43 Bartoli64
...... non ha perso l'occasione di dimostrare la sua ignoranza "spaziale".

Per esplorare gli spazi - infinitamente vuoti - della tua testa ci vorrebbero almeno 1.000 astrofisici come la Hack, ma sono sicuro che non arriverebbero mai a quantificare il "buco nero" della tua ragione.

Ma che c'hai al posto del cervello un cachi?

Bartoli64

Hack
18 settembre 2011 22:12 true
Margherita Hack e' un genio nel suo mestiere, oltre ad essere una persona di un elevatissimo livello culturale. Noi amanti del mondo del ciclismo dovremmo solo esserle grata per aver reso pubblica la sua passione per le due ruote.

Grazie professoressa Hack!

Posso ???
19 settembre 2011 09:17 magico47
Vorrei fare una riflessione per quanto riguarda la "passione per la bici".
Cosa volete pretendere da un popolo che in occasione di un Mondiale di ciclismo nel ritiro ieri sera a Solbiate Olona dove sono arrivati tutti gli atleti dalle ore 21.00 a mezzanotte,tutte le categorie in divisa dell'Italia.Juniores.U.23 e Profess.insieme al C.T Paolo Bettini.sapete quanti tifosi,sportivi erano ad aspettare questi Campioni? solo io e due miei amici,aggiungo ancora una cosa,ho notato con tanto rammarico di non aver visto la presenza di nessun fotografo e un solo giornalista che stava li in disparte.La cosa più sconcertante da me osservata era la presenza nella sala di 2 grandi TV le quali trasmettevano da ore la stessa partita di calcio,mentre li erano presenti tutti i corridori che poche ore prima avevano preso parte alla bella corsa G.P.di Prato,erano le 22.30 quando sono stato avvisato da casa che stavano trasmettendo in differita la corsa in oggetto,ho chiesto al barista se potesse almeno sintonizzare una TV su RAISport 2 per poter vedere la corsa insieme ai prof...ha provato ma non ha trovato il canale.E questa sarebbe la passione per la bici e per il CICLISMO?

Meditate gente!

Loriano Gragnoli DCI

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