Grande accoglienza per il Giro d'Italia in Vallonia

| 16/09/2005 | 00:00
Folla strabocchevole e clima di grande amicizia nella Sala del Palazzo dei Principi di Liegi che ha ospitato – nel giorno della festa nazionale vallone - l’enunciazione in dettaglio delle tappe che avvieranno, nella regione francofona del Belgio, la prossima edizione del Giro d’Italia, in programma dal 6 al 28 maggio 2006. Alla presenza di Jean Claude van Cauwenberghe, presidente del governo della Vallonia; di Andre' Gilles, Gaston Gerard e Georges Pire, deputati permanenti della Provincia di Liegi; di Dominique Notte, deputato della provincia Namur; di Richard Willame deputato della provincia Hainaut; Angelo Zomegnan (nella foto), direttore del ciclismo di Rcs Sport, ha esposto in dettaglio, avvalendosi di un testimonial d’eccezione quale Felice Gimondi, applauditissimo, i presupposti della settimana che il Giro trascorrerà in Vallonia. L’edizione n. 89 si tratterrà infatti nella regione, la cui italianità è ben testimoniata dai 200 mila connazionali che vi risiedono, a partire da mercoledì 3 maggio 2006, quando le operazioni preliminari (accredito corridori e seguito) avranno inizio a Liegi, per concludersi venerdì 5 maggio. Il prologo a cronometro individuale è previsto a Seraing sabato 6 maggio, sulla distanza di 6 km, con avvio in pianura, una breve salita con tratti al 10%, una discesa tecnica e l’arrivo lungo la Mosa, per assegnare la prima maglia rosa. La tappa inaugurale collegherà Mons a Charleroi domenica 7, lungo 193 km senza alcun rilievo. Lunedì 8 si andrà da Perwez a Namur sulla distanza di 204 km, per una frazione dal finale movimentato, caratterizzato da una salita di 2 km che si conclude a 450 metri dall’arrivo, e perciò terreno ideale per i finisseur. Martedì 9 si partirà da Wanze in direzione di uno dei Paesi limitrofi, ancora da stabilire tra Germania, Francia o Lussemburgo. E’ la terza volta che il Giro espande i suoi confini naturali muovendo o sostando in Belgio, segnatamente in Vallonia. E’ accaduto nel 1973 quando il primo Giro “europeo” si avviò da Verviers per celebrare i paesi fondatori della comunità. E’ riaccaduto nel 2002 quando il Giro si ripropose nei sei paesi e transitò da Liegi per ripartire ancora una volta da Verviers. Il presupposto di allora fu solennizzare l’Unione Europea attraverso l’introduzione dell’euro. Il Giro d’Italia 2006 muoverà dalla Vallonia per celebrare tre ricorrenze: i 60 anni dei preliminari che diedero vita, nel 1951, alla comunità europea del carbone e dell’acciaio, i primi fermenti aggregativi dell’Unione; il doveroso tributo alla tragedia della miniera di Marcinelle della quale ricorrono i 50 anni nel 2006. Nella tragedia persero la vita 262 lavoratori, di cui 136 italiani. Terzo e ultimo buon motivo, la prima volta del voto politico per gli italiani residenti all’estero.
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