
E’ nel segno della Zalf Desirée Fior la rinascita del Giro del Piave - Sportful, la manifestazione per Elite e Under 23 riportata in vita, dopo dieci anni di stop, dal Comitato bellunese della Federazione ciclistica italiana con il supporto dell’azienda feltrina, leader mondiale nell’abbigliamento per il ciclismo, e con quello di altre realtà economiche e amministrative provinciali. La “corazzata” di Castelfranco Veneto, formazione leader nel panorama dilettantistico italiano, ha monopolizzato il podio di quella che è una delle corse di maggior tradizione in Italia (la prima volte si corse nel 1919): sul primo gradino è salito il vicentino Marco Canola e sugli altri due un altro vicentino, Enrico Battaglin, e il veneziano Nicola Boem (questi ultimi due hanno già un contratto tra i professionisti per la prossima stagione). Insieme alla Trevigiani, la Zalf ha fatto la corsa dal primo all’ultimo chilometro (complessivamente 160 con partenza da Santa Giustina e due volte un circuito che toccava Cesiomaggiore, Sospirolo, Sedico, Trichiana e Busche, poi l’arrivo a Quantin di Ponte nelle Alpi). Prima ha controllato, poi ha “lanciato” i suoi uomini migliori che, negli ultimi 7 chilometri in salita che portavano a Quantin (dal versante di Vich e Roncan), hanno messo in fila tutto il gruppo. Lo sprint, in pratica, è durato per l’intera ascesa finale. Zalf pigliatutto, dunque, anche perché Canola, Battaglin e Boem si portano a casa, nell’ordine, i primi tre gradini del podio del Giro del Veneto, del quale il Giro del Piave Sportful costituiva la terza e conclusiva frazione. «La nostra forza è il gruppo – commenta il vincitore –. Nessuno parte leader e tutti lavorano per chi ha bisogno: questo ci permette di riuscire a fare bene anche in situazioni difficili». «E’ stata una bella rinascita – commenta soddisfatto Valter De Cian, presidente di Fci Belluno e coordinatore dell’organizzazione del Giro del Piave – E’ andato tutto bene e i contenuti tecnici sono stati elevatissimi. Da domani ci metteremo al lavoro per l’edizione 2012. Oggi ci godiamo questo successo, reso possibile dai tanti che ci hanno sostenuto: sponsor, amministratori e volontari. Anche il pubblico, numeroso, ha contribuito a fare di questo Giro un evento da ricordare».