Dopo le cadute Paolo Bettini si è sempre rialzato e ha ripreso a pedalare. Così ha fatto dopo l’ammaraggio forzato in mare di mercoledì quando a bordo di un ultraleggero è precipitato in mare al largo di Piombino: risolto con grande sangue freddo brillantemente il problema, il commissario tecnico della nazionale italiana si è presentato puntualmente alla “Settimana Lombarda” della Domus nelle tappe di Calcinato e Alzano Lombardo. E il “grillo” ha tranquillamente parlato sia di quanto gli è accaduto, sia della nazionale da comporre in vista degli oramai prossimi Mondiali in Danimarca. “Fortunatamente è andato tutto bene: ho preso un po’ di spavento, ma è tutto a posto - ci ha detto Bettini -. La vita riserva sempre qualche imprevisto a volte piacevole a volte spiacevole: l’importante è essere qua a parlarne”. Tornerai alla guida di un ultraleggero, una delle tue più grandi passioni? “Adesso sono concentrato per il campionato del mondo, dopo valuterò il tutto e penserò cosa fare per quel che riguarda il volo”. Hai visto due tappe con lo stesso vincitore: quel Sacha Modolo che ora si propone a suon di vittorie ad un ruolo di spicco sul circuito di Copenaghen. “Si aspetta sempre dei segnali dai corridori e se i segnali sono vittorie continue è normale che chi ottiene certi risultati diventi l’uomo più interessante del momento. Modolo vince e vince bene sia le volate delle tappe piatte, sia le volate al termine di percorsi impegnativi. Non è solo un velocista: forse nemmeno lui conosce ancora i suoi limiti. Pertanto sicuramente Modolo è uno dei pezzi forti che abbiamo in questo momento in nazionale”. E non c’è solo Modolo, leggendo gli ordini di arrivo di queste ultime settimane… “Gli uomini li abbiamo: stanno crescendo e stanno vincendo. E’ sicuramente questo è un fatto positivo per tutti”. Anche quando però latitavano i risultati tu sei sempre apparso sereno. “Direi di sì. Quest’anno ho avuto modo di lavorare con più tranquillità partendo dal ritiro di marzo a quello in Sicilia prima del tricolore. Fa piacere constatare che diversi corridori che ho convocato ancora prima di andare forte, siano stati capaci di reagire e dare segnali importanti. Questo mi fa felice, ci stiamo avvicinando al mondiale e vedremo cosa potremo fare”. Luca Paolini confermi che sarà il regista in corsa? “Luca è uno dei “vecchietti” rimasti in gruppo che ha grandissima esperienza e, secondo me, potrà essere molto utile sul quel tracciato iridato, a gestire le emozioni e le inesperienze dei più giovani in una gara come il campionato del mondo”.
da Alzano Lombardo, Valerio Zeccato