
Fino all'età di 9 anni, Gabriele Scagliola ha giocato a calcio come terzino destro del Caselette. Al ciclismo si è avvicinato per caso durante una vacanza al Lago di Bolsena, nel Lazio: "Ricordo che alcuni amici mi invitarono a salire in bicicletta e mi sentii subito a mio agio. Una volta tornato a casa spostai il mio focus sulla mountain bike. Abbandonai il pallone, e iniziai a gareggiare per la Ciclistica Rostese che ancora oggi è la mia squadra. Fu la scelta giusta".
Inizialmente fuoristrada per Scagliola, torinese di Caselette classe 2007 nato il 20 marzo, che trova il suo paradiso ai 1150 metri del Monte Musinè delle Alpi Graie situato all'inizio della Val di Susa dove può sprigionare i watt in salita.
"Sono un passista scalatore, mi piacciono i percorsi spaccagambe molto vallonati dove si può spingere e fare la differenza. Il Monte Musinè è la mia montagna, con una bella vista dove posso allenarmi in tutta tranquillità e sicurezza. E' una strada sterrata e ci si può salire solo in mountain bike: il terreno ideale per fare la gamba".
Scagliola è uno scalatore molto promettente con notevoli doti di recupero (rare da trovare in un giovane), spesso si allena con Fabio Felline (il professionista torinese che torna a correre con la formazione italo-ungherese MBHBank Ballan CSB Colpack, ndr), s'ispira a Mathieu Van Der Poel e concilia l'attività in mtb a quella su strada con ottimi profitti.
"Sono in perfetta sintonia con Van Der Poel, il mio idolo, un atleta che eccelle in più discipline sportive, non limitandosi a una singola specialità. Con Felline ci alleniamo molto insieme, Fabio è un vero amico e da lui sto imparando molto. Mi ha presentato a Giovanni Lombardi che adesso è il mio procuratore e di cui ho piena fiducia per come gestirà il mio futuro".
Il giovane piemontese, che il prossimo anno debutterà tra gli under 23, mira a far parte di un grande club che gli permetterebbe di crescere e di sviluppare le proprie qualità. Gabriele studia al Liceo Sportivo Scientifico presso l'Istituto Istruzione Superiore Statale Luigi De Ambros di Oulx (Ulzio) nel Torinese.
"Al mio futuro ci sta pensando il mio manager Lombardi, io nel frattempo cerco di conciliare al meglio lo sport agli studi. Per andare a scuola mi sveglio alle 5.30, prendo il treno alle 6.20 e alle 7.30 circa arrivo. Da casa mia sono 60 chilometri che quotidiamente percorro. Ci sono abituato, ma una volta conseguito il diploma di maturità (il prossimo anno) si aprono diverse strade. Sicuramente non frequenterò l'università, la bici per me è importante e vorrei giocarmi tutte le mie chance nel ciclismo".
Nessuno in famiglia è stato legato al ciclismo: Davide, il padre di Gabriele, è titolare di una agenzia di pubblicità, marketing e telecomunicazioni di Milano, mentre la madre Angela Marini è invece titolare di una agenzia turistica di Torino. La multidisciplina e la versatilità sono nel dna di Scagliola da quando è salito in bicicletta a 10 anni. Il ciclistica di Caselette piccola città di 3000 anime in provincia di Torino, formatosi alla Ciclistica Rostese quest'anno diretta dalla coppia Martino Pettigiani e Davide Vicenzutto, si è distinto lo scorso anno con la vittoria internazionale di Mountain Bike a Kocevje in Slovenia e su strada, in questa stagione, si è aggiudicato a Paesana il titolo di Campione Piemontese degli juniores, oltre ad altri risultati di spessore europeo come la settima posizione all'Eroica-Coppa Meneghelli, il sesto nella classifica generale del Gran Premio FWR Baron, la seconda piazza al Giro della Castellania e al traguardo di Caluso, il terzo rango a Cantù. Insieme a questi risultati spiccano i podi nel Cross Country di Verona e di Nervesa della Battaglia e le quarte posizioni alla Legend Cup di Capoliveri, alla Sunshine Race di Nalles e alla Gaerne Trophy di Maser.
Forte di una mentalità solidissima, ora che Scagliola ha iniziato a concentrarsi sempre di più sulla strada (dopodomani correrà il Campionato Italiano in Friuli) e ha dimostrato il suo valore nelle prove contro il tempo (vedi il recente GP Baron) l'umiltà e l'entusiasmo di Gabriele nella sua ricerca del successo sono contagiosi e promettenti. A renderlo felice fuori dalla bici sono le passeggiate in montagna, le arrampicate, il nuoto, la corsa a piedi e la palestra nei mesi invernali.
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