Maini: ecco la LPR che verrà

| 10/09/2005 | 00:00
"Ci manca solo uno scalatore e poi la squadra è fatta". Orlando Maini, direttore sportivo del team Lpr, sfoglia i petali di una rosa che, anche per il 2006, promette scintille: "L'ossatura della squadra, grosso modo, è rimasta immutata - spiega - credo che se i nuovi manterranno le aspettative, ci sono tutti i presupposti per vivere un'altra stagione da protagonisti". E allora vediamoli, in rapida rassegna, i "volti nuovi" della squadra ch verrà: "Pieri? Il motore è di primo livello. Dovrà essere bravo a gestire la pausa invernale che è sempre stata il suo tallone d'Achille.Se, come ho ragione di ritenere, si presenterà all'inizio della nuova stagione in buone condizioni atletiche, io credo che possa davvero lasciare il segno". Dopo Pieri, direttamente da San Nicolò di Piacenza, è stato annunciato Giairo Ermeti: "Lui ha gli stimoli speciali di chi corre a casa propria - spiega Maini - è un corridore completo, con ampie potenzialità ancora inespresse. Molto dipenderà dal suo temperamento". Dalla Svizzera, invece, è arrivato Andreas Dietziker: "E' un corridore su cui puntiamo molto. E' giovane ed ha talento, quest'anno l'abbiamo visto in un paio di occasioni, credo che ci sarà molto utile". Il dopo-Napolitano ha il volto acerbo di Samuele Marzoli: "E' velocissimo, ha il guizzo di un ghepardo. Questo è un corridore che, se saprà disciplinarsi, può davvero diventare un grande". Infine, l'ultimo arrivato è l'australiano Gene Michael Bates: "Corridore completo - spiega Maini - uno che deve crescere con gradualità, senza avvertire in maniera traumatica il passaggio tra i prof. Può diventare un bel professionista, ma quest'anno dovrà crescere soprattutto sul piano delle mentalità". Squadra dunque ormai completa: "Ci manca solo uno scalatore - rettifica Maini - un atleta in grado di fare bene anche in montagna. Per ora abbiamo solo Tonkov e Muraglia che si difendono bene in salita e, anche se da Muraglia mi aspetto quest'anno un importante salto di qualità, credo che un altro scalatore potrebbe farci comodo". Le diciotto vittorie sono un bilancio esaltante, ma anche un fardello ingombrante per chi è chiamato a ripetersi: "E' stata una stagione fantastica - conclude Maini - anche se sono convinto che, da qui alla fine, ci toglieremo ancora diverse soddisfazioni. Certo, quest'anno siamo partiti per fare benino e ci siamo trovati ad essere la terza squadra italiana più vittoriosa. La prossima stagione avremo, ovviamente, nuove pressioni. Dovrà essere brava la società a gestire questa fase, senza creare attese smodate ed opprimenti. Allo stesso modo, anch'io dovrò lavorare, in particolare, sulla mentalità dei ragazzi, perché anche se diciotto gare non si vincono ogni anno, noi ovviamente partiamo, come sempre, per fare meglio".
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