JUNIORES. Watson, un australiano nella Coppa Linari

| 18/08/2011 | 17:56

BORGO A BUGGIANO(PT).- Un’edizione particolare quella 2011 della Coppa Pietro Linari. Era infatti quella delle nozze d’oro celebrate dalla corsa della Ciclistica Borgo a Buggiano con la presenza di molti atleti che si sono sfidati in una giornata dal caldo opprimente che ha pesato non poco sugli sviluppi della corsa assieme alla modifica di percorso apportata con un passaggio in più (tre anziché due) da Buggiano Castello-Massa e l’ultima volta a dieci Km dall’arrivo. Tanti e qualificati i partecipanti e podio internazionale con due australiani ai primi due posti mentre sul terzo gradino è finito l’azzurro Conti. Ha vinto Calvin Watson apparso veramente forte e scatenato nel finale di corsa mentre ha impressionato anche il suo compagno di squadra Linfield. A due “canguri” ha cercato di replicare Conti, che ha confermato anche in questa gara di essere uno dei migliori in assoluto a livello nazionale come dimostrato già in precedenti gare. Il laziale guidato dai tecnici Terrinoni e Monticelli, non poteva fare di più contro i due australiani ed il terzo posto finale è sicuramente da apprezzare. Al quarto posto si è classificato un altro azzurro, Rossi che aveva vinto questa corsa nel 2010 e quindi cercava il bis clamoroso. La 50^ Coppa Pietro Linari era valevole anche per i Memorial Moreno Luchi e Poldo Rosellini ed assieme alla Ciclistica Borgo a Buggiano ha lavorato alla sua organizzazione il Comitato parrocchia S.Pietro Apostolo.


ORDINE DI ARRIVO: 1)Calvin Watson (Naz. Australia) Km 105, in 2h39’45”, media Km 39,437; 2)Bradley Linfield (idem); 3)Valerio Conti (Guazzolini Coratti Fassa Bartolo); 4)Nicola Rossi (Work Service) a 23”; 5)Michelangelo Riciputi (Sidermec Vitali); 6)Andrea Garosio (Capriolo); 7)Simone Sterbini (Guazzolini Coratti); 8)Davide Marchetti (Habisol Guarducci U.Signori); 9)Alessio Anforini (Aquila Ganzaroli); 10)Nicola Campigli (Mobili Berti). Iscritti 190, partiti 172, arrivati 47.


                               ANTONIO MANNORI

 

 

 

 

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