TRE VALLI VARESINE. Rebellin batte Pozzovivo

| 16/08/2011 | 16:20
Davide Rebellin ha vinto la 91a edizione della Tre Valli Varesine, precedndo sul traguardo di Campione d'Italia Domenico Pozzovivo con il quale aveva portato l'affondo decisivo a 800 metri dal traguardo.
Sconfitti di giornata gli uomini Liquigas Cannondale: la squadra ha controllato la corsa fino all'ultimo chilometro anche grazie ad un grande Ivan Basso nei panni del gregario di lusso, poi uno scatto di Vincenzo Nibali ha tagliato le gambe al compagno di squadra Peter Sagan, considerato il grande favorito della corsa.
Per Rebellin, che difende i colori della Miche Guerciotti, si tratta della prima vittoria dal giorno del rientro in gruppo dopo aver scontato due anni di squalifica per doping. Il veneto ha firmato il bis alla Tre Valli, gara che aveva già vinto nel 1998.

Ordine d'arrivo
1 Davide REBELLIN MIE 4:41:30
2 Domenico POZZOVIVO COG 4
3 Thibaut PINOT FDJ 7
4 Enrico GASPAROTTO AST 7
5 Simon CLARKE AST 7
6 Egor SILIN KAT 7
7 Federico CANUTI COG 7
8 Simone STORTONI COG 7
9 Miguel Angel RUBIANO CHAVEZ DAN 7
10 Danilo DI LUCA KAT 17
11 Leonardo BERTAGNOLLI LAM 22
12 Paolo BAILETTI DER 22
13 Fabio TABORRE ASA 22
14 Giuseppe MURAGLIA DAN 22
15 Vincenzo NIBALI LIQ 22
16 Patxi Javier VILA ERRANDONEA DER 22
17 Jose Rodolfo SERPA PEREZ AND 22
18 Kenny ELISSONDE FDJ 22
19 Jérôme BAUGNIES TSV 36
20 Luca MAZZANTI FAR 36
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COMMENTI
Numero 1
16 agosto 2011 16:54 warrior
Trionfo di un Grandissimo Campione. Guardate e morite falliti di UCI e FCI avete tentato di distruggere un altro campione ma non ci siete riusciti!

ruoli
16 agosto 2011 17:00 true
Finalmente oggi si è visto qualche capitano ricoprire il ruolo che, viste le recenti prestazioni, gli spetterebbe: ottimo gregario.

grande atleta
16 agosto 2011 17:07 devis
Complatamente daccordo con warrior: grande atleta che ha dimostrato x ennesima volta il suo valore!!

FINALMENTE
16 agosto 2011 17:10 Capitano
LARGO AI GIOVANI.....AH SE FUNZIONASSERO I CONTROLLI ANTI DOPING...XCHE' E' EVIDENTE CHE NON FUNZIONANO, PER FORTUNA CI SONO LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE....L'UCI CHE DICE? DI ROCCO CI SEI...? PETRUCCI..? W IL CICLISMO E ABASSO IL DOPING. BERLESE ROBERTO

Siamo alle solite.
16 agosto 2011 17:24 valentissimo
Siamo alle solite, possibile che non sappiate parlare altro che di Doping? Rebellin ha sbagliato ed ha giustamente pagato, ora è giustamente tornato a correre e da quel grande campione che è, ha regalato un altra vittoria sulla quale nessuno deve aggiungere nulla che non sia squisitamente tecnico.
Complimenti ad un grande uomo ed atleta!!!

Che tristezza, redicolo ciclismo
16 agosto 2011 17:26 discesaesalita
Vince un squalificato di 40 anni, vince un corridore di una Continental ( senza passaporto biologico) Campioni che fanno i gregari, grandi team che fanno flop, non ci si capise più nulla, non ci sono regole, si salvi chi può.

ultimi risultati
16 agosto 2011 17:30 matfol
le ultime gare hanno dimostrato che i corridori piu in forma sono rebbellin e stortoni...sono sempre li davanti a lottare....complimenti!!!

I grandi campioni e i grandi uomini
16 agosto 2011 17:44 Bartoli64
Quanto ero ragazzotto - e tante cose neppure le sospettavo - ho molto ammirato Rebellin e questo avveniva quando era ancora tra i dilettanti.

Rebellin, per me, incarnava il corridore dotato di talento e di principi, tutto dedito all’allenamento ad alla cura del suo fisico.

L’ammirazione per lui crebbe quando terminò il suo rapporto con “Ferròn” ed ancor di più quando cominciò a lavorare con un autentico grande della scienza sportiva come il Prof. Giosuè Zenoni che lo lanciò ai vertici internazionali di questo sport.

Si disse che i primi anni da professionista di Davide Rebellin furono sensibilmente osteggiati a causa della sua ostinazione a non voler far parte del “sistema”, che allora imponeva la legge del doping molto di più di quanto non faccia oggi (pare anche per motivi religiosi).

Poi, però, qualcosa deve essere cambiato. L’inchiesta di Padova prima, e la storiaccia del CERA alle Olimpiadi di Pechino poi, hanno fatto capire a tutti che il corridore si era perfettamente adattato a certi brutti sistemi…… e chissà da quanto tempo.

Mi domando, dunque, quale siano i tentativi che UCI e FCI abbiano perpetrato per distruggere questo “Grandissimo Campione”, specialmente se si considera che il CERA è una molecola ESOGENA (cioè NON ESISTE nel corpo umano se non immessa dall’esterno).

Ecco allora che - perlomeno al mio paese – i “Grandissimi Campioni” (come anche i grandi uomini) NON hanno nulla a che fare con certi sistemi e certe sostanze ma, si sa, la febbre del tifo offusca le menti (specialmente quelle poco inclini a voler guardare in faccia alla realtà e quelle che fanno finta di dimenticare).

Rebellin ha scontato la sua pena ed ora ha il diritto di correre ma, perdonatemi, proprio non riesco a gioire di questa sua affermazione alla Tre Valli Varesine.

Bartoli64

CICLISMO ITALIANO GERIATRICO
16 agosto 2011 18:05 ale63
SIAMO DAVVERO RIDOTTI MALE, UN QUARANTENNE CHE VINCE UNA DELLE POCHE CLASSICHE RIMASTE IN ITALIA.... NO COMMENT... ALE

ce qualcosa che nn va!
16 agosto 2011 18:08 claudino
mi dispiace ma da appassionato di ciclismo ce qualcosa che nn va, o i giovani sono quasi tutti dei cadaveri oppure impossibile che al brixia tour vince uno di 37 anni e poi nn lo vedi piu , matteotti uno che nn ha mai vinto una corsa e nn lo vedi piu,oggi ha vinto uno di 40 anni da 2 0 3 anni che nn correva piu,e stato un campione pero!!!40 anni.purtroppo penso che nei giovani a parte 3 o 4 nn ci sia ......niente!!!

complimenti a chi fa i prononstici
16 agosto 2011 18:16 apostolo
Voglio complimentarmi a chi fa i pronostici....dai giornalisti e opinionosti rai al signor Oldani Renzo.......bello fare sempre i nomi di corridori che vanno per la maggiore appartenenti a squadroni....tieeeeeeeeee' beccatevi Rebellin.....

16 agosto 2011 19:50 foxmulder
Come in molti ambiti della vita sociale Italiana, il male del ciclismo, temo, sono le "coccole delle mamme". E quindi ci troviamo a celebrare la vittoria di un quarantenne, dal passato burrascoso, per carità, di cui si può proprio per questo dire di tutto, ma non che sia uno che ha paura di fare fatica. Salvo qualche eccezione più o meno illustre, l'ho scritto altrove e lo ripeto, non c'è quella fame che invece caratterizza i più grandi campioni di questo tempo. Che guarda caso, vedi Gilbert, Contador e altri, vengono da situazioni familiari tutt'altro che facili. L'Italia è una Nazione in declino. Non meravigliamoci che all'orizzonte non si veda ancora il sereno.

16 agosto 2011 20:06 balaverde
D'accordo con warrior. Grande Davide campione vero come giustamente ha detto Martini oggi!!! Rosicate gente.... W Rebellin, w il ciclismo!!!

UN GRANDE FUTURO DIETRO LE SPALLE...
16 agosto 2011 20:10 stargate
...è quello che ha, in questo momento, e avrà chissà per quanto, il ciclismo italiano. Tanto di cappello a Rebellin (del quale sono stato sostenitore, dal quale sono stato deluso), perchè è indubbio che per vincere e piazzarsi come ha fatto dal rientro alla bella età di quarant'anni bisogna possedere doti, avere grande passione e serietà (questo termine non faccia sorridore, si capisce cosa intendo). Si può anche non gioire della sua vittoria, ma l'atleta merita, per le doti suddette, rispetto. Ciò detto, però, c'è da domandarsi a che livello sia il ciclismo italiano, tra giovani che promettono e non emergono, campioni ancora "scarichi" dal Giro e che preparano la Vuelta, capitani osannati stanchi dopo il Tour.... Se andiamo a fondo, troveremo forse qualcuno ancora affaticato dalla Milano Sanremo... In ultimo, tornando a Rebellin, si apprezzi pure la sua grinta, chi vuole gioisca la sua vittoria (non ho gioito, ma non mi è dispiaciuto), ma non ciurliamo ancora nel manico con la faccenda del complotto. Le analisi lo hanno detto chiaro, in maniera incontrovertibile. (Alberto Pionca - Cagliari)

16 agosto 2011 20:45 giampieroconsoli
Che dire.....
Al di là delle polemiche e delle accuse...
Una sola cosa emerge...
Il Motore c'è ed è superlativo.....
Grazie campione....

16 agosto 2011 22:31 Fra74
Mah..se questo e'il ciclismo...allora e'proprio finito...aggrapparsi a costoro...a DiLuca..a Basso...a Scarponi....tutto finito....:-(:-(:-(:-(

Innaturale longevità
16 agosto 2011 23:21 pickett
A 39 Horner ha vinto la + importante gara americana,e ha da poco rinnovato il contratto per 2 anni(!)Rebellin e tanti altri corridori prossimi ai 40 sono ancora sulla cresta dell'onda,per non parlare del caso patetico di Jeannie Longo.Questa innaturale longevità può avere una sola spiegazione,e la conosciamo tutti.

claudino esempio dell'ignoranza di questa bacheca
16 agosto 2011 23:54 bubu
basti dire che al matteotti ha vinto oscar gatto non uno qualunque e nemmeno un cadavere se è vero come è vero che ha vinto la tappa al giro d'italia con arrivo a tropea... evidentemente basta permettere alle persone di esprimere i propri pensieri per capire quanta ignoranza esiste nel mondo del ciclismo. Rebellin ha vinto, oggi ha fatto il controllo antidoping come sempre, se il controllo sarà negativo questa vittoria gli rimarrà sempre. Solo questo conta oggi, il passato è passato, il futuro è futuro. Lasciate il passato agli storici ed il futuro ai posteri, nella speranza che possano essere migliori di noi.

Meditate
17 agosto 2011 00:23 shamal
Bartoli64 con il suo intervento si è dimostrato uno dei pochi che capisce di ciclismo, il resto sono penose chiacchiere da bar.

Silenzio e rispetto
17 agosto 2011 00:35 valentissimo
Ma e' possibile che sappiate parlare solo di doping? sembra quasi che ogni risultato debba essere visto necessariamente con sospetto, non e' cosi', ha vinto un quarantenne che fa dei sacrifici che i ventenni di oggi non fanno, che ha sbagliato, ha pagato ed ha pieno diritto di divertirsi a dimostrare che lui ha un grandissimo motore e talento. Per il passaporto biologico, credo che non avrebbe influito affatto perche' Rebellin voleva rientrare con una Pro-Tour oppure con una professional e se la cosa non e' stata possibile e' solo per colpa di chi minaccia sottobanco i team, non certo per colpa dell'atleta!
Di fronte a questo successo ci vuole solo tanta ammirazione e rispetto.
P.S. per la cronaca la classifica e' sbagliata!

Basta
17 agosto 2011 00:54 ciano90
Rebellin è un campione punto. Basta guardare il suo palmares anche da dilettante. Smettiamola di parlare di doping! Io credo nella sua innocenza, per il semplice fatto che non avrebbe senso continuare a negare dopo avergli inflitto una squalifica. W i campioni e i talenti veri!

ehhh...
17 agosto 2011 10:19 luca65
intanto Pozzovivo è arrivato 2(meritava la vittoria)ma tant'è...Rebellin c'è può correre(anche se non si capisce a che fine)..... la Colnago Csf ha letto meglio il finale della corazzata Liquigas.....vediamo la parte mezza piena del bicchiere....qualcosetta di buono e sano c'è ancora...speriamo;-)

re rebellin
17 agosto 2011 11:17 tom66
come mai negli altri sport quando un'atleta compie un gesto tecnico importante per tecnica, per intensità o altro non si parla mai di doping invece nel ciclismo è l'unico argomento che ha la priorità???

Ieri mi sono goduto la vittoria di Rebellin perchè credo che alla base dello sport ci debba essere la voglia di fare, il sacrificio, la passione e non importa se uno ha 20 anni piuttosto che 40. C'è spazio per tutti. Ieri in tanti erano i favoriti frs giovani e meno giovani, alla fine ha vinto il migiore.
tommaso

Ce ne sarebbe di materiale da studiare
17 agosto 2011 12:20 Bartoli64
Ringrazio l’amico Shamal per le parole di apprezzamento che ha voluto esprimere nei miei confronti.

In realtà, su questo blog, c’è più di qualcuno che capisce di ciclismo ma il problema, però, nasce sul “livello medio” di certi interventi che - a mio modestissimo e personalissimo modo di vedere - è davvero basso, al limite del becero.

Da tempo affermo che su questo blog si scontrano due fazioni: la prima che vorrebbe abolire con ogni mezzo lecito il doping e tutti i dopati; la seconda che fa finta di non vedere il problema (che esiste), preferendo parlare d’altro se non addirittura a giustificare il doping (ma guardandosi bene dal dirlo apertamente).

Il livello di questi interventi, pronti a santificare l’ex squalificato di turno (sempre una vittima delle circostanze), e/o pronti a dare addosso alla Procura Antidoping del CONI, sono sotto gli occhi di tutti… anche in questo frangente.

Se un sociologo volesse mai piegarsi a studiare tutto il materiale postato da innumerevoli “tifosi” su blog come questo scoprirebbe come - sia pur con le debite differenze - la febbre da tifo, la passione cieca e smodata (unita ad una bella dose di incoerenza personale), non sono poi fenomeni da circoscrivere al solo mondo calcistico.

Buona giornata a tutti.

Bartoli64

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