VUELTA. Guillen: impossibile prevedere chi vincerà

| 10/08/2011 | 17:55
Quattro settimane dopo il Tour de France, la Vuelta a España prenderà il via da Benidorm il 20 agosto. In vista dell’appuntamento, vi proproniamo un'intervista con Javier Guillén, il direttore del Giro di Spagna.
Come mai è stata spostata la data della corsa?
«La gara è avanzata di una settimana rispetto allo scorso anno: sarà ancora tempo di vacanza in Spagna e speriamo di attirare più persone sulle strade e di fronte alla tv. Le scuole sono chiuse e vogliamo dare ai giovani l'opportunità di contribuire al successo della Vuelta».

La scelta però ha portato alla rinuncia di qualche corridore che è stato protagonista del Tour...
«In tutti i team il calendario era noto dall’inizio della stagione. Sappiamo da tempo che il campione in carica Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), così come Joaquim Rodriguez (Katusha) e Igor Anton (Euskaltel), che hanno anche indossato la maglia rossa lo scorso anno, saranno nuovamente presenti. Più recenti le notizie sulla la partecipazione di corridori che sono stati sfortunati al Tour de France: Bradley Wiggins (Sky), Jurgen Van den Broeck (Omega Pharma-Lotto), Andreas Klöden e Janez Brajkovic (RadioShack). Ci sono anche giovani talenti che affronteranno il loro primo Gran Tour: Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) e Marcel Kittel (Skil-Shimano). La nostra starting list è molto interessante».

Cambiando data, aumenterà il numero di pretendenti al mondiale che completeranno la corsa.
«Non nego che la Vuelta è anche una gara di preparazione per i Mondiali e non voglio lamentarmi di questo. Ma ora c'è un periodo di due settimane tra la fine della Vuelta e la corsa su strada dei Mondiali, vedremo molti corridori arrivare a Madrid. E sarà una corsa fantastica della quale è davvero difficile prevedere il vincitore».

C’è rammarico per l'assenza di Alberto Contador?
«Non ho capito perché non è venuto nel 2009 e nel 2010, ma quest'anno è diverso. Ha vinto il Giro ed è stanco dopo aver combattuto al Tour de France. E poi deve risolvere i suoi problemi legali».

Quali sono i punti salienti del corso di quest'anno?
«Benidorm è una delle principali località turistiche di Spagna e i 16 km di cronometro a squadre permetteranno di mostrare le immagini migliori di Benidorm. Il traguardo dell’Angliru sarà il più interessante per i media, ma ci sarà qualche sorpresa come la salita di San Lorenzo de El Escorial nell’ottava tappa, traguardo che potrebbe diventare una sede regolare per la Vuelta».

Quanto è importante il ritorno nei Paesi Baschi?
«Siamo lieti di tornare in una regione che la Vuelta non tocca da 33 anni. Il Paese basco è il cuore caldo del ciclismo spagnolo, come la Bretagna lo è per il ciclismo francese. E sono orgoglioso di scrivere questa pagina di stoira».
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