Il passaggio Giro di Padania sulle strade trentine fa parlare di sè: dopo le polemiche sollevate dal sindaco di Rovereto c'è chi va oltre e guarda soprattutto alla corsa: "Questi son corridori, vengono qui per correre mica per fare comizi" ha tagliato corto Francesco Moser, figura di riferimento per l'intero movimento delle due ruote trentine "Capisco che i politici facciano il proprio lavoro ma il Giro di Padania è una corsa come lo è il Giro d'Italia o il Trofeo Melinda. Il senatore Davico sta organizzando una gara non un tour politico, a portare la questione sul piano politico sono soprattutto coloro che lo criticano: quando gli atleti arriveranno a San Valentino si parlerà di biciclette e si guarderà al cronometro per contare i distacchi, nulla più."Parola di Francesco Moser che sul fatto che la corsa si deciderà sulle rampe che conducono a San Valentino di Brentonico è pronto a scommetterci "Su queste strade è già arrivato il Giro d'Italia. Quella che sale a San Valentino è una salita vera, lungo la quale gli scalatori potranno fare la differenza. Nelle altre tappe non ho visto grandi salite e quindi anche se ci dovessero essere delle fughe e dei distacchi in classifica prima della penultima tappa, tutto sarà rimesso in gioco su queste rampe. Il giorno successivo, invece, sarà una bellissima passerella finale. La partenza in salita? Servirà soprattutto a ricordare ai corridori che sono ancora in Trentino e a far ammirare alla carovana degli scorci davvero unici." La valorizzazione del territorio: una costante, quella che accompagnerà gli atleti lungo i cinque giorni di gara in programma "L'arrivo della quarta tappa è posizionato nella zona del Monte Baldo, a ridosso del Lago di Garda. Se ci sarà una giornata di sole gli appassionati e i tifosi potranno ammirare un panorama davvero eccezionale, per i corridori, invece, ci sarà solo da faticare."