PADANIA. Per Moser il Giro si deciderà a "San Valentino"

| 07/08/2011 | 09:28

Il passaggio Giro di Padania sulle strade trentine fa parlare di sè: dopo le polemiche sollevate dal sindaco di Rovereto c'è chi va oltre e guarda soprattutto alla corsa: "Questi son corridori, vengono qui per correre mica per fare comizi" ha tagliato corto Francesco Moser, figura di riferimento per l'intero movimento delle due ruote trentine "Capisco che i politici facciano il proprio lavoro ma il Giro di Padania è una corsa come lo è il Giro d'Italia o il Trofeo Melinda. Il senatore Davico sta organizzando una gara non un tour politico, a portare la questione sul piano politico sono soprattutto coloro che lo criticano: quando gli atleti arriveranno a San Valentino si parlerà di biciclette e si guarderà al cronometro per contare i distacchi, nulla più."Parola di Francesco Moser che sul fatto che la corsa si deciderà sulle rampe che conducono a San Valentino di Brentonico è pronto a scommetterci "Su queste strade è già arrivato il Giro d'Italia. Quella che sale a San Valentino è una salita vera, lungo la quale gli scalatori potranno fare la differenza. Nelle altre tappe non ho visto grandi salite e quindi anche se ci dovessero essere delle fughe e dei distacchi in classifica prima della penultima tappa, tutto sarà rimesso in gioco su queste rampe. Il giorno successivo, invece, sarà una bellissima passerella finale. La partenza in salita? Servirà soprattutto a ricordare ai corridori che sono ancora in Trentino e a far ammirare alla carovana degli scorci davvero unici." La valorizzazione del territorio: una costante, quella che accompagnerà gli atleti lungo i cinque giorni di gara in programma "L'arrivo della quarta tappa è posizionato nella zona del Monte Baldo, a ridosso del Lago di Garda. Se ci sarà una giornata di sole gli appassionati e i tifosi potranno ammirare un panorama davvero eccezionale, per i corridori, invece, ci sarà solo da faticare."

 

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COMMENTI
la fatica di chi organizza
7 agosto 2011 10:22 radiocorsa
Parole sagge di chi, di strada per il mondo ne ha fatta tanta e sa giudicare da sportivo qual è il significato che gli organizzatori di gare a tappe vogliono dare: valorizzazione dei luoghi attraversati, spettacolo di gara con arrivi in posti particolari, e in questo caso ottimo trampolino di lancio per la preparazione al Mondiale in modo da stimolare la partecipazione di atleti di rango.
Grazie Francesco

Caro Francesco
7 agosto 2011 11:57 cyrano
Di seguito una frase del sen. Davico riportata da Tuttobiciweb:
“In quattro giorni toccheremo un centinaio di comuni e avremo la possibilità di incontrare le autorità, la gente normale e quindi di far politica nel senso più ampio e completo del termine, che va oltre la pur importanza militanza leghista.”

Spero vorrai prenderne atto e precisare quanto hai dichiarato:
“Il senatore Davico sta organizzando una gara non un tour politico, a portare la questione sul piano politico sono soprattutto coloro che lo criticano”

Hai perfettamente ragione invece quando dici: "Questi son corridori, vengono qui per correre mica per fare comizi", infatti sono certo che l’operazione politica fallirà miseramente, come tutti i tentativi precedenti di inquinare lo sport con la politica.

Cyrano

Caro Cyrano
7 agosto 2011 15:03 pickett
Quando l'Unità organizzava il Giro delle Regioni(coi soldi del KGB) non inquinava lo sport?Eppure nessuno aveva nulla da ridire,chissà perché...

Giro di Padania
7 agosto 2011 16:36 Per89
In una stagione dove le corse sono sempre meno..... E non solo quelle dei professionisti, ma anche nelle categorie minori ( penso alla tre giorni orobica uno dei fiori all'occhiello del panorama juniores)..... Se un gruppo di appassionati leghisti organizza una gara che vuol diventare una classica del mese di settembre non vedo cosa ci sia di male..... Non capisco tutte queste polemiche perchè basta pensare al 25 aprile, quanti trofei Liberazione sono sponsorizzati o organizzati da esponenti della sinistra estrema? quasi tutti anche il più famoso quello di Roma è tappezzato da striscioni delle sigle sindacali.....

Cari Pickett e Per89
7 agosto 2011 19:41 cyrano
probabilmente mi sono espresso male, e questo mi dispiace.
Io non ho nulla da ridire sul Giro della Padania, ho voluto chiarire che contrariamente a quanto affermato da Moser, a sottolinearne l’aspetto politico sono gli organizzatori, e non coloro che li criticano.
Non ho nulla da ridire perché, come ho già scritto, l’operazione politica fallirà miseramante come le precedenti.
Spero solo che la gara sopravviva al fallimento politico.
Per quanto riguarda il G. P. Liberazione, vivendo a Roma, ho avuto la possibilità di vederne tanti, il primo che ho visto, ricordo lo vinse Delle Case, credo fosse il 1980.
Da allora li ho visti tutti, tranne due o tre, ed ho visto tanti ragazzi che avrebbero scritto la storia del ciclismo, uno tra tutti: Bugno.
Una cosa non ho mai visto: striscioni delle sigle sindacali. Neanche uno.
Forse Per89 si sbaglia con qualche altra gara, o si riferisce alla manifestazione di Porta S. Paolo che si svolge contemporaneamente, ma che non ha nulla a che vedere con la gara.

KGB, sinistra estrema, valorizzazioni del territorio e panzane varie
7 agosto 2011 20:40 Bartoli64
Associare le R.S.U. (Rappresentanze Sindacali Unite) alla “sinistra estrema” vuol dire fare la figura degli “sconoscenti” (e stavolta voglio essere garbato).

Nei maggiori Sindacati italiani sono raccolti i lavoratori che si riconoscono nei partiti di maggioranza dell’arco parlamentare, dal centro-destra al centro-sinistra, e non è affatto vero che i vari G.P. della Liberazione italiani siano sponsorizzati dalla sinistra (ammesso che ci sia ancora una sinistra, così come una destra, in Italia).

Quanto al G.P. della Liberazione di Roma (corsa che per decenni è stata riconosciuta come il “Mondiale di Primavera” per i dilettanti, questo per sottolinerane appena l’importanza), è totalmente FALSO che la zona d’arrivo sia tappezzata di striscioni appartenenti alla “sinistra estrema”.
E non era così nemmeno quando esisteva il P.C.I. (io ne sono testimone oculare).

In ogni caso non è mai successo – dico MAI – che un bandierone rosso ostruisse la visuale della zona d’arrivo come, invece, avviene già da qualche anno sul lungolago di Como al Giro di Lombardia con le immancabili bandiere leghiste.

Cosa faceva poi L’Unità? Sponsorizzava le corse che organizzava coi soldi del KGB? Questa è davvero la PANZANA DELL’ANNO!!

In ogni caso, cari miei, partiti e politici fanno il loro mestiere..... sempre e comunque. Se poi si vuol vedere solo l’aspetto sportivo di certe “iniziztive”, turarsi il naso e tapparsi le orecchie è un altro paio di maniche.

Lo faceva prima il P.C.I. con le corse che promuoveva e così farà la lega con il giro di padania, il problema è: con quali soldi?

Come dite? Per giro di padania non verrà speso un solo soldo pubblico (lo ha detto il Sen. Davico), ma allora di cosa avete da ricriminare se L’Unità sponsorizzava Giro delle Regioni e G.P. della Liberazione coi soldi del KGB? In fondo erano soldi dei russi...... vero pickett?

P.S. per il Sen. Davico: Senatore, La prego, alla prossima edizione del giro di padania (considerato che ha Lei sta a cuore incontrare le cittadinanze toccate dalla corsa e valorizzare il territorio) c’è un comune che ha tanto bisogno di “comunicare” con politici come Lei ed anche di essere “valorizzato” (è in padania eh)!

Si tratta del Comune di Chiomonte e sta in VAL DI SUSA. Vada, vada.....

Bartoli64

Bandieroni
7 agosto 2011 23:30 pickett
Caro Bartoli,il bandierone della Lega non sventola solo al Lombardia,ma anche all'arrivo della Coppa Bernocchi,in Viale Toselli.Te lo posso garantire con certezza,perchè a sventolarlo,da vent'anni,è il sottoscritto.

Che c'entra la Val di Susa?
7 agosto 2011 23:34 Monti1970
Se si riferisce alla tav,mi spiega perché nel versante francese e' già finito tutto senza incidenti o casini vari?e "di qua" no?

Per Monti1970
8 agosto 2011 11:16 cyrano
Ha regione, la tav non c’entra nulla, come non c’entra nulla la bandiera della lega all’arrivo della Bernocchi, come non c’entra nulla l’importanza della militanza leghista alla presentazione di una gara ciclistica, anche se si chiama Giro della Padania.
Io vedo solo una differenza:
- nei primi due casi coloro che esprimono opinioni fuori luogo sono due semplici cittadini,
- il sen. Davico non è un semplice cittadino e dovrebbe comportarsi in maniera più consona al proprio ruolo, senatore o organizzatore di gare ciclistiche dacida lui, ma le sue parole non sono adeguate a nessuno dei due ruoli.

Ripeto: mi auguro solo che la gara sopravviva al fallimento dell'operazione politica, che con questi presupposti mi pare certo.

Cyrano

Utilissime puntualizzazioni
8 agosto 2011 11:40 Bartoli64
Egregio Pickett,
ti ringrazio per la puntualizzazione.

In effetti ciò che affermi già dice tutto e allora mi domando: ma cosa sto ancora a parlare con te se sei un simpatizzante/attivista di una certa area politica?

Senti caro, ti posso dare un consiglio? La domenica sera, magari mente attendi di vedere la registrazione di una gara su Rai Sport 2 (che trasmettono sempre in tarda serata) perché invece di guardare, che so io, il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi, Tamarreide e programmi simili non ti sintonizzi su Rai Tre e guardi una trasmissione che si chiama “Report”. Mai sentito parlare?

Chissà, magari ti si apre un po’ il cervello e scopri di certe “pastette” tra politica e imprenditoria da far paura.

Se vuoi ti porto anche qualche esempio eclatante (avvenuto proprio in padania) altrimenti……. fai il bravo, stai allineato e coperto e non dimenticare di sventolare il tuo bandierone; possibilmente senza ostacolare la visuale alle telecamere in zona d’arrivo perché, sai, pago il canone Rai per vedere le corse e NON per le tue manifestazioni “folcloristiche”.

Ma pensa te……

Per Monti1970, Lei è sicuro che sul versante francese sia tutto finito? Lei sa che in Francia prima di fare certe opere hanno parlato con i cittadini e con le Amministrazioni locali spiegando la necessità di effettuare certi lavori e modificando, laddove richiesto, i progetti iniziali?

Lei sa che la Torino-Lione già esiste come linea ferroviaria? Lei sa che quella stessa linea sta perdendo passeggeri e merci da ormai 10 anni? Lei sa che l’Unione Europea finanzierà il TAV solo per una parte esigua di finanziamenti e che tutto il resto resterà sul “groppone” dei cittadini di questo Paese sull’orlo della bancarotta? Lei sa che gli svizzeri stanno aprendo il loro traforo sul S. Gottardo che farebbe una concorrenza inevitabile e inesorabile al TAV Torino-Lione?

Ecco, se tante di queste cose non le sa, perché si pone il problema sul perché in Val di Susa stanno avvenendo certe cose e in Francia no?

Prima si documenti , magari non solo sui giornali italiani “assoggettati” al potere politico dal quale prendono sovvenzioni miliardarie!

Bartoli64


....inutile nascondersi
8 agosto 2011 13:47 ev
E' inutile nascondersi...il Giro della Padania, ha un marchio politico punto.
Poi siamo tutti appasionati di ciclismo cercheremo di vederlo solo ed esclusivamente dal puntodi vista sportivo.
Promozione del territorio non sò,sarebbe bello che il Giro della Padania fosse un veicolo di promozione per il ciclismo giovanile, faccio una provocazione, ai paesi sedi di partenza e di arrivo che vi siano lasciate le risorse dall'organizzazione per organizzare una gara ciclistica giovanile, oppure spingere per la realizzazionedi anelli ciclabili protetti.

Pastette
8 agosto 2011 14:06 pickett
Ti riferisci al compagno Penati?O alla mafia delle Coop?Queste vicende le conosco già,senza abbassarmi a guardare Telekabul.

Fuori la politica dallo sport
8 agosto 2011 15:05 valentissimo
Per favore lasciateci godere lo sport senza le vostre panzane, questa non puo' essere una Tribuna Politica, chiunque organizza le gare e' il benvenuto e non ci frega la ragione per cui lo fa. Cosi' come sarei grato allo sbandieratore solitario se lasciasse il suo bandierone e ci lasciasse vedere le gare, poi a gara conclusa che sbandieri pure giorno e notte ma, non inquini lo sport con i suoi pensieri politici, non ne sentiamo il bisogno.
Io tantissimi anni fa ho vinto una targa ad una festa dell'Unita' con tanto di falce e martello, l'ho ritirata ringraziando ed appena scesa l'ho buttata nel cestone della spazzatura, senza per questo offendere chi mi aveva permesso di gareggiare e divertirmi. Questa deve essere la civilta' dello sportivo.

La civiltà dello sportivo
9 agosto 2011 14:29 Bartoli64
Caro Pickett,
Penati sarà compagno tuo, con le Coop rosse non ho mai avuto niente a che fare e su Telekabul (guarda un po’ il caso) ogni tanto trasmettono programmi che non abbasserebbero di certo il tuo grado di pensiero critico che, evidentemente, si deve essere appiattito su un livello da “vice-sbandieratore laterale” da sezione di paese (della lega ovviamente).

Dai ora fai il bravo…… vai “fora dì ba**” cò stà bandiera!

Quanto all’intervento del blogger Valentissimo gi dico solo che non è certo il sottoscritto a voler portare la politica nello sport, semmai è l’esatto contrario perché io vorrei che lo sport (almeno quello) fosse del tutto indipendente dal potere politico e dai suoi subdoli giochi.

Per te è benvenuto “chiunque” organizza corse? Per me no, e faccio i miei distingui!

Il tuo mi pare un ragionamento un po’ qualunquistico, perché NON dove essere la nostra passione di tifosi (o i nostri soldi di contribuenti) ad alimentare, ad esempio, le trame a doppio filo che legano la politica all’imprenditoria.

Anch’io, tanti anni fa, vinsi una piccola corsa podistica in una Festa dell’Unità, cosi come ho partecipato a più gare ciclistiche denominate “Trofeo Fiamma” (e ti ho detto tutto).

In ogni occasione ho sempre fatto il mio dovere di atleta, gareggiando al massimo delle mie possibilità e nel rispetto delle regole, però, sai, allora ero un ragazzo…….

Oggi - unitamente a qualche anno e tanta esperienza in più - qualche domanda comincio a pormela.

La CIVILTA’ (anche quella dello sportivo) è quella bella cosa che “SI DA’ e SI RICEVE”. Io la dimostro sempre per primo, ma voglio essere ricambiato in maniera civile.

Se qualcuno approfitta della mia passione e del mio sacrificio di appassionato e/o di atleta per costruirci dietro cose di cui non si immagina nemmeno l’esistenza sai cosa succede? Che divento INCIVILE anch’io!

“Panem et circenses” (dicevano i latini).

Cordialmente.

Bartoli64

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