GIRO DI PADANIA. Varata la prima edizione

| 28/07/2011 | 14:17
La grande attesa è finita: è nato stamane, infatti, il 1° Giro di Padania. Con la presentazione ufficiale alla stampa specializzata, il progetto diventa realtà ed il ciclismo si scopre un po’ più ricco.
«Un grande progetto - sottolinea il senatore Michelino Davico, sottosegretario al Ministero degli Interni e straordinaria anima del Giro di Padania - che si concretizza, una nuova corsa a tappe che ha tutto per diventare grande e per conquistarsi in breve tempo uno spazio proprio tra i grandi giri di tutta l’Europa. Mi piace sottolineare, infatti, come la nostra corsa si asia inserita nel calendario internazionale in posizione strategica, ad un paio di settimane dall’appuntamento mondiale di Copenaghen. E proprio pensando alla prova iridata molti corridori potranno cercare la condizione ideale sulle strade di Padania. Il Giro si disputerà dal 6 al 10 settembre, in contemporanea con la settimana finale della Vuelta di Spagna e costituirà quindi una grande occasione per chi non disputrerà quella corsa: penso al vincitore del Tour, Cadel Evans, che hannunciato di non voler andare in Spagna, o magari anche al campione mondiale Thor Hushovd. Per noi sarebbe il massimo se campioni di questo calibro scegliessero di venire a disputare il Giro di Padania affiancando i ciclisti azzurri».
Che corsa vedremo?
«Proprio per l’ambizione di essere una corsa di preparazione al mondiale, abbiamo scelto percorsi piuttosto veloci, anche se non mancherà lo spettacolo su qualche bella salita. Abbiamo studiato un percorso spettacolare, fatto anche di circuiti finali, proprio come prevede l’appuntamento iridato. La presentazione di oggi ci consentirà anche di far conoscere le nostre scelte a corridori e squadre che potranno quindi valutare e, speriamo, confermare, la loro presenza alla nostra prova».
Quale il suo sogno?
«Mi auguro che i corridori capiscano che il Giro di Padania è destinato a diventare una grande corsa e si battano per scrivere il loro nome nell’albo d’oro come primi vincitori. Se poi vincesse un campione nato nelle nostre terre sarebbe il massimo, ma da sportivo sono pronto ad applaudire il migliore, chiunque sia».
Vedremo comunque un Giro completo.
«Un Giro impegnativo da organizzare - ed il mio grazie va sin d’ora a tutti coloro che mi hanno affiancato in questa sfida, anche percfhé i miei impegni istituzionali e di governo mi las ciano davvero poco tempo a disposizione - ma di grande fascino: attraverseremo sei Regioni e toccheremo ben 170 comuni, avremo ogni giorno sedi di tappa e di arrivo diverse, per dare a tutti la massima visibilità. Il Giro di Padania rappresenta infatti anche una straordinaria occasione per valorizzare un territorio che è ricco di storia, di cultura, di bellezze, di prodotti culinari eccellenti, di buon vino e di tanto altro ancora. Attraversemo questa macroregione che universalmente è conosciuta come Padania partendo dal Piemonte per arrivare in Veneto».
Oltre alla corsa dei professionisti, ci sarà poi la cicloturistica Monviso-Venezia.
«Giusto ricordarlo, perché questo appuntamento è parte integrante di un progetto globale che è nato per valorizzare il territorio, per dare maggiore visibilità ai nostri valori, per promuovere strade sempre più sicure, per chiedere piste ciclabili e attenzione sempre più vigile su ragazzi e cicloturisti, che rappresentano un patrimonio da difendere. Purtroppo per problemi organizzativi siamo stati costretti a rinunciare al progetto di percorrere le stesse strade dei professionisti nelle medesime giornate, quindi pedcaleremo dal 15 al 18 settembre, partendo da Pian del Re per arrivare a Venezia. So che ci sono già centinaia di iscritti, presto presenteremo anche la nuova maglietta che indosseranno tutti i partecipanti e le tante altre iniziative che faranno da corona alla pedalata. In quattro giorni toccheremo un centinaio di comuni e avremo la possibilità di incontrare le autorità, la gente normale e quindi di far politica nel senso più ampio e completo del termine, che va oltre la pur importanza militanza leghista. Potremo ascoltare la voce della gente, avvicinarci ai loro problemi, toccare con mano la realtà che a volte può arrivare distorta ai palazzi governativi. Avremo anche momenti di grande importanza istituzionale: a Torino saremo ricevuti dal governatore Cota, a Milano abbiamo chiesto di fare altrettanto con il governatore Formigoni e a Venezia ci aspetterà il governatore Zaia. Pedaleremo insieme a campioni ed ex campioni, imprenditori, esponenti della società civile e politici, cercando di arrivare in mezzo alla gente in maniera più simpatica e magari meno formale del solito. E sarà anche l’occasione per curarci un po’ della nostra salute, il che non guasta mai».
Allora la attende un’estate sui pedali...
«Spero di riuscire a ritagliarmi lo spazio necessario per arrivare preparato all’appuntamento. Ma prima concentriamoci sul Giro di Padania...».

Le tappe
martedì 6 settembre - 1a tappa - Paesana (Cn) - Laigueglia (Sv) km 170
mercoledì 7 settembre - 2a tappa - Loano (Sv) - Vigevano (Pv) km 187
giovedì 8 settembre - 3a tappa - Malpensa Lonate Pozzolo (Va) - Salsomaggiore Terme (Pr) - km 198
venerdì 9 settembre - 4a tappa - Noceto (Pr) - San Valentino di Brentonico (Tn) km 175
sabato 10 settembre - 5a tappa - Rovereto (Tn) - Montecchio Maggiore (Vi) km 170
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COMMENTI
Vedremo...
28 luglio 2011 14:48 Fra74
...km ridotto mi pare, ora non conosco le difficoltà delle varie tappe, ma i km mi sembrano ridotti...vedremo se negli anni riuscirà a RITAGLIARSI uno spazion importante, lìimportante ora è che non si mischi la POLITICA....

errore
28 luglio 2011 15:12 excalibur
osservazione non corretta. a fine stagione tutte le corse a tappe hanno lunghezze più contenute, quasi mai superano i 200 chilometri

Fra74
28 luglio 2011 15:33 true
Certo, guardando la foto e leggendo l'articolo, è proprio probabile che la politica resterà fuori dall'evento sportivo...

Proposta per il Sen. Davigo!
28 luglio 2011 16:48 Bartoli64
Già che siamo in argomento suggerirei al “deus ex machina” di questa manifestazione (il Sen. Davigo) – per la prossima edizione – di far svolgere almeno una tappa in un altro territorio “padano” che, nello specifico, è la Val di Susa.

Magari anche il Presidente della Regione Piemonte (l'On. Cota che è anche in fotografia), potrebbe avvallare la proposta.

I fautori del “padroni in casa nostra”, infatti, potrebbero cogliere l’occasione di dimostrare come i valsusini, invece, NON siano "padroni in casa loro" ma debbano sottostare ai voleri “di regime” e veder deturpata la loro Valle in nome di un falso progresso inutile, dannoso e dai costi finanziari e ambientali insostenibili.

MA - visto che questa manifestazione ha “fini primari” ben distanti dallo sport – non credo che lo stesso Sen. Davigo vorrà mai prendere in considerazione, neanche per un attimo, una proposta come questa.

Sveglia gente! Ma ancora credete che la politica vi regali uno spettacolo sportivo senza pretendere indietro almeno il doppio??

La padania…….. non esiste!

Bartoli64

rieccolo...
28 luglio 2011 16:50 excalibur
questa l'abbiamo già sentita, caro bartoli64. almeno scriviamo giusti i nomi! stia bene

PARTECIPO SOLO...
28 luglio 2011 17:33 cyrano
se mi invita personalmente una figura di peso, fortemente stimata in Norvegia,
come l'on. Borghezio.

Thor

va bene uguale
28 luglio 2011 17:37 cece
Politica o no, in un periodo in cui nel ciclismo italiano c'è tanta crisi, chi se ne importa. L'importante è che ci sia ancora qualcuno che investa qualcosa.
Poi comunque se uno vuole segue solo la corsa e si disinteressa del contorno politico.

Rieccolo? E allora?
28 luglio 2011 18:53 Bartoli64
Ah, ma c'è anche l'Excalibur che mi ricorda che Davico si scrive con la "C" e non con la "G"!

Ma che precisione, che tempismo nello spaccare il pelo in 4. Ma per tutto il resto? Non commenta? Eehh, lo credo bene.....

Bartoli64

p.s. già che c'è legga bene il mio nick...... si scrive con la B maiuscola! Asi.....

deferente
28 luglio 2011 19:00 excalibur
deferente mi inchino. dove arriva eaco bartoli, nessuno ha più da temere

Ecco bravo.......
28 luglio 2011 19:13 Bartoli64
.......guarda i pedali che girano, batti le manine e non dimenticare di agitare la bandierina quando passano i corridori (magari quella col "sole delle alpi" che distribuiranno a migliaia).

Diceva mio nonno: "ma potevamo vincere la guerra con questa gente"?

La padania...... NON ESITE!

Bartoli64

grande attesa ma di chi
28 luglio 2011 19:29 terry
Che schifo assoluto!

Per Bartoli64
28 luglio 2011 20:34 vadoagile
Anch'io mi auguro che l'anno prossimo al Giro di Padania inseriscano la tappa della Val di Susa e che per gli stessi motivi di becera propaganda politica nasca il Tour delle Coop Rosse in Emilia Romagna e la Vuelta delle Discariche in Campania... basta che si corra.
Sotto qualunque bandiera politica ma che si corra... e magari anche Lei venendo distratto dai significati politici di questi eventi, riuscira' a non disquisire sempre e solo di doping nel ciclismo.
Inoltre volevo ringraziarLa, perche' Lei non perde mai l'occasione di farci sentire come dei deficenti in quanto appassionati di questo sport, ingenuamente colpevoli di entusiasmarci troppo per lo spettacolo offerto dai corridori.
Fortunatamente poi ci sono quelli come Lei che ci spiegano tutto...

no, no, non esite
28 luglio 2011 21:43 excalibur
no no lagazzi, la padania non esite, non esite, cicca cicca, blavi lagazzi, battete anche voi le manine pel l'amico baltoli. blavo blavo.

a ploposito, questi blutti cattivi cha hnno fatto una corsa nuova senza chiedele il pelmesso a baltoli, sculacciate si melitano, tante sculacciate

Nessuna bandiera politica nello sport
28 luglio 2011 23:00 cyrano
Caro vadoagile, sarebbe meglio correre senza bandiere politiche, come da statuto del coni, e come è sempre stato, invece che sotto qualunque bandiera politica. Può sembrare una differenza da poco, ma non è così.

W IL GIRO DELLA VAL PADANA
28 luglio 2011 23:09 claudio58
Certo la denominazione Padania ha un forte connotato politico ma originariamente con il nome Padania venivano individuati i territori che facevano parte della Val Padana. Quindi per quel poco che conta il pensiero di un grande appassionato di ciclismo come il sottoscritto ben venga il Giro della Padania. Il buon Michelino da amante del ciclismo e appassionato cicloamatore ha sfruttato bene il suo posto da politico di 1° livello in quanto Sottosegretario all'Interno e si è creato una importante manifestazione sui suoi territori. Non ci vedo niente di scandaloso. Magari lo avesse fatto Prodi, anche lui grande amante del ciclismo, quando era Presidente del Consiglio. Io la vedrei solo come una corsa in bicicletta sperando che sia organizzata bene e non come il Brixia di recente memoria. Sono molto più scettico sul " Giro delle Discariche in Campania" proposto da un amico del forum anche perchè vedere i corridori con la mascherina sulla bocca non è bello!!!!!

soldi
28 luglio 2011 23:32 ale63
MA CHI LI METTE I SOLDI PER FARE QUESTO GIRO DELLA PADANIA?? NOI COMUNI MORTALI CHE PAGHIAMO LE TASSE FINO ALL'ULTIMO CENTESIMO NATURALMENTE!! ALE

Evviva
29 luglio 2011 09:02 sambari
Evviva la democrazia! Perchè non è stato pubblicato il mio commento di ieri, quando ancora non era intervenuto nessuno?

Sig. Vadoagile..... abbia pazienza!
29 luglio 2011 13:40 Bartoli64
Egregio Sig./Sig.ra Vadoagile,

mi spiace doverLa correggere ma il sottoscritto, spesso e volentieri, attraverso i suoi post si sofferma anche su altri aspetti che nulla hanno a che fare con il doping (si documenti pure prego) e quest’ultimo ne è una riprova.

D’altro canto comprendo che i miei commenti più “incisivi” si rivolgano, nella maggioranza dei casi, proprio a quel tipo di problematica che Lei (e altre persone come Lei) si ostinano a non voler vedere e comprendere.

Per carità…… è una Sua scelta,ma, perlomeno, eviti di fare questo tipo di commenti nei confronti di chi vuol parlar chiaro di queste cose e - al contrario Suo - non mette la “testa sotto la sabbia”.

Come dice poi? Faccio sentire gli altri dei deficenti? Mi spiace davvero se Lei ci si è sentita (deficiente) dopo aver letto uno dei miei commenti.

In questo post volevo semplicemente sensibilizzare i blogger su talune “insidie” che la ns. bella “casta politica” maschera da eventi sportivi.

Come dice (e come hanno detto altri blogger)? A Lei non interessa nulla? Basta che si corra? Contenta Lei!

Panen et circenses……. questa era la filosofia degli imperatori romani per tenersi buono il "popolino", ma probabilmente Lei non ne ha mai sentito parlare (anche se parliamo di cose avvenute oltre 2 millenni orsono).

Ecco, vede? Adesso non vorrei averLa fatta sentire di nuovo un……

Cordialmente.

Bartoli64

grazie ancora bartoli64
29 luglio 2011 19:17 vadoagile
anche questa volta mi sento veramente a mio agio nel ruolo del deficiente ed ottuso figurante delle platee ciclistiche, proprio come il cosiddetto "popolino" di una delle più grandi civilta' della storia... credo invece, che Lei, aspirante imperatore, viva con disagio il ruolo di blogger saccente...

X vadoagile
31 luglio 2011 19:51 Monti1970

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