Tutta la Francia si stringe attorno a Cadel Evans. Il tenero australiano è il vincitore del Tour de France 2011. Dopo ventuno tappe il corridore della Bmc Racing è finalmente riuscito a coronare il sogno di una vita. Parigi e i Campi Elisi lo attendono a braccia aperte nella tradizionale passerella finale dedicata ai velocisti (Cavendish il favorito per il successo di tappa). Un Tour che Evans ha vinto col cuore, scegliendo gli attimi giusti e senza commettere errori. Un Evans calcolatore e deciso, come mai si era visto prima d'ora. Un Tour meritato il suo, ancora di più dei fratelli Schleck (soprattutto Andy) che al di là dell'impresa (se cosi possiamo chiamarla) del Galibier, ben poco ha fatto vedere. Così come Voeckler, l'idolo dei transalpini, che in quanto a tattica di corsa è ben lontano dai veri professionisti. Bravo Contador, il cui coraggio ha infiammato le ultime tappe del Grand Boucle, che dei grandi è l'unico che si è presentato al Tour con nelle gambe un Giro d'Italia. No comment sugli italiani. Il tricolore esce da questo Tour senza un successo di tappa, fermo restando che oggi Petacchi possa piazzare la botta vincente a Parigi.
Danilo Viganò
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