| 20/07/2011 | 09:00 Dopo tre anni il Tour de France torna in Italia e lo fa per onorare il 150° anno dell’unità del nostro paese. La diciassettesima tappa porta la carovana della Grande Boucle da Gap a Pinerolo, dopo 179 km e cinque GPM, fra cui il Sestriere, di prima categoria, e il Pramartino, che termina a 8 km dal traguardo e potrebbe avere la funzione che il Col de Manse ha avuto nella tappa di ieri. La carovana passa da uno dei luoghi storici del Tour, quella Briançon che 33 volte è stata sede di tappa e che, nel 2007, è stato l’unico paese nella Storia che nello stesso anno ha visto l’arrivo di Giro e Tour con vincitori rispettivamente Di Luca e Soler. Da Pinerolo la Grande Boucle non è mai passata, ma che è nel cuore degli appassionati di ciclismo per essere stata teatro di une delle imprese memorabili di questo sport: la fuga da “un uomo solo al comando” di Fausto Coppi nella tappa che partiva da Cuneo nel 1949. Il Sestriere è una salita lunga e difficile, preceduta dal Monginevro, altro gigante nobile del Tour, di seconda categoria con i suoi 7.9 km al 6,3%. Dopo aver varcato il confine a Claviere ecco a Cesana Torinese l’attacco del Sestriere, la cui vetta è posta 62 km dall’arrivo e seguita da una lunga discesa. L’ascesa che porta alla stazione sciistica voluta dalla famiglia Agnelli è lunga 11.1 km ed è al 6,3% di pendenza media. Dopodichè la strada scenderà ininterrotamente per più di 40 km fino ad attaccare il Pramartino, 6.7 km al 6%, e vetta a 8 km dall’arrivo, che sarà il vero trampolino di lancio per chi avrà gambe e coraggio. Ci si aspetta che una fuga vada in porto, ma, anche dopo aver visto la tappa di ieri, non si può escludere neppure a priori un’azione del duo spagnolo Contador-Sanchez che potrebbero ancora una volta approfittare dei problemi in discesa evidenziati anche ieri da alcuni fra i loro avversari. Lo sconfinamento in Italia dovrebbe stuzziocare gli atleti di corsa che però, per diversi motivi, sarà difficile vedere all’attacco. I Lampre e i Liquigas sono stretti intorno a Cunego e Basso; Tosatto deve proteggere Contador; Quinziato e Santaromita Evans. Restano Tiralongo e Marcato: il primo soffre da qualche giorno di stomaco, il secondo potrebbe non aver finito di stupire…
se le cose non si sanno, sarebbe neglio non scriverle. Non è vero che da Pinerolo il Tour non è mai passato. E' passato due volte, nel finale di altrettante tappe che si sono concluse entrambe allo stadio Comunale di Torino: la prima volta il 23 luglio 1956, quando a Pinerolo pedalava ancora solo al comando lpo scalatore lussemburghese Charly Gaul che aveva staccato tutti sul Sestriere, ma venne poi raggiunto ad Airasca da un gruppetto di inseguitori e sulla pista in terra battuto dello stadio torinese si impose il ragazzo di casa, Nino Defilippis, l'indimenticabile "Cit" scomparso giusto un anno fa. Il Tour passò per la seconda volta da Pinerolo esattamente 10 anni dopo, nel 1966, e allo stadio di Torino si impose un altro italiano, Franco Bitossi.
Briancon
20 luglio 2011 13:13forzagibosimoni
Briancon è stato arrivo di tappa sia al giro che al tour in precedenza anche nel 2010 con vincitori di tappa Lanfranchi e Botero
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