Pound all'Uci: «Se Armstrong ha barato deve essere punito»

| 24/08/2005 | 00:00
«Se il ciclista è colpevole, bisogna agire in qualche modo e l'ente competente è l'Unione Ciclistica Internazionale». Lo ha affermato il presidente dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada), Dick Pound, in un'intervista al quotidiano Le Monde, datata 25 agosto. Un'intervista in cui Pound usa parole da cui si deduce che per parte sua è convinto della colpevolezza del ciclista texano sette volte vincitore del Tour de France. Secondo quanto ha scritto il quotidiano sportivo francese L'Equipe, nel 1999 - l'anno in cui vinse il suo primo Tour - Armstrong aveva fatto uso di Epo (eritropoietina), una sostanza che aumenta la concentrazione di globuli rossi nel sangue. Pound ha sottolineato però che la Wada non potrà imporre sanzioni contro Lance Armstrong, anche nel caso in cui risultasse che il texano si dopò davvero nell'edizione del 1999 della corsa a tappe più importante del mondo. «Il codice mondiale andidoping prevede che uno sportivo possa essere squalificato retroattivamente fino a otto anni dopo aver subito un controllo positivo. Il caso in esame risale a sei anni e sarebbe quindi punibile», ha dichiarato Pound, precisando tuttavia che «il codice non esisteva nel 1999 ed è difficile applicare retroattivamente una giurisdizione. Solo l'Uci è competente e sarebbe un colpo ancora più duro per il ciclismo se essa non applicasse delle sanzioni contro Armstrong se è colpevole». «Stiamo esaminando tutte le possibilità giuridiche di agire», ha aggiunto Pound, «e anche se sappiamo che è difficile avviare una procedura di infrazione, incoraggeremo la federazione ciclistica internazionale ad agire. Questa vicenda dimostra che, anche se Armstrong afferma di essere stato controllato più di 200 volte senza mai essere risultato positivo, non vuol dire che non si è dopato. E comunque chi bara può essere raggiunto anche alcuni anni dopo i fatti». Toni molto duri sono stati usati anche da Jean-Marie Leblanc, direttore del Tour de France, in una intervista rilasciata sempre a L'Equipe. «Per la prima volta - ha detto - mi hanno dimostrato che nel 1999 Armstrong ha usato Epo. Non sono più voci o insinuazioni, purtroppo, ci sono dei test che lo provano. Oggi mi hanno fatto capire che sono stato, che siamo stati tutti imbrogliati da quest'uomo».
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