GIROBIO. Il messaggio di Brocci: credete in noi perché...

| 09/06/2011 | 09:20
Alla vigilia della partenza del GiroBio, patron Giancarlo Brocci ha inviato un messaggio a tutti i corridori, agli appassionati, a tutto il mondo del ciclismo. Eccolo:

Mettere assieme un Giro d’Italia ciclistico in questi tempi di crisi e patti di stabilità è da matti proprio, da trattamento sanitario obbligatorio: è una delle poche diagnosi corrette che la laurea da medico (ormai solo un quadro appeso nella vecchia casa di  mia madre) mi consentirebbe. E poi un “Giro Bio”, alla cui formula teniamo orgogliosamente perché è piaciuta a tutti (le eccezioni si son qualificate per loro conto), a partire dai suoi attori protagonisti, e perché ci ha permesso di riscoprire l’essenza spartana dello sport, la bellezza della grande fatica che nel ciclismo non si può eludere. “Corsa bella, esperienza straordinaria”;  riporto per efficacia di sintesi la definizione che ne ha dato l’ultimo vincitore, Carlos Betancur, soprattutto perché sappiamo aver  espresso lo spirito del resto del plotone.

Conserviamo il gusto dell’impresa, a partire da questo pugno di irriducibili volontari che continua a darmi mano per continuare con i grandi professionisti (dott. Simonetto, Amici, Costantino ed i loro staff) che ci mettono comunque tanta anima;  e ci resta il senso di “militanza, il credere in una causa e pensare che per essa tutto ciò che potremo fare continueremo a farlo.

Ci muove, comunque, una convinzione che, forse, quando abbiamo cominciato (ieri, nel 2009) non avevamo per intero; i nostri ragazzi, quelli di questo vituperato (da quali pulpiti..) ciclismo se lo meritano perché  sono la miglior gioventù possibile.

E la gente di ciclismo è mediamente “più” perbene, di certo disponibile a mettersi in discussione ed a lavorare per rendere al nostro sport il futuro che merita.

A dispetto del travaglio che lo genera, sta per nascere un grande “Giro Bio”; strade inedite, tanto Sud, molti nuovi amici che condividono i nostri obiettivi.

Certo, anche tanti sacrifici, trasferimenti, qualche disagio che non ci faremo mancare. Ma ci guida l’idea che un altro ciclismo è possibile; assomiglia un sacco a quello “eroico”, ma siamo convinti che se sapremo, come sapremo, rendergli credibilità e trasparenza, tornerà ad entusiasmare.

Devo un ringraziamento non di maniera a Renato Di Rocco, assieme ai suoi “federali”: il Presidente non ci ha fatto mai mancare l’appoggio nei tanti momenti di difficoltà ed ha sostenuto le nostre “diversità” con un coraggio che gli fa culturalmente onore.

Ed ora tornate a vedere quanto sono belli questi ragazzi!

Dott. Giancarlo Brocci
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COMMENTI
Giancarlo, continua cosi !
10 giugno 2011 09:40 renzobarde
In bocca al lupo, Giancarlo ! Continua così. Le tue "illusioni" e il tuo essere "matto" ( nella tua interpretazione) sono una risorsa per questo povero ciclismo che dai ragazzini ai veterani trasuda "crisi e delusioni". Il "BIO" è una ricetta da VERO MEDICO ! Renzo Bardelli

BIOBARDE
10 giugno 2011 11:36 ciba
TU SEI ESPERTO ...... AVEVI CREATO IL B I O M I C C O...!!!!!!!!!!

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