DILETTANTI. L'ultima pagina del diario del Team Colpack
| 30/05/2011 | 09:36 Presente ... Ciao a tutti anche oggi sono io, Davide Orrico, che vi scrivo per raccontarvi la giornata di chiusura di questo bellissimo Giro delle Pesche Nettarine.
Beh che dire, la frase che sposa meglio la tappa odierna è: finale con fuochi d'artificio. Infatti anche oggi è stata gara vera senza esclusione di colpi ma veniamo al sodo. Per non dilungarmi troppo ed essere troppo ripetitivo vi dirò solo che la fase pre-gara è stata affrontata come tutti i giorni in cui ci avete seguito ovvero colazione, pasta e partenza per il ritrovo di gara in bici visto che era situato a pochi km dall'albergo.
Come già anticipato oggi è stata una tappa davvero dura, combattuta sin dai primi metri di gara, tutto come di norma se non che oggi c'erano da affrontare ben 6 Gpm. Salite non impossibili, ma che dopo quelli già affrontati ieri si sono fatti sentire. Km 0 iniziano subito i primi scatti, a raffica uno dopo l'altro fino a quello decisivo al km 15 che vede avvantaggiarsi 5 corridori e ci dirigiamo verso il primo Gpm di giornata quello del Monte Trebbio, una salita regolare ma lunga in grado di scremare subito il gruppo. Fortunatamente per alcuni di noi già affrontata lo scorso anno, quindi siamo riusciti a gestirci nel migliore dei modi. Arrivati al Gpm ci aspettava una breve discesa , un breve tratto di pianura e subito si è tornati a salire per la seconda asperità di giornata. A questo punto i battistrada iniziano a perdere pezzi e al comando rimane solo Azzolini della Viris Vigevano.
Le mie sensazioni oggi, come negli altri giorni di questo Nettarine erano davvero ottime così provo l'attacco sperando di riuscire a portare con me un gruppetto di "coraggiosi". Ma ahimè così non accade e vedendo la Trevigiani alle spalle davvero agguerrita e decisa a tenere serrata la corsa desisto, ma non per molto :). Visto che arrivarti in fondo alla discesa del terzo Gpm riparto, questa volta più deciso, e vado a riprendere l'ultimo fuggitivo rimasto in avanscoperta e tento l'assolo quando mancano 70 km alla conclusione (qualcuno di voi penserà che sono pazzo) ma la mia speranza era quella di riuscire ad anticipare i migliori del giro e che qualche altro intrepido intenzionato a puntare alla tappa mi seguisse, ma non va tutto secondo i miei piani.
Infatti arrivo a guadagnare un vantaggio massimo che tocca 1'30”, ma dopo circa 40 km di fuga solitaria arrivo all'imbocco del penultimo Gpm con il gruppo compatto alle spalle. Stanco e un po' deluso mi lascio sfilare e vengo sopravanzato dai vari corridori rimasti in un gruppo molto scremato. Ci sono Ville, Zilio ed Edo (Zardini). Quest’ultimo parte all'attacco di Cattaneo nel tentativo di far "saltare il banco" e piano piano si allontanano dalla mia visuale e qui finisce la mia corsa con il primo gruppo.
A causa della forte accelerazione dovuta all'attacco di Edoardo il gruppo si fraziona in 2 gruppetti ristretti e la situazione rimarrà invariata sino al traguardo. Infatti un gruppo di circa 25 unità è arrivato a Faenza per giocarsi la vittoria di tappa con tutti i migliori di classifica davanti, quindi nessuna sorpresa, e al loro inseguimento il mio gruppetto con altri 20 corridori... direi come da pronostico un grande sparpaglio, però nonostante questo la classifica è rimasta praticamente immutata con le prime posizioni uguali a ieri e per questo motivo la maglia di miglior squadra saldamente sulle nostre spalle.
Finita la cronaca della gara vorrei aggiungere che oltre alla maglia di miglior squadra Edo è riuscito a vincere anche la maglia di miglior scalatore e per quanto riguarda la classifica generale 2 dei miei compagni risultano dei primi 10.Villella con un ottimo 4° posto ad un soffio dal podio e Zardini 8° rispettivamente a 1'31 e 2'21'' dal vincitore, un grande Mattia Cattaneo protagonista dal primo all'ultimo giorno qui in Emilia Romagna, ma anche noi non siamo stati da meno, fortunatamente.
Vorrei concludere ringraziando tutte le persone che ci sono state vicine ad incominciare da Gialuca Valoti e Rossella Di Leo che come al solito ci seguono con grande passione e disponibilità, poi passiamo ai nostri 2 mitici massaggiatori, sempre pronti a leviare i nostri dolori e aiutarci a recuperare le energie dopo le tappe, Guido Avogadri per noi tutti "Avo" e Alto Brando massaggiatore nuovo nel nostro gruppo ma vecchia conoscenza del ciclismo; grazie alla sua estrosità si è subito inserito benissimo, ed è sempre stato pronto a strapparci 2 risate anche quando la tensione era alta con le sue battute e barzellette. Un grazie speciale va al nostro meccanico Giuseppe Maffioletti "Maffio", per lui non è stato semplice ascoltare tutti i nostri "capricci" e richieste e successivamente sistemare i capricci delle nostre bici che sembravano volergli far fare sempre del lavoro extra, ma come per miracolo ogni mattina prima di lasciare l'albergo tutto tornava perfetto. Chissà il suo tocco avrà qualcosa di magico :) ?
Grazie anche ad Antonio Bevilacqua e al patron Beppe Colleoni che nonostante fossero lontani dalla corsa si sono sempre interessati ai nostri risultati e ci hanno fatto il tifo, come ha fatto anche il nostro addetto stampa Giorgio Torre perché è anche grazie a lui che la nostra "voce" arriva a voi.
Ma per finire un grazie speciale a tutti voi che ci avete seguito , con la speranza che le nostre storie non siano state banali, ma cosa più importante che siamo riusciti a trasmettervi le nostre sensazioni e stati d'animo vissuti durante questi 5 intensi giorni.
Ora l'appuntamento è fissato per il GiroBio noi vogliamo essere protagonisti quindi ...... a voi la conclusione, eheheh e non smettete di seguirci popolo che pedala!
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