| 09/05/2011 | 19:43 Riceviamo e pubblichiamo questa lettera scritta da un corridore professionista e ve la proponiamo
Gentile Direttore, oggi la morte del nostro collega Wouter Weylandt al Giro è stata una notizia che ci ha a dir poco sconvolto. Il giro deve essere una festa per tutti, e quando purtroppo succedono queste cose ci troviamo di fronte ad un dramma, rimaniamo immobili senza parole, e non c'è piu festa, ne musica ne gioia. Che la situazione era gravissima lo si è capito subito, sono bastati i 3 secondi nei quali è stato inquadrato Wouter per capire che c'era ben poco da fare. Una tragedia che segnerà per sempre il ciclismo, lo sport più bello, ma oggi così triste e drammatico. Penso alla sua famiglia, e in particolare alla sua compagna. Non posso che essergli vicino a nome di tutti e porgli le piu sentite condoglianze. Penso al suo compagno di camera, e vorrei sottolineare una cosa: adesso mi piacerebbe molto pensare che Wouter sia solamente passato nella stanza accanto. Sono convinto che lui non voglia che assumiamo un’aria solenne o triste e pronunciare il suo nome con una traccia d’ombra o di tristezza. Mi piace pensare che lui non è lontano, mi piace pensare che lui sia dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Asciughiamo le nostre lacrime e non piangiamo. Perchè sono sicuro che il nostro sorriso nel ricordarlo sarà per sempre la sua pace. Quando succedono questi drammi sono sempre piu convinto che in questa vita non siamo niente, e solo il fatto di essere al mondo è gia una grandissima fortuna. Però spesso e volentieri ce ne dimentichiamo! Ciao Wouter, il destino ha voluto che te ne andassi proprio con il tuo lavoro... quello che ti ha fatto sognare... ridere... piangere... magari ora lassù sarai più felice! Rimarrai sempre nei nostri cuori, riposa in pace.
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