GP LIBERAZIONE. Il viaggio solitario di Gianni Bugno
| 24/04/2011 | 09:39 Pillole di storia del Gp Liberazione, che torna domani sulle strade di Roma: «Giovedì 25 aprile 1985, mattina molto presto alla stazione Termini. Un giovane di 21 anni scende da un treno portandosi in spalla una bicicletta da corsa. Si tratta di Gianni Bugno, un dilettante che la sua squadra dell’epoca ha deciso all’ultimo momento di non appoggiare nella partecipazione al Gran Premio Liberazione di ciclismo. Così il giovane Gianni, che invece aveva dato la sua parola di essere nella Città Eterna, prese il suo bel trenino e si presentò da solo alla corsa. Poco dopo essere sceso da quel treno, la giornata per lui fu un trionfo: due ore e mezza circa in mezzo al gruppone e poi l’affondo decisivo negli ultimi giri del Gran Premio per una vittoria splendida che lo avrebbe poi proiettato verso una carriera professionistica altrettanto straordinaria. Naturalmente quella sera, nonostante il successo, Bugno ripartì in treno da solo verso la Brianza».
Bella storia edificante, adatta al giorno di Pasqua, ma totalmente inventata, almeno nella seconda parte. Non so se Bugno quel giorno sia arrivato in treno a Roma da solo, questo è possibile, quel che invece è certo è che quella sera non è tornato in treno nella sua Brianza per il semplice motivo che dal giorno successivo Gianni ha partecipato in maglia azzurra al Giro delle Regioni, che ha preso il via con la tappa Ostia Antica-Terni. Il quel "Regioni", che in quegli anni era la seconda corsa a tappe italiana per importanza dopo il Giro d'Italia professionisti, Bugno vinse la tappa di Marzabotto, mentre in classifica finale si impose Giupponi. Lo posso dire con certezza perchè c'ero anche io.
per quel signore che ha precisato
24 aprile 2011 20:14AERRE56
grazie della sua precisazione, che cambia radicalmente la storia di una delle tante vittorie di un grande campione. anche lei era a quel giro delle regioni? che faceva, gli portava le valigie?
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