DONNE. La Freccia nel mirino della Colavita Chirio

| 19/04/2011 | 18:56
Missione muro di Huy. Le fatiche al Nord Europa non sono ancora esaurite per la Forno d’Asolo-Colavita. Al tour de force tra Belgio e Olanda manca solo la Flèche Wallonne all’appello, quarto atto di World Cup con le sue nove côtes da spianare prima di ritrovare il traguardo in cima all’infernale strappo di Huy. Lungo gli impegnativi 109,5 km gara (start alle ore 11.30 per poco più di tre ore di grande sfida) dal km 38 si presenteranno in successione la côte Peu de Eau (2.7 km), Haut-Bois (1,6 km), Groynne (2 km), Bohisseau (1,3 km), Bousalle (1,7 km), Ahin (2,3 km), Huy (1,3 km), Ereffe (2,1 km) e nuovamente il mitico Huy. Il team italo-americano sarà rappresentato da Teresa Kliff-Ryan (Usa), Rosane Kirch (Bra), Uenia Fernandes (Bra), Giada Borgato (Ita), Tetyana Riabchenko (Ukr) e Modesta Vzesniauskaite (Ltu).
Rispetto alla Ronde Van Gelderland corsa domenica ad Apeldoorn in Olanda, dove la squadra è stata grande protagonista e Giorgia Bronzini è terminata quarta nel volatone a ranghi compatti collezionando l’ennesimo piazzamento della Campagna del Nord - miglior risultato la piazza d’onore nell’ultima tappa dell’Energiewacht Tour dietro la Vos -, mancherà proprio la campionessa del mondo di Geelong, come Barbara Guarischi e la lituana Svetlana Pauliukaite (nella foto), tutte e tre rientrate in Italia con il team manager Franco Chirio.
“Siamo reduci da una prestazione bellissima e di qualità – conferma raggiante Chirio che ha guidato direttamente la squadra dall’ammiraglia -. Anche se non è arrivata la vittoria, sono molto soddisfatto del rendimento delle ragazze, perché la squadra ha girato alla perfezione di fronte ai migliori team presenti sulla scena internazionale. Domenica in Olanda si è visto in azione il potenziale del collettivo pensato e disegnato per portare Giorgia al successo. E’ stato uno spettacolo vedere tutte e sei davanti al gruppo a tirare per oltre 25 km nel tentativo, poi andato a buon fine anche con l’aiuto iniziale della Lotto per la Gilmore, di annullare un minuto e mezzo alla fuga di Neben, Gunnewijk, Blaak, Boyarskay e Guderzo, che di li a poco sarebbe sicuramente diventata irraggiungibile. Ogni atleta ha rispettato alla virgola il compito assegnato, ponendo la squadra davanti agli interessi personali. Ho rivisto il magnifico “treno” del 2005 quando Clemilda e Unia Fernandes e la Lorenzoni spianavano la strada alla Bronzini. Pauliukaite, Uenia Fernandes e Kliff-Ryan in particolare sono state fenomenali”.
Si può già tracciare un primo bilancio della Campagna del Nord.
“E’ mancato solo un pizzico di fortuna – prosegue Chirio -. Domenica l’arrivo era perfetto per Giorgia: rettilineo di 200 metri dopo una curva ad angolo retto. Lei che è un gatto in simili contesti, ci sarebbe andata a nozze. Anche perché si era presentata in seconda ruota dietro la Wild. Nel rilanciare l’azione l’olandese ha avuto un leggero scarto ed ha chiuso Giorgia verso il cordolo. Ha perso un po’ l’equilibrio, trovandosi con un rapporto più leggero. Ha così dovuto cambiare una volta di più delle avversarie perdendo l’attimo propizio. Un vero peccato. Dopo il mondiale su pista a Giorgia serviva questa serie di gare per ritrovare la distanza e continuità nell’attività su strada. Guardiamo con grande ottimismo al Liberazione di Crema ”.

La statunitense Teresa Kliff-Ryan (nella foto) ha avuto il battesimo con le insidiose e le diaboliche stradine del Nord: “In passato ero venuta a correre in Italia con la nazionale Usa – dichiara la 32enne passista-veloce, pro’ da 5 stagioni, originaria del Michigan che ad inizio aprile ha vinto due tappe al Redlands Bicycle Classic – ma queste corse non le conoscevo affatto. Per distanza e percorsi è stata un novità. Ho fatto una grande esperienza. Ogni gara sembrava un campionato del mondo”. Dopo la Freccia Vallone ritroveremo Kliff-Ryan sulle strade del Giro d’Italia.
In Italia invece la pluricampionessa europea e italiana Elena Cecchini è stata la migliore Under 21 nella gara disputata a Leproso di Premariacco in provincia di Udine, dove ad imporsi per distacco è stata Maria Giulia Confalonieri. La friulana ha lottato per la piazza d’onore nello sprint del gruppo giunto a 17” cogliendo il secondo 4° posto di fila alle spalle di Sanguineti e Bartelloni.
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