Wada, la sentenza del Tas legittima il passaporto biologico
| 11/03/2011 | 09:30 Anche in casa Wada c'è soddisfazione per il "riconoscimento" della validità del passaporto biologico arrivato con la sentenza del Tas sul caso Caucchioli. In un comunicato apparso sul sito ufficiale http://www.wada-ama.org/ il direttore generale della Wada David Howman spiega: «È un passo avanti per la lotta al doping nello sport. Il programma del passaporto biologico ha superato ora tutte le prove giuridiche e scientifiche riguardo la sua validità. Le squalifiche inflitte a Pietro Caucchioli e Franco Pellizotti lanciano un messaggio chiaro agli sportivi che si arrischiano a barare: presto o tardi, saranno smascherati. La Wada è soddisfatta dei progressi compiuti dal Passaporto Biologico e dal rigore con il quale l'UCI ne ha seguito lo sviluppo. La recente sentenza dà ulteriore forza alle scelte operate dall'UCI. Possiamo già anticipare che altre federazioni internazionali stanno per adottare il passaporto biologico e naturalmente noi forniremo il nostro contributo perché ci siano miglioramenti continui».
E infatti è stata emessa proprio per quello, Monsieur Lapalisse...
uci - vada
11 marzo 2011 12:22salseroby
David Howman ma mi faccia il piacere!!!!!
pesi e misure diverse a seconda di chi incappa nella rete e di quando lo si vuol far incappare.... state zitti!
Cara Wada,
11 marzo 2011 14:05mak1968
visto che per voi funziona in modo perfetto spero non passeranno anni prima di applicarlo agli altri sport, visto che parlate di lotta al doping nello sport e non solo nel ciclismo... voglio vedere se riuscirete a far togliere il sangue ai calciatori o ai tennisti, ci credero' solo quando avverrà realmente, tanto per il momento a voi bastano i soldi che tirano fuori i corridori...
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