| 17/07/2005 | 00:00 ''Adesso mi sto preparando per l'ultima parte di stagione. Dopo il Giro ho cercato di recuperare, avrei voluto fare il Tour, ma alla Settimana Tricolore ho cominciato a capire che ero stanco e che avevo gia' speso molto''. Gilberto Simoni, osservatore di lusso, da casa, della Grande Boucle, confessa i suoi sentimenti verso la piu' grande corsa a tappe. ''E' una corsa difficile, dura, ma non tutti hanno voglia ed interesse di partecipare'', spiega Simoni collegato telefonicamente con Rai Tre. ''Il mio 'odio' verso questa corsa? Ma no, io vorrei partecipare, ma e' impensabile battere Lance Armstrong. Basta guardare cosa succede a chi, come lui, si prepara solo per questa corsa: Armstrong e' sempre in maglia gialla e gli altri aspettano che sia lui a scendere dal trono''. Il texano e' un corridore che divide colleghi ed addetti ai lavori. ''Troppo facile odiarlo, e' invidia...'', sostiene Simoni. ''Per vincere sette Tour ha fatto molti sacrifici, magari non ha corso molto, ma si e' allenato sempre in maniera determinata''.
Simoni non ha ancora mandato giu' la sconfitta al Giro d'Italia, vinto da Paolo Savoldelli. Ed il pensiero vola alla tappa del colle delle Finestre. ''Il Giro si vince giorno per giorno, ma si puo' perderlo anche per 100 metri. Quel giorno li' ho dato il massimo, contavo sui giochi di squadra, invece c'e' stata solo tanta attesa. Io mi sono arrangiato con Di Luca, ma i capi gli han tagliato le gambe. Cunego? Sarebbe stato utile per fare la prima parte di quella salita con un compagno al fianco''. Messa da parte l'amarezza, Simoni annuncia i suoi obiettivi per il resto della stagione. ''Mi sto preparando per il Giro del Portogallo, poi il grande appuntamento sara' con la Vuelta di Spagna. E spero di finire con un bel Lombardia, ultimamente sempre piu' adatto agli scalatori''. Simoni ha 35 anni e la prossima stagione non correra' piu' per la Lampre-Caffita. ''Spero di approdare in una squadra importante, ma oggi non so ancora niente. Una squadra straniera? Tutto puo' essere, ma adesso c'e' la Fassa Bortolo che tiene ancora tutti in bilico. Finito il Tour, si iniziera' a fare anche mercato''.
Simoni, poi, annuncia un piccolo cambio di programma, sempre per la prossima stagione. ''Pensero' come sempre al Giro, ma voglio andare a giocarmi le mie carte anche al Tour, sperando che ci sia spazio per altri''. Di certo Armstrong non ci sara'. ''Senza di lui a dettar legge, potrebbe diventare la corsa piu' dura degli ultimi sette anni'', dice Simoni. ''Saranno in tanti a cercare la ribalta, tutti penseranno di potersi giocare una carta. Basso? Pensavo che quest'anno, dopo il terzo posto di un anno fa, pensasse piu' al Tour che al Giro. Come fanno altri, perche' lui ha le possibilita' di vincerlo. Armstrong non e' imbattibile: e' fortissimo ed ha una squadra forte. Ma anche Basso ha una squadra molto competitiva e se avesse avuto qualche energia in piu', adesso avrebbe potuto mettere davvero paura ad Armstrong''.
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