| 23/12/2010 | 10:09 Sono i giorni della svolta per la Geox-Tmc. Entro due settimane sapremo se questa squadra ha ancora un futuro. Oppure se Mario Moretti Polegato, numero uno di Geox, dovrà rimettere nel cassetto il sogno di una formazione di alto livello: per il ciclismo italiano sarebbe davvero una brutta notizia perdere uno dei marchi più noti a livello mondiale.
Grandi corse Proprio la Gazzetta aveva evidenziato come ci fosse aria di rottura tra lo sponsor veneto e il team manager Mauro Gianetti, una volta ratificata dall’Uci l’esclusione dalle migliori 18 formazioni. Quelle che hanno il diritto/dovere di correre le grandi corse, dalla Sanremo al Giro e al Tour. Eppure la squadra ha ingaggiato il russo Denis Menchov, vincitore del Giro del Centenario, di due Vuelta e 3 ° al Tour 2010, e lo spagnolo Carlos Sastre, 1 ° al Tour 2008. Il marchio Geox voleva entrare dalla porta principale. Ma, nonostante le rassicurazioni di Gianetti, ciò non è avvenuto. E adesso deve subire l’onta di un invito per essere al via di quelle gare. La bocciatura tecnica non è andata giù ai vertici dell’azienda Geox, che non hanno più fiducia nella dirigenza della squadra, e anche alla Tmc: tra l’altro, patron Polegato avrebbe voluto un team italiano, con società di gestione interna, cioè controllata da Geox. Ma il team ha licenza spagnola e società di gestione, che fa capo a Gianetti, in Svizzera.
Otto milioni Per il 2011, Geox ha investito 2,5 milioni di euro; la stessa cifra l’ha messa sul piatto anche Tmc, società di Busto Arsizio di euro; la stessa cifra l’ha messa sul piatto anche Tmc, società di Busto Arsizio di trasformatori industriali. Due milioni arrivano dal marchio americano di bici Fuji. E con quelli minori arriviamo a 8 milioni. Solo Menchov e Sastre costano 3,4 milioni al lordo (2 il russo, 1,4 lo spagnolo): contratti firmati con una società elvetica, dove il fisco pesa meno.
Progetto Per uscire dall’impasse, Moretti Polegato ha chiesto consigli a Giorgio Squinzi, patron della Mapei. Ed ecco l’arrivo alla Geox-Tmc di Alvaro Crespi, già team manager della squadra a cubetti negli anni d’oro al fianco di Aldo Sassi. Crespi, uomo di fiducia delle aziende Geox e Tmc, ha un compito: cercare un punto di incontro con Gianetti e assicurare un futuro alla quarantina di persone tra corridori (22) e personale, compresi i d. s. Daniele Nardello e Stefano Zanini. Magari ridando vita al progetto tutto tricolore che piaceva tanto a Polegato, con un manager italiano alla guida. L’ 8 gennaio inizia il secondo ritiro in Spagna, l’ 11 è prevista la presentazione. Intanto nessuno ha ancora visto la maglia e nemmeno gli automezzi. La partenza a metà gennaio in Argentina è stata cancellata: il debutto a febbraio a Donoratico.
Offerta A Gianetti è stata fatta un’offerta per rilevare la sua società di gestione. Geox ha depositato Alvaro Crespi, ex Mapei, sta cercando un punto d’incontro: è in gioco il futuro di 40 persone all’Uci una fideiussione importante a garanzia dell’investimento: il management dell’azienda sarebbe disposto anche a perderla pur di non iniziare un cammino ciclistico malvolentieri. E a ruota c’è Tmc. Se Geox si tirasse indietro come sponsor, l’importo della fideiussione sarebbe usato per pagare gli stipendi, ma basterebbe appena per 3 mensilità. E a quel punto interverrebbe subito l’Uci, che chiederebbe garanzie economiche pena il ritiro della licenza Professional. E i corridori? Quali gare, con un team così ridimensionato? Sastre ha confermato la fiducia nella squadra ma in questi casi la situazione può cambiare da un giorno all’altro. Ieri Armstrong ha parlato del possibile ingaggio di qualche atleta Geox. Menchov sarebbe l’ideale leader da Giri per la RadioShack del texano. Il team manager, Bruyneel, abita in Spagna, come lui. E Sastre.
da «La Gazzetta dello Sport» del 23 dicembre 2010 a firma Luca Gialanella
Certo che Moretti Polegato va a cadere dalla padella nella brace. Crespi già nel 2009 era un Manager della FOOTON di Giannetti........
Mi meraviglia che un imprenditore come il Sig. Geox non abbia mai pensato di chiedere prima informazioni sul ciclismo ai grandi sponsor veneti che hanno operato nel ciclismo, MG, Fassa Bortolo, Liquigas e si sia fidato e continui a fidarsi all'interno e all'esterno di persone che pensano solo al loro tornaconto personale.
Da ultimo come può avere la presunzione di entrare nel ciclismo dalla porta principale come primo sponsor con 2,5 milioni di euro? E' il costo di una modesta Professional e questo è il posto assegnatogli dalla UCI
BELLISSIMO
23 dicembre 2010 10:38pallino
Bellissimo
Che Bello,abbiamo tanti soldi che ci possiamo permettere anche di far scappare i nostri(dico nostri perché mi considero un uomo di ciclismo) migliori investitori
caso unico nel mondo dello sport
SARA UNA STRATEGIA DI MERCHANDISING "chiedere al UCI (unione cogl...i internazionali)
Barbonaggine
23 dicembre 2010 14:37pickett
Ma come?Tutto ciò che era disposta ad investire la corazzata Geox,annunciata come uno dei + grandi sponsor ciclistici di tutti i tempi,era la miseria di 5 miliardi delle vecchie lire?Questi erano i budget di squadre neanche di primissimo piano 25 anni fa!E ora ,a quanto pare,non vogliono + sborsare neanche quelli!Che figura!Da andare a nascondersi...
Geox
23 dicembre 2010 16:12warrior
Ma che Giannetti e Crespi! Come cavolo l'hanno seguito il ciclismo prima di decidere di entrarci. Ma non poteva affidare il tutto a Giancarlo Ferretti che ne avrebbe fatto una nuova Fassa Bortolo.
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