Il Co.Di.Co. e una Commissione Sicurezza che fa discutere

| 18/12/2010 | 08:43
Prendiamo atto della costituzione e dell’insediamento della nuova C.N.D.C.S (Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza).
Così aveva deciso il Consiglio Federale nella sua ultima seduta, e così è stato fatto sabato scorso, senza alcuna consultazione e senza nessun coinvolgimento preventivo della categoria interessata.
Se in futuro, questa discutibile scelta porterà risultati concreti, nessuno li disconoscerà per puro pregiudizio.
Al momento però, è impossibile non osservare alcune questioni, che sotto il profilo del metodo e del merito, pongono non pochi interrogativi ad una federazione che volesse essere attenta ai deliberati statutari e regolamentari.  
1° - In occasione dell’ ultima assemblea federale, tenutasi ad Imola nel marzo del 2009, i delegati hanno votato, come modifica allo statuto, l’istituzione della commissione direttori di corsa e direttori di organizzazione. Quindi, una commissione rappresentativa dei direttori di corsa e di organizzazione, con il compito di elaborare e proporre al Consiglio Federale le normative per la gestione della categoria, più quant’altro possa appartenere al profilo operativo e professionale della medesima, come ad esempio le questioni della qualità, della gestione e della sicurezza delle gare ciclistiche.
Un profilo di commissione che però oggi non appare più lo stesso, stravolto non solo nei  suoi contenuti, ma sfigurato anche nella sua missione di rappresentanza, visto che il suo presidente  non appartiene alla categoria e  che non ha la competenza professionale per interpretarla.
2° - All’interno della nuova C.N.D.C.S. sono stati assegnati incarichi che un tempo avrebbero fatto sobbalzare sulla sedia l’intero Consiglio Federale e che oggi invece vengono assegnati con faciloneria,  come quello di assegnare al presidente di questa commissione i rapporti con il Governo, le Istituzioni ed il Ministero dell’Interno. Stabilendo di fatto, e senza un regolamento organico che lo consenta, che il  presidente di questa commissione potrà intrattenere relazioni di massimo livello senza un mandato di volta in volta conferitogli dal C.F. o dal Presidente. Questa è certamente una novità, che attribuisce a questa persona una connotazione del tutto politica ed estranea ai normali criteri federali.  Ed anche se appare giustificata la ricerca di metodi innovativi e pratici, molto meno  comprensibile è che il C.F. abbia abdicato alle sue prerogative, a meno che,  per gli uomini del Presidente, siano oggi attribuibili privilegi mai concessi ad altri, compreso quello della segretaria personale.
3° - La nuova C.N.D.C.S., nata ovviamente per migliorare le cose, ha incominciato però col cancellare dalla sua nomenclatura la figura del direttore di organizzazione, ovvero il livello più alto di professionalità che la categoria possa esprimere. L’ha tolta dal nome della commissione e l’ha tolta dal tesseramento, nonostante il Regolamento Tecnico UCI mantenga questa figura, e nonostante al riguardo non risultino apportate modifiche né a quello nazionale né alle norme di gestione della categoria. Sappiamo solo, al riguardo, di una fantomatica delibera del C.F. del 25.11.2009, mai pubblicata prima, mai fatta conoscere alla categoria interessata, ma adesso riportata alla pubblica memoria con un tardivo comunicato del segretario generale pubblicato il 22 novembre 2010.
A questo punto, pur prendendo atto che questa commissione è stata  costituita senza alcuna consultazione della categoria come invece sarebbe stato opportuno fare; che adesso siamo tutti direttori di corsa (anche se alcuni nazionali ed internazionali), e che di questo passo anche la direzione della gare regionali passerà presto alla Giuria, una domanda s’impone: come facciamo a partecipare al “gioco di squadra” se le regole federali vengono continuamente stravolte ed adattate arbitrariamente alle volontà e alle attese personali di pochi?

Silvano Antonelli
Portavoce CO.di.CO (Comitato Direttori di Corsa e Direttori di Organizzazione)
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COMMENTI
Bel chiarimento ........
18 dicembre 2010 17:07 Dmz
Bravo Antonelli.....qui ci voleva un giusto chiarimento a riguardo alle decisioni prese dal consiglio Federale.
Ora aspettiamoci una risposta dal pres. Renato Di Rocco,sicuramente dirà....noi non abbiamo bisogno di consigli e proposte....come dire!!!!!facciamo come ci pare e non ce ne frega se alla commissione c'è persone esperte oppure altre,anzi meglio altre!!!!!!!

Il Di Rocco tutto di un pezzo....e senza valore
19 dicembre 2010 14:16 renzobarde
Solidarizzo ( ma compiango.....) con chi è costretto a subire la pratica e la visione autoritaria, antidemocratica e a dispregio altrui, del sig. Renato Di Rocco,,,,,,,,Speriamo che il ciclismo si dia presto un'alternativa di VALORE come ce n'è bisogno. Renzo Bardelli

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