Caso Pantani: quotidiano a giudizio per diffamazione del giudice

| 29/06/2005 | 00:00
Pantani e i giudici, una storia che non finisce anche dopo la morte del Pirata e che si allarga anche a chi racconto' le traversie giudiziarie del ciclista. Ieri il gip di Ancona, Alberto Pallucchini, ha deciso che devono essere processati per diffamazione un cronista e l' allora direttore del Corriere Romagna che aveva definito 'beffa' la sentenza, annullata poi dalla Corte d'Appello, di condanna (tre mesi di reclusione, 1.200.000 lire di multa, sei mesi di sospensione dalle gare per il reato di frode in competizioni sportive) a Marco Pantani inflitta, l'11 dicembre 2000, dal giudice forlivese Luisa Del Bianco, e per aver sostenuto che il processo al Pirata era stato voluto a tutti i costi. La constatazione (''Ora il giudice di provincia diventera' famosa e la sua sentenza fara' parlare''), contenuta nell'articolo insieme ad altre, e' stata ritenuta lesiva dal giudice Del Bianco che ha querelato il giornale. Non e' stato ritenuto esercizio del diritto di cronaca la constatazione che, non solo la difesa di Pantani, ma la stessa pubblica accusa aveva ritenuto che l'imputato andasse assolto perche' il fatto non era previsto dalla legge come reato. Conclusione a cui e' giunta anche la Corte d'Appello di Bologna che nell'ottobre 2001 ha annullato la sentenza del giudice forlivese. ''Al di fuori del caso di Marco Pantani, nei circa dodici anni trascorsi dall'entrata in vigore dalla legge 401/89, non si e' mai verificato che un atleta accusato di avere assunto sostanze dopanti sia stato ritenuto responsabile di tale reato'' scrisse nelle motivazioni la Corte d'Appello di Bologna dopo aver ricordato che l'unico precedente, al di fuori del processo forlivese, era gia' stato annullato dalla Corte di Cassazione nel 1996. Il giudice Del Bianco, assistita dall'avvocato Guido Magnisi di Bologna, ha ritenuto offensivo dell'onore e della reputazione pure che il giornalista abbia rilevato la stranezza del fatto che le motivazioni della sentenza depositate a Cesena fossero uscite pubblicamente dal Palazzo di Giustizia di Torino. ''L'articolista vuole insinuare - scrive il giudice Del Bianco nella denuncia-querela - un rapporto privilegiato e sospetto tra questo giudice e il Pm requirente originario dottor Guariniello, si' da adombrare come il giudicante di Forli' cosi' clamorosamente solitario e ribelle alla Procura di Forli', sia in realta'... lassisticamente eterodiretto da quello di Torino''. ''Cio' che e' piu' evidente - commenta l'avvocato Moreno Maresi, legale del Corriere Romagna - e' la lettura fuorviante, personalistica, del contenuto degli articoli. La questione riguarda invece un piu' elevato principio e cioe' la tutela del diritto a manifestare il proprio pensiero che ha nella possibilita' di criticare, il baluardo piu' alto''. Il giudice Pallucchini rinviando a giudizio il giornalista e l'allora direttore responsabile ha fissato il processo per il primo dicembre 2005 davanti al Tribunale monocratico di Ancona.
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