Deferito Lorenzo Bernucci e tutta la sua famiglia

| 09/12/2010 | 14:43

Una famiglia intera da squalificare per doping: la richiesta record arriva dalla procura del Coni a carico del ciclista professionista Lorenzo Bernucci (coinvolto nell'inchiesta di Padova), di sua moglie Valentina Borgioli, di suo fratello Alessio Bernucci, di sua madre Antonella Rossi e del suocero Fabrizio Borgioli. Lo stop complessivo chiesto con il deferimento dalla procura al Tribunale nazionale antidoping (Tna) è di 22 anni: 6 per il ciclista, 4 per ognuno dei parenti. Ecco il comunicato ufficiale diramato dalla Procura Antidoping del Coni:


L’Ufficio di Procura Antidoping del CONI, nell’ambito dei procedimenti disciplinari avviati a seguito degli atti dell’inchiesta penale trasmessi dalla Procura della Repubblica di Padova, ha adottato i seguenti provvedimenti:


 - Deferimento dell'atleta Lorenzo Bernucci (FCI - Società Lampre) al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alle  violazioni  degli artt. 2.2. e 2.6. del Codice WADA con richiesta di 6 anni di squalifica;  

 

- Deferimento della Sig.ra Valentina Borgioli  al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.6.,2.7 e 2.8. del Codice WADA con richiesta di inibizione per 4 anni  a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al C.O.N.I., alle F.S.N. o D.S.A.,ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli Atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi;

 

 - Deferimento del Sig. Fabrizio Borgioli  al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell'art.  2.8. del Codice WADA con richiesta di inibizione  per 4 anni  a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al C.O.N.I., alle F.S.N. o D.S.A.,ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli Atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi;

 

- Deferimento del Sig. Alessio Bernucci al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell'art.  2.8. del Codice WADA con richiesta di inibizione  per 4 anni a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al C.O.N.I., alle F.S.N. o D.S.A.,ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli Atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi;

 

- Deferimento della Sig.ra Antonella Rossi  al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt.  2.7.  e 2.8. del Codice WADA con richiesta di inibizione  per 4 anni a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al C.O.N.I., alle F.S.N. o D.S.A.,ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli Atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi.

 

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COMMENTI
MANCANO IL CANE E IL PESCE ROSSO
9 dicembre 2010 15:01 nonno
Da quando un non tesserato è tenuto a rispettare il codice WADA?

Probabilmente la P.N.A. ha tempo da perdere.
Spero sia lo stesso per il Tribunale.

Naturalmente se Bernucci è colpevole deve essere condannato.

Nonno

QUESTA E' LA PROVA REGINA
9 dicembre 2010 15:04 ewiwa
Questa è la prova regina che dimostra quanto è stato dissennato e volgare il Procuratore Torri con le sue affermazioni!!!!!!!!.......Ora non protesta nessuno e neanche il direttore!!!!!

La lista non è completa
9 dicembre 2010 15:06 pickett
Il gatto di casa l'ha fatta franca,perbacco!

9 dicembre 2010 15:07 pickett
Ormai il ciclismo è diventato una comica,haimè....

????
9 dicembre 2010 15:23 mcipo
...........il gatto???.............e chi sarebbe

9 dicembre 2010 15:27 mcipo
eh.........già già già.................

NONNO
9 dicembre 2010 16:06 Fra74
Nonno, ma sei tu? Ma pure qui scrivi?!? ;)...
Cmq, la PROCURA ha fatto una strage..:-) una associazione finalizzata....:-)

UNA STRAGE
9 dicembre 2010 17:37 nonno
Caro Fra74, visto che me lo chiedi, ti rivelo volentieri che sono il cugino del Fantasma Formaggino.
Ti chiedo scusa, la prossima volta che voglio scrivere un commento ti chiedo il permesso in anticipo.
Bella la battuta sulla associazione finalizzata; figurati che io pensavo che esistessero associazioni senza scopo!
Comunque su una cosa siamo d’accordo, la procura ha fatto una strage: DELLE REGOLE, e non è la prima volta.
Controlla la tastiera del computer, il tuo post è pieno di caratteri strani “....:-)”
Saluti

Nonno

Meno male !!!!
9 dicembre 2010 17:39 Dmz
meno male che non gli hanno fermato pure la macchina.....almeno con quella potrà andare a giro...altrimenti!!!!!!era fritto....

no comment
9 dicembre 2010 20:19 gass53
Ma possibile che non siete mai contenti?????
Beccano qualcuno i commenti sono: si si va squalificato anzi radiato perche' lo hanno già beccato un altra volta. Poi arriva il comunicato di tutto cio' e subito adosso al Coni, a Torri, ecc ecc ecc. Bhe se la famiglia (mi torna in mente quella di Rossi.....)lo ha aiutato, non vedo perchè non deve essere condannata.
Comunque pensatela come vi pare, per me fanno bene (quando li beccano)a fargli il Mazzo.

visto che non tutti possono conoscere il codice wada a memoria:
9 dicembre 2010 20:43 SoCarlo
sintetizziamo gli articoli:
2.6: possesso
2.7: traffico
2.8: somministrazione

Tutti e tre comportano precise responsabilita' penali individuali (ecco perche' il gatto ed il pesce rosso l'han fatta franca) secondo la legge 376/2000

Il mio commento: se le accuse sono fondate siamo di fronte al doping come attivita' a conduzione familiare....

lampre
9 dicembre 2010 21:17 luigino
ooooooooma anche lui correva alla lampre..............
se la vanno proprio a cercare, prendono sempre corridori gia' beccati con il doping,non sarebbe meglio puntare sui giovani,ma forse la squadra preferisce cosi ,e si fa scappare gente come ponzi,grendene,furlan,una societa'con poche idee ma ..........
luigi b.

bella famiglia
9 dicembre 2010 23:10 defe91
che bella famigliola.. piena di valori..
..quelli sballati del passaporto biologico!:D

CODICE WADA E IL PESCE ROSSO
10 dicembre 2010 00:15 cyrano
Gentile SoCarlo, lei è molto bene informato, ma sintetizza troppo.
In questo modo chi non conosce il codice wada e la 376/2000 rischia di non capirci nulla.
Provo a dare un contributo alla corretta comprensione della situazione.

Il 2.6 – 2.7 – 2.8, sono articoli del Codice Wada.
Significa che comportano una squalifica per gli atleti, o inibizione per i dirigenti, dalla attività sportiva.
La procedura prevede che la PNA (Torri) deferisce, ed il Tribunale Antidoping giudica.

La 376/2000 è una Legge dello Stato cui devono sottostare tutti i cittadini, sul gatto ed il cane ci sono interpretazioni giurisprudenziali contrastanti, mentre il pesce rosso pare escluso dalla previsione normativa.
La procedura prevede che un Pubblico Ministero (Roberti) rinvia a giudizio, ed un Giudice emette il giudizio.

Quindi:
* l'atleta risponde su entrambi i piani
* familiari cane e gatto rispondono della violazione della 376/2000
* il pesce rosso dovrebbe cavarsela, sempre che Torri sia d'accordo

Concorda?

Cyrano

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