Giovane, forte, elegante in bicicletta. Eugenio Alafaci è il prototipo di corridore che piace alla gente del ciclismo. E non è un caso che Maurizio Piovani (Lampre) e Gianni Savio (Androni Giocattoli) gli abbiamo già messo addosso gli occhi. “Un semplice contatto, due parole e niente più – chiarisce subito Alafaci, una delle punte di diamante della Lucchini Maniva Ski Eco Valsabbia per la prossima stagione agonistica-. Al professionismo ci penso, eccome, e il solo fatto di essere stato avvicinato da due squadre così importanti mi ha fatto soltanto piacere”. Di saltare dall’altra parte, probabilmente, se ne riparlerà dopo il mondiale di fine settembre 2011. Già, la sfida iridata in Danimarca che tanto piace a Eugenio. “E’ il mio grande obiettivo, ma non sono l’unico a pensarla così. E comunque lotterà a denti stretti, io a Copenaghen ci voglio andare”. Eugenio Alafaci promette bene, inutile negarlo, in corsa è presente e sa governare molto facilmente la bicicletta. In più, dal prossimo anno, si torverà al suo fianco un preparatore qualificato come Paolo Slongo (Liquigas) con il quale ha già stilato un programma di avvicinamento alla nuova stagione su strada. “Per ora sto facendo palestra e bicicletta e con Slongo l’intesa è subito venuto a galla. Mi piace, sa il fatto suo e io il mio. Fra noi non ci dovrà essere nessun mistero, solo la volontà di fare bene il proprio lavoro e migliorare”. Punta forte sull’annata 2011 Alafaci, che metterà a punto con due settimane di ritiro in Toscana dal prossimo mese di gennaio. “Intendo partire forte: Coppa San Geo e Trofeo Balestra come primi obiettivi, poi giù la testa fin dopo il Gp Liberazione a Roma. Tiro il fiato a giugno, e poi ancora sotto per un posto in Danimarca”. Tra gli under 23 chi hai ben presente come possibili protagonisti? “Sicuramente Battaglin, Colbrelli, Facchini e Bongiorno. Ma anche il mio compagno di squadra Moreno Moser, che ritengo sia in possesso di grandi qualità per poter essere un numero uno”. E tra i giovani debuttanti? “Mi piace Paolo Simion, personalmente non lo conosco, però ho seguito le sue gesta. Sono convinto che un paio di vittorie riuscirà a portarsele a casa”. Tutto si può dire di Alafaci, non che non abbia le idee chiare.
Danilo Viganò