Giro d'Italia e Bergamo, una storia che continua

| 17/11/2010 | 19:13
Con la conferenza stampa di questa mattina tenutasi presso lo Spazio Viterbi della Provincia di Bergamo, è scattato il conto alla
rovescia verso la due giorni rosa del Giro d’Italia in terra orobica. I girini partiranno da Morbegno il 26 maggio per tagliare il traguardo, dopo 152 chilometri, a San Pellegrino Terme, la località della val Brembana che torna ad ospitare un arrivo del Giro d’Italia dopo 34 anni: l’ultima volta fu nel 1977 con la vittoria di Renato Laghi. Il giorno dopo sarà la città di Bergamo a contenere il via della terzultima frazione con arrivo a Macugnaga, dopo 211 chilometri di corsa.
All’assessore allo sport della Provincia di Bergamo Alessandro Cottini sono spettati gli onori di casa: «Siamo particolarmente felici per il ritorno del Giro d’Italia sulle strade bergamasche un’ occasione importante non solo sotto il profilo sportivo ma anche per la promozione del territorio, e siamo certi che i bergamaschi accoglieranno con entusiasmo l’arrivo dei ciclisti».
Dopo l’intervento di Giovanni Bettineschi, che ha sottolineato la storia e gli obiettivi di Promoeventi Sport, l’associazione che ha organizzato il Comitato Tappa nelle edizioni 2004, 2007, 2008 e 2009, è toccato ad Angelo Zomegnan prendere la parola. «E’ un onore collaborare con persone che sono l’espressione di un territorio votato al lavoro e al sacrificio, che mettono grande impegno nell’organizzazione delle tappe – ha sottolineato il direttore degli eventi ciclistici di RCS Sport – perchè da Bergamo esce energia positiva che raramente si trova in altri comitato tappa».
Inoltre Zomegnan ha sottolineato che nell’anno dell’anniversario de 150esimo dell’Unità di Italia non si poteva dimenticare Bergamo, non solo per le maglie rosa che ha dato al ciclismo nazionale, ma anche per il contributo di bergamaschi alla spedizione dei mille di Garibaldi. E a proposito di maglie rosa non poteva mancare chi in carriera ne ha vinte ben tre salendo sul podio finale nove volte. A lui spetta il commento tecnico delle tappe: «La frazione Morbegno - San Pellegrino Terme deve essere interpretata, poiché con la salita a Ganda a 30 km dall’arrivo si presta a colpi di mano e a tentativi di fughe, ma è possibile che il gruppo si controlli e ci sia un arrivo con cinquanta concorrenti – ha commentato Felice Gimondi, che nel comitato Tappa è il presidente onorario – mentre la tappa del giorno dopo, con partenza dal centro di Bergamo si presta ad altre soluzioni. Ci sarà da divertirsi».
San Pellegrino Terme ha ospitato un arrivo del Giro d’Italia ben otto volte, e gli annali del comune sulle rive del Brembo riportano le immagini di un grande ciclismo in bianco e nero, con la perla della vittoria di Fausto Coppi nella frazione Trento - San Pellegrino nel 1955. «Dopo 34 anni torna il Giro d’Italia a San Pellegrino Terme e questo rappresenta una gratifica per i nostri campioni, in particolare  Ivan Gotti, due volte in maglia rosa – ha aggiunto il sindaco Gian Luigi Scanzi – e riteniamo che questa opportunità contribuirà al rilancio del nostro comune e della Valle Brembana».
Nella sua storia centenaria, la corsa a tappe ha visto la partenza dal centro di Bergamo quattro volte, l’ultima risale al 1988. «Il legame tra la nostra città e lo sport del ciclismo è radicato nella gente, grande appassionata e con sempre più praticanti – ha aggiunto Danilo Minuti, assessore allo sport del Comune di Bergamo – e siamo particolarmente soddisfatti per la leggera modifica del tracciato che porterà la corsa rosa con un veloce passaggio sulle mura venete di Città Alta: un bel regalo che RCS Sport fa a noi bergamaschi e crediamo allo stesso Giro d’Italia».
Alla conferenza stampa erano presenti numerosi ex professionisti bergamaschi, come Ivan Gotti (vicepresidente del comitato tappa), Paolo Savoldelli (oggi commentatore RAI dalle strade del Giro), Giuseppe Guerini, Attilio Rota, Alessandro Paganessi
Giovanni Fidanza e Dario Acquaroli. Inoltre, apprezzato l’intervento di Gianni Sommariva, nel suo ruolo di vice presidente della federciclismo italiana. L’incontro con la stampa si è chiuso con il commento di Angelo Zomegnan sul claim del Giro d’Italia "La corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo" la frase che racchiude lo spirito della corsa rosa: «Ciascun evento deve avere la propria identità e per questa ragione lavoriamo ogni giorno per dare una dimensione unica al Giro d’Italia: in questo modo gli enti possono promuovere le proprie città e i territori, per aprire una finestra sul mondo che in questo periodo è quanto mai importante».
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