In ciclopellegrinaggio nel ricordo dell'eroismo di Bartali

| 19/09/2010 | 20:50
Da Terontola (Ar) ad Assisi ripercorrendo il tratto che Gino Bartali era solito pedalare in tempo di guerra con una missione ben precisa. Allenarsi sì ma per salvare vite. Negli anni della 2a Guerra Mondiale, infatti, il campione fiorentino nel silenzio ha contribuito a salvare circa mille ebrei caricando su di sé e la sua bici la responsabilità di far arrivare i documenti falsi per queste persone che altrimenti sarebbero state uccise o deportate. E oggi parte di quel percorso che originarimanete partiva dal cuore di Firenze, è stato riproposto dal Gs Faiv Valdichiana di Ivo Faltoni ovviamente in stretto coordinamento con la Fondazione Gino Bartali di Andrea ed Adriana Bartali, attivissimi nel portare in giro per il mondo il nome ed il ricordo del grande Gino.
Oggi, dunque, hanno partecipato in 200 arrivati a Terontola da tutta Italia tra i quali anche nomi di spicco nell’ambiente sportivo come Giorgio Cimurri da Reggio Emilia, figlio del massaggiatore internazionale Giannetto che ha avuto il privilegio di massaggiare i muscoli sia di Bartali nel mitico Tour del 1948 sia di Coppi, Magni e Nencini. In bici anche gli olimpionici della pista Marino Vigna da Milano e Livio Trapè, il plurimedagliato ct di paraciclismo Mario Valentini, il gregario di Coppi Idrio Bui, Padre Raffaele Durante del Cento Spirituale Carmelitano del Ciclismo, il patron del GIroBio e dell’Eroica Giancarlo Brocci e sempre del gruppo GiroBio anche Paolo Alberati e Aldo Pacini, peraltro vicepresidente della Fondazione Bartali.
«E’ stato un ciclo pellegrinaggio ben organizzato e con alti patrocini - ha detto Andrea Bartali - infatti per le premiazioni si è potuto far pregio delle medaglie conferite direttamente dalla Presidenza della Repubblica, dal Preisende del Consiglio e dal Presidente della Camera. E’ stato bello vedere per il secondo anno consecutivo la partenza dalla stazione di Terontola dove è stata posta la lapide in onore di papà a ricordo delle sue imprese durante la Guerra. Molto bello vedere questo gruppo numeroso e allegro pedalare in ricordo di papà, ciclisti di tutte le età, uomini e donne, capeggiati dal gruppo della “Gagliarda” di San Benedetto del Tronto con ben 27 portacolori».
Particolarmente suggestivo l’arrivo sotto alla Basilica di San Franceso ad Assisi ricevuti dal Padre Guardiano e dalle autorità politiche locali in una giornata con qualche nuvola ma senza la pioggia a guastarla. Voglia di pedalare, voglia di stare insieme, voglia di ricordare, la stessa che ha avuto il Presidente Giorgio Napolitano che venerdì scorso ha voluto incontrare Ivo Faltoni con Adriana ed Andrea Bartali al Quirinale in occasione della Festa degli Olimpionici.

Laura Guerra
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