Granfondo Colnago Philadelphia, una "prima" di successo

| 09/08/2010 | 13:46
Nasce sotto una buona stella la prima edizione della Gran Fondo Colnago Philadelphia che ieri, nella capitale della Pennsylvania, ha richiamato 1.700 entusiasti ciclisti. Emozionante la partenza con il via dato all’alba sulle note di “Nessun dorma” di Pavarotti dalla piazza antistante il Museum of Art la cui scalinata è stata resa famosa dal film Rocky; ma è stato il passaggio sul viale Benjamin Franklin il momento più esaltante, con i 1.700 ciclisti preceduti da tre Ferrari e altrettante MV Agusta, in un clima estremamente eccitante. A guidare il gruppo dei ciclisti c’era la coppia di campioni olimpici Jury Chechi e Antonio Rossi che da tempo amano misurarsi nel ciclismo su strada e che qui hanno dato prova di un ottimo colpo di pedale. Con loro anche Alessandro Colnago che si è schierato al via in rappresentanza dell’azienda che è il title sponsor della granfondo americana. Intanto, nel cielo di Philadelphia volteggiava un altro “pezzo” del made in Italy, con un elicottero di ultima generazione prodotto da Agusta Westland, azienda italiana del gruppo Finmeccanica che proprio in Pennsylvania ha la propria sede americana.
«Dopo due edizioni di successo a San Diego, la Gran Fondo Colnago Philadelphia rappresenta il nostro primo evento sulla costa est degli Stati Uniti – ha commentato Matteo Gerevini organizzatore dell’evento sportivo – e l’alta adesione riscontrata prima della gara in termini di iscrizioni e il consenso che abbiamo raccolto oggi nei riscontri del dopo gara tra i concorrenti, ci confermano che il format che abbiamo proposto è ciò che gli americani apprezzano particolarmente».
Il connubio tra una classica granfondo in stile italiano e l’affiancamento alla produzione del made in Italy (non solo ciclistico) è la proposta base offerta da Gran Fondo USA Llc, la società fondata da Matteo Gerevini e Rob Klingensmith con l’obiettivo di esportare le maratone ciclistiche italiane negli Stati Uniti. Esportare le granfondo e adattarle alle necessità americane che non prevedono la classifica dal via alla partenza, bensì un tratto cronometrato in salita, collocato lungo due dei tre tracciati (di 164 e 101 chilometri) della Gran Fondo Colnago Philadelphia. Il titolo di “King of the Mountain” è andato alla miglior prestazione lungo la salita Valley Forge Mountain, di poco inferior ai due chilometri ma con  punte tra il 9% e l’ 11% di pendenza. Il titolo maschile è andato al 28enne Ben Popper di Chicago che ha chiuso con il tempo di 4’13”, mentre la corona della “Queen of the Mountain” è andata alla canadese Sue Croswell che ha compiuto la scalata in 5’15”.
Ora si pensa al futuro delle granfondo in terra americana e ben presto verrà stilato l’agenda del 2011 che vedrà certamente una “new entry” tra le location in grado di ospitare una granfondo. Si allarga il calendario, ma la “mission” resta sempre quella, ovvero promuovere il “made in Italy” ciclistico (e non solo) oltreoceano, attraverso eventi che possano coniugare gli aspetti sportivi della bicicletta con l’immagine e la qualità di altre produzioni del nostro Paese, prima fra tutte l’offerta enogastronomica. Il pool degli sponsor tricolore infatti è guidato da Colnago, a cui fa seguito Campagnolo, Gaerne, Scicon, Villa Sandi e Ciacci Piccolomini, con il supporto di Italian Trade Commision e di EICMA.
Anche a Philadelphia così come è successo a San Diego, la società Gran Fondo USA Llc ha potuto operare con il supporto del Consolato Italiano, rappresentato in Pennsylvania dal Console Generale Luigi Scotto (nella foto con Rossi e Chechi prima del via). Particolarmente apprezzata la vicinanza all’evento dell’Onorevole Amato Berardi, eletto nella circoscrizione del Nord America, e che ha sottolineato l’importanza della granfondo per valorizzare ancora di più i prodotti italiani negli Stati Uniti.

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