Doping. Situazione delicata per Bernucci e Petacchi

| 28/07/2010 | 18:06
«Le accuse sono troppo generiche quindi ci siamo avvalsi della facoltà di non rispondere». Virginio Angelini, legale di Alessandro Petacchi, ha spiegato così la scelta del suo assistito di tacere davanti ai Nas di
Firenze che lo avrebbero voluto ascoltare sulle accuse mossegli dalla Procura di Padova: violazione delle norme antidoping. In particolare doping ematico con utilizzo di Pfc (Perfluorocarburo) e albumina umana.
 Si tratta solo di «una strategia processuale - ha aggiunto Angelini -. Lui avrebbe voluto parlare, ma l'avvocato ha il dovere di scegliere ciò che è meglio per il suo cliente. Petacchi non cerca di nascondersi».
A Firenze era fissato anche l'interrogatorio di Lorenzo Bernucci, compagno di squadra di Petacchi, a sua volta indagato. E pure Bernucci, a quanto si è appreso, ha preferito fare scena muta.
E' dello scorso 20 luglio la notizia che Petacchi (vincitore della maglia verde all'ultimo Tour de France) è  stato raggiunto da un avviso di garanzia, emesso una decina di giorni prima della partenza della Grand Boucle (3 luglio), nell'ambito di un'inchiesta sull'uso di sostanze dopanti, condotta dalla Guardia di Finanza presso la Procura padovana. Accuse rispetto alle quali lo sprinter spezzino si è subito dichiarato estraneo.
Petacchi è indagato dal pm Benedetto Roberti. L'inchiesta parte dalle perquisizioni compiute nell'aprile scorso dai Nas dei Carabinieri nelle case dello stesso Petacchi e di Bernucci, suo gregario alla Lampre. Nell'abitazione di quest'ultimo erano state sequestrate alcune fiale del famigerato Pfc,  un prodotto di origine sintetica, usato in anestesia, e di albumina umana. Questa è  ritenuta una sostanza ''coprente'', in grado cioè di aumentare la parte liquida del sangue quando l'ematocrito è molto alto.
E le preoccupazioni per Petacchi non vengono solo da Padova. All'inchiesta penale fa  seguito quella sportiva.
Già il 20 luglio il Coni fece sapere che erano stati avviati ''approfondimenti'', vista la complessità della vicenda, chen tirerebbe in ballo altri due professionisti. Ed incombe il rischio di radiazione per recidività: nel 2008 Petacchi ha già scontato un anno di stop per la positività al salbutamolo (sotto accusa l'uso massiccio di Ventolin, lo spray per asmatici) riscontrata nella frazione al Giro d'Italia del 23 maggio 2007.  Ma, a 36 anni, ne basterebbero due di squalifica per porre fine alla carriera di Ale-jet.
 
notizia ANSA
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COMMENTI
la legge non e' uguale per tutti
28 luglio 2010 20:04 scatto
per me andrebbe fermata tutta la lampre poiche' altre volte altri ciclisti indacati sono stati fermati lui no e' andato al tour

28 luglio 2010 21:40 1965
Perche' prima di parlare non colleghi il cervello? Che cosa c'entra squalificare tutta la Lampre? Lo sai che ogni tre x due questi ragazzi vengono controllati? Ancora non si riesce a capire che fino a prova contraria ancora non c'e' nessun colpevole. Quando le indagini saranno concluse chi sara' giudicato colpevole paghera'. Percio' prima di parlare ti ripeto COLLEGA IL CERVELLO.

X scatto
29 luglio 2010 01:29 luchino
Caro fenomeno "scatto"
forse non sai che dietro ad una squadra come la Lampre ci sono decine di famiglie da mantenere, se non sai le cose per favore evita di scrivere cazzate solo quando leggi le notizie e poi domani quando tutti quelli come te si dimenticano tutto vanno alle corse a chiedere il cappellino, la borraccia o l'autografo!!!
il ciclismo è fatto di corridori, ma è anche fatto di famiglie normali come può essere la tua che ogni giorno devo mangiare e vivere....

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