Basso: "Ritirarmi? Piuttosto in ambulanza". Ma Riis...

| 22/05/2005 | 00:00
Per tutto l'inverno se l'era immaginato diverso e aveva lavorato tanto proprio per questo, ma sullo Stelvio Ivan Basso ha dovuto arrendersi: svuotato ieri da problemi intestinali e di stomaco, il varesino ha pagato tutto oggi, crollando letteralmente sulla Cima Coppi. Con i muscoli senza più una goccia di energia, per Basso lo Stelvio si è trasformato in un calvario: il capitano della CSC, attorniato da tutti i suoi compagni, è giunto in vetta con 19'50" di ritardo dal venezuelano Rujano, ssi è fermato circa un minuto per rivestirsi e rifocillarsi e poi ha iniziato la discesa verso il fondovalle. Al traguardo il varesino è giunto con un ritardo di 42'15". «Oggi per me è stato un vero calvario. Sto male, non riesco ad alimentarmi: appena provo a mangiare, mi viene subito da vomitare. E sette ore e mezza in bicicletta in queste condizioni sono terribili. Ho voluto andare avanti perché penso di poter fare ancora qualcosa in questo giro, anche se ovviamente l'obiettivo principale è perso. Salire in ammiraglia? Piuttosto salgo in ambulanza...». Bjarne Riis, però, gli consiglia il ritiro, anche perché il problema di Ivan sembra essere non una semplice congestione, ma infezione virale: "Quella di continuare - dice - è una decisione che dovremo prendere insieme: io, Ivan ed il medico. Sullo Stelvio gli ho detto: ’non voglio vederti soffrire troppo' ma lui mi ha risposto: ’Non posso fermarmi, se resto in corsa posso riprendermi e andare a vincere a Limone Piemonte'. Domani proverà a partire, ma poi non so come potrà finire. Lui è un duro. E’ venuto per vincere, non per fermarsi. Ha bisogno di tempo per capire che è finita. Ma lo capirà. Sullo Stelvio non lo ha capito. D’altra parte sono cinque-sei mesi che pensa solo a questo Giro. Perdere tutto in un giorno è molto duro. E’ un momento difficile per lui. Dopo l’ arrivo di ieri gli era stata preparata una zuppa speciale ed i nostri specialisti lo avevano sottoposto ad un trattamento che sembrava aver dato i suoi frutti. A sera è riuscito a mangiare un po’ di riso in bianco e verdura cotta. Sembrava che il problema fosse risolto. Ha dormito bene e stamattina ha mangiato. ha cominciato la tappa e pedalava agile. Però dopo il primo sforzo ha mangiato un panino e si è bloccato di nuovo. Lo stomaco si è gonfiato e non è più riuscito ad assimilare nulla".
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