Giro, partenza regolare ma il malumore resta

| 19/05/2005 | 00:00
I direttori sportivi e i team manager delle squadre presenti al Giro, nonchè i medici di rappresentanti del sindacato corridori, si sono riuniti nel castello di Marostica prima della partenza della 11/ma tappa del Giro, la prima di alta montagna con arrivo a Zoldo Alto nelle Dolomiti. La tappa è partita regolarmente alle 12.56, con appena 6 minuti di ritardo sull’orario previsto. Teso l’umore dei direttori sportivi e dei medici per l’operazione che i Nas e «per il trattamento ricevuto dai media». «Non ne possiamo veramente più» è sbottato il ds della Fassa Bortolo, Giancarlo Ferretti decano dei direttori sportivi. La UCI ha diffuso un comunicato in cui innanzitutto si ricorda «di avere sempre espresso il sostegno incondizionato» alle indagini sul doping «per quanto esse siano condotte in modo realmente efficace e non soltanto spettacolare». PARLA IL MEDICO DELLA DAVITAMON LOTTO. «Lo Alti-Trainer è un sistema basato sull’ipossia che viene usato per il recupero dopo le tappe». Lo ha detto Daniel Deneve, il medico belga del Davitamon-Lotto indagato ieri dai Nas nel blitz al Giro. Dopo le tappe - ha spiegato Deneve parlando nel piazzale dell’albergo della squadra prima di raggiungere il raduno di partenza della 11/a tappa - facciamo il trattamento che chiamiamo ’passivo’. Uno stimolo ipossico (i corridori respirano attraverso la macchina una miscela povera di ossigeno, ndr) provoca un effetto antiossidante. Non tutti la usano perchè, come succede con gli allenamenti in altura, alcuni organismi non reagiscono. Non sapevo che fosse proibito in Italia, ma sicuramente è un sistema usato dal Comitato olimpico francese, svizzero e australiano (rpt ma sicuramente è un sistema usato dal comitato olimpico francese, svizzero e australiano), che lo considerano un normale aiuto per lo sviluppo degli atleti giovani ad alto livello. Il metodo protegge i globuli rossi dalla ossidazione. Dozzine di studi dimostrano che questo non è doping». Dopo aver smentito che potessero essere state sequestrate centinaia di confezioni di prodotti per flebo, il dottor Deneve ha aggiunto: «Nella riunione con tutti gli altri medici a Reggio Calabria delle 22 squadre prima del Giro, abbiamo deciso di avere a nostra disposizione, in quanto medici, zuccheri e aminoacidi e simili solo a scopo di cura. E vengono usati solo quando serve. Non possono essere usate a scopo di emodiluizione». A proposito dell’intervento dei Nas, Deneve ha detto: «Il sistema è una macchina voluminosa, sapevano che la usavamo, immagino che da qualche giorno e immagino che mi abbiano seguito». SERENITA’ NEL TEAM BELGA. A parte la freddezza con la stampa, c’è un’atmosfera rilassata nell’ albergo di Sandrigo che ospita la Davitamon-Lotto e la Saunier Duval, teatro dell’ operazione dei Nas di ieri. Già nella notte il blitz non aveva impedito che il personale della squadra facesse un po’ di festa con musica sul pullman della formazione belga. I medici delle due squadre sono indagati per violazione della legge italiana antidoping, ma stamani - in una splendida giornata di sole - i due team si stanno preparando secondo i normali ritmi a partecipare alla 11/a tappa del Giro d’Italia in programma oggi, la prima di alta montagna. Alla trentina di giornalisti presenti stamani nella hall dell’albergo, il ds della Davitamon-Lotto Allan Peiper si è limitato a dire: «Una conferenza stampa? Questa è un’altra invenzione dei media. Per noi è una giornata come le altre. Andiamo a fare la tappa e speriamo di vincerla: abbiamo un colombiano come Ardila Cano che può farcela».
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