Scarponi: finalmente adesso tocca a me

| 14/05/2005 | 00:00
Lo avevamo un po’ perso di vista, il biondo atleta di Filottrano, ma le cronache di questo inizio di Giro d’Italia lo hanno riportato alla ribalta. Protagonista nella convulsa volata di Frosinone, dove il declassamento di Bettini gli ha consentito di piazzarsi al terzo posto, Michele Scarponi sembra finalmente orientato a recitare un ruolo di primo piano nella corsa rosa. «È vero che mi si è visto poco, ma la prima parte di stagione era stata improntata sul Giro d’Italia e ora siamo qui». Ok puntare sul giro, ma hai corso meno dei tuoi avversari. «Il problema è stato anche che a febbraio in prossimità del debutto, mentre mi stavo allenando sulle strade di casa, sono stato investito da un’auto e sono stato costretto ad una sosta forzata di diversi giorni. Oltre a questo ritardo, durante la Tirreno-Adriatico non sono stato bene, una fastidiosa bronchite mi ha afflitto per tutta la settimana di corsa. Dopo aver corso la Milano-Sanremo, in accordo con Manolo Saiz, si è deciso di correre soltanto il Criterium International in Francia e di attendere il Giro d’Italia. Sono comunque riuscito ad allenarmi bene e a svolgere un eccellente lavoro». La tua preparazione si è svolta in Italia o in Spagna? «Ho trascorso tre settimane in Spagna in Sierra Nevada, dal 1° al 22 aprile. Lì ho svolto allenamenti specifici testandomi su salite piuttosto lunghe e lavorando anche per migliorare le mie prestazioni nelle cronometro». Avendo corso pochissimo, non pensi di avere al loro confronto qualche incognita di troppo? «No, sono sereno. La difficoltà maggiore stava nel trovare il ritmo giusto, il giusto colpo di pedale. Direi di esserci riuscito. Rispetto agli anni scorsi devo dire che mi sento più fresco mentalmente, con una maggiore carica psicologica. Quest’anno sono partito sicuramente più sereno». Una tranquillità che deriva forse dal fatto che Saiz ha sempre affermato che la punta per il Giro d’Italia sarebbe stato Scarponi? «La fiducia da parte della squadra non è mai venuta meno: mi è spiaciuto molto non essermi potuto esprimere sui livelli che mi competono, ma sia Manolo che la squadra mi hanno sempre tenuto sereno.Essere il leader di una grande squadra come la Liberty Seguros rappresenta per me una iniezione di fiducia non indifferente». Hai provato qualche tappa in allenamento? «No, ho cercato di prendere spunto dalle dichiarazioni dei miei colleghi. Mi sarebbe piaciuto vedere l’arrivo di Zoldo Alto e il finale di Limone Piemonte, che in questa edizione è posto più in alto rispetto al 2002, quando vinse Garzelli. Al rientro da Sierra Nevada però, ho pensato fosse meglio riposare a casa con i miei e ritemprarmi un po’. Non me la sono sentita di ripartire. Manolo in compenso si è informato tantissimo, riuscendo ad acquisire importanti dettagli sul percorso». Che cosa pensi delle due prove contro il tempo presenti in questo Giro? «Mi sono allenato molto per questo tipo di gare e mi sento molto fiducioso. Bisogna però dire che le due gare a cronometro si assomigliano molto e prediligono il corridore completo più che lo specialista. Anche gente come Simoni, Cunego o Garzelli potranno dire la loro. Se starò bene, sperò anch’io di essere della partita». Firmeresti per arrivare nei primi dieci della classifica generale? «Spero di essere tra i primi cinque». Un risultato del genere ti appagherebbe più che vincere una tappa? «Sono situazioni un po’ diverse. È difficile di per sé stabilire delle priorità di questo tipo. Il mio obiettivo principale è di essere con i migliori quando la strada chiama. Ho impostato la stagione sul Giro d’Italia e, con una compagine come la Liberty Seguros che mi supporta, ho il dovere di dimostrare quanto valgo. Se poi arrivasse il successo di tappa, tanto meglio». Roberto Sardelli
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Colpaccio di Timo De Jong (VolkerWessels) nella quarta tappa del Tour of Holland, da 158.3 chilometri con partenza da Emmen e arrivo in cima al Col du Vam, alla dodicesima scalata dello stesso strappo degli Europei due anni fa. All'epoca...


Sabato 18 ottobre è il giorno di un nuovo prestigioso traguardo nella storia del Team Technipes #inEmiliaRomagna, che conquista il titolo nazionale cronosquadre Under 23, coronando una stagione già importante dal punto di vista della crescita collettiva. A firmare l'impresa...


“Don’t race, have fun”: non una semplice frase, ma la filosofia che contraddistingue la VENEtoGO, la social ride ideata da Filippo Pozzato e inserito all’interno della “Settimana Veneta” di Ride the Dreamland. Una manifestazione che si distingue per la sua...


Primo podio internazionale per Sara Casasola. La friulana della Crelan Corendon oggi si è classificata al secondo posto nella gara di Essen (Belgio) prova valida per la Challenge Exact Cross per donne elite. La venticinquenne udinese di Maiano seconda anche...


La Top Girls Fassa Bortolo si è laureata campione d'Italia cronosquadre della categoria donne elite a San Biagio di Callalta nel Trevigiano. La regazze Chiara Reghini, Marta Pavesi, Irma Siri e Sara Luccon guidate da Rigato, hanno chiuso il math...


Sono i friulani del Team Tiepolo Udine i nuovi campioni d'Italia della cronosquadra juniores maschile. Il quartetto composto da Simone Granzotto, Tomaz Lover Medeot, Christian Pighin e Davide Frigo ha impiegato 34'35".86 per coprire i 29, 4 chilometri del percorso...


La Biesse Carrera Zambelli bissa il successo dello scorso anno e si laurea per la seconda volta campione d'Italia cronosquadre della categoria donne juniores. La formazione bresciana, composta da Erja Giulia Bianchi, Giulia Zambelli, Alessia Locatelli e Maria Acuti ha conquistato il...


Non ci sono più dubbi circa il fatto che per Paul Double il 2025 rappresenti la stagione della svolta. A 29 anni compiuti e alla prima stagione in una squadra World Tour, il corridore britannico infatti non solo ha...


Si è spento nella notte Nunzio Pellicciari, ex professionista reggiano, classe 1935. Aveva corso nella massima categoria dal 1959 al 1963 vestendo le maglie della San Pellegrino, della Molteni, della Torpado e della San Pellegrino - Firte. Chiusa la carriera...


Paul Seixas è il nuovo simbolo del ciclismo francese. A 19 anni è arrivato settimo al Giro di Lombardia, un evento straordinario perché è il più giovane corridore nella storia, ad essere entrato nei primi 10 alla sua prima Classica...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024