Caso Landis, la posizione dell'Uci

| 20/05/2010 | 15:24
Immediata la reazione dell'Uci alle dichiarazioni di Floyd Landis: «L'Uci ha preso visione delle dichiarazioni rilasciate da Landis al Wall Street Journal - si legge in un comunicato ufficiale - ma condanna il fatto che Landis accusi altre persone senza lasciare alle autorità americane preposte il tempo di completare le doverose indagini. Una inchiesta equa e neutrale è un diritto per tutti, come ben comprenderà il signor Landis che per oltre due anni ha contestato le prove riguardanti la sua positività al Tour de France 2006. L'Uci concede a tutte le persone coinvolte la possibilità di agire nei confronti di Landis come ritengono giusto fare».
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COMMENTI
Garantismo bigotto...
20 maggio 2010 17:13 GRIMPEUR82
Due pesi e due misure,giustizia ad orologeria, chi più ne ha, più ne metta..
Senza parole per la presa di posizione dell' UCI...che si tengano stretto i loro Valverde,Armstrong, fuoriclasse leggendari..

posizioni contraddittorie
20 maggio 2010 18:04 marcopolo
L'Uci a volte sembra voler ripulire il ciclismo, come predica il sig. Fanini da anni ed ora invece si muove in questo modo che ha il sapore dell'omertà.

IL GARANTISMO NON E' IPOCRISIA
20 maggio 2010 19:38 stargate
Non riesco a comprendere il senso delle affermazioni di Grimpeur82 e Marcopolo. Premetto che l'UCI non è un modello di chiarezza e trasparenza, e che il suo comportamento, di conseguenza, presta in ogni occasione il fianco a critiche. Nel caso di specie, però, cari lettori che mi avete preceduto, che si deve fare? Prendere per oro colato le dichiarazioni di Landis, soprattutto quelle che coinvolgono altre persone, e, con processo sommario, giudicare queste colpevoli? La civiltà giuridica, che non può non applicarsi anche nei processi sportivi, non può prescindere dall'esistenza di prove o, almeno, di una serie di indizi che, dotati dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, consentano di pervenire a determinate conclusioni. La lotta al doping non si fa sparando nel mucchio, ma agendo, con rapidità e determinazione, in maniera tale da non ledere i diritti di nessuno. Niente azioni clamorose, buone solo per certa stampa o per soddisfare il giustizialismo forcaiolo di qualcuno, quindi, ma rigoroso accertamento dei fatti. Comprendo la nausea di molti a causa dei numerosi e continui casi di doping, ma la ricetta non può essere quella da loro proposta.
Alberto Pionca - Cagliari




La posizione dell'UCI
20 maggio 2010 20:36 jaguar
Come sempre ambigua,inefficace e defilata così come ha fatto con Khol, con l'operazione Puerto, con Valverde.Forte con i deboli, debole con i forti.Per me è complice. Ma che debbono dire i corridori che confessano per essere presi in considerazione? E poi si parla di lotta al doping!!!!! DOPING LIBERO così tutto diventa chiaro e si risparmiano un sacco di soldi!!!!

MA BASTA!!!
20 maggio 2010 22:48 ale63
UCI., MC QUAID, ASO. E PREUDHOMME, MA QUANDO LA FINIRETE DI DIFENDERE GENTE COME "VALV PITI"????? PENSO SIA ARRIVATO IL MOMENTO DI PRENDERE DECISIONI SERIE IN MERITO!! ALE

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