Fabrizio Macchi e il nuovo mozzo E-Hub

| 20/05/2010 | 09:42
E’ stato progettato e realizzato nel 2009 ed in solo un anno è diventato una realtà riconosciuta ed apprezzata del settore. Stiamo parlando di E-Hub, il mozzo high tecnology di progettazione slovena che fa sempre più proseliti in tutta Europa. Gli ingegneri dello Studio Ekstundo di Sezana, hanno realizzato una sospensione innovativa, capace di eliminare il “punto morto” della pedalata, quel tanto odiato scatto indietro che rappresenta spesso un gap per chi corre in bicicletta.
E-Hub, grazie alla sua struttura, permette di distribuire in maniera equilibrata la forza di spinta sul pedale, senza dispendio di inutili energie. Questo permette di migliorare sensibilmente le singole prestazioni, sia sulle road bike, le montain bike e anche la versione hand bike.
Il prodotto, compatibile con i gruppi più diffusi, Shimano, Campagnolo e Sram, sta entrando prepotentemente nel mercato internazionale e soprattutto quello italiano. Il target di riferimento sono sia gli amatori, i dilettanti e in un prossimo futuro anche alcuni professionisti, anche se circola la voce che già qualcuno di molto noto che stia già usando E-Hub “in incognito”.
E-Hub è disponibile in vari modelli da assemblare a vari cerchi (medio e alto profilo) in carbonio e non. Su sito www.ehub.si tutta la gamma del prodotto.
Tra i primi ad interessarsi a E-Hub Fabrizio Macchi. Il campione del mondo in carica di paraciclismo ha scelto la ruota E-Hub per vari motivi:
“Quello con E Hub è stato un incontro molto recente. E’ stato Aldo Sassi a parlarmi benissimo di questo mozzo. E aveva pienamente ragione. Ho avuto sensazioni immediate molto positive, soprattutto in salita con una rotondità di pedalata che ha sensibilmente migliorato i miei valori. I livelli di acido lattico nel sangue sono diminuiti di oltre il 10%, come è anche il battito cardiaco medio e la frequenza calano di circa il 5%. E-Hub mi aiuta porta a dosare meglio gli sforzi energetici, fattore molto importante per un atleta come me che pedala con un arto solo. Mi metto a disposizione del ‘team sloveno’ per nuovi test e puntare ad un ulteriore sviluppo tecnologico del prodotto che, nonostante i già ottimi riscontri, ha ancora margini di crescita nell’ambito della disabilità, ma anche in tutti gli altri settori”.
Fabrizio Macchi, correrà con E Hub tutti gli appuntamenti stagionali, dalla gara internazionale di Piacenza, la Coppa del mondo di Segovia in Spagna e soprattutto il Campionato del Mondo in Canada, dove dovrà difendere il titolo iridato sia su strada che a crono.

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