| 16/05/2010 | 16:22 Il signor Tre Colli scala le montagne. In verità ne scala in modo particolare una: il Gavia. Con la cima Coppi di questo Giro d’Italia (2.618 metri di storia e leggenda), Tarcisio Persegona, 71 anni da Noceto (Parma), imprenditore edile e meccanico, ha un rapporto tutto particolare. Oltre al 34 x 29, con il Gavia ha un rapporto d’amore quasi ossessivo. L’anno scorso l’ha scalato 42 volte, in totale l’ha risalito 263 volte, ed entro quest’anno vuole toccare quota 300. In un anno percorre più di 15 mila chilometri, molti dei quali assieme agli amici Gianni Mota, Imerio Massignan e il fedelissimo Francesco Moser, il campione che più di ogni altro ha amato, assieme a Gastone Nencini. Il Gavia come meta della felicità e dell’estasi. Il via da Ponte di Legno, dove ha stabilito il suo “buen retiro”. Poi su, fino al rifugio de «il Bonetta», dove ormai il signor Tre Colli (una holding che fattura 100 milioni di euro) è di casa e dove tengono la contabilità delle sue continue scalate. In questa giornata da ciclismo eroico, il Giro applaude un eroe del nostro tempo: Tarcisio Persegona, il signor Gavia. Altro che Tre Colli.
da «Il Giornale» del 16 maggio 2010 a firma Pier Augusto Stagi
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